«Pregava perché l'assedio a Gaza *finisca* presto»

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bartolo
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Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

«Pregava perché l'assedio a Gaza *finisca* presto»

Intervento di bartolo »

Ben ritrovati. Torno a importunarvi con uno dei miei noiosi quesiti. Ho trovato questa frase:

«Ha detto che pregava perché l'assedio a Gaza finisca presto».

Avrei qualcosa da contestare riguardo a quel congiuntivo presente. Ma se osservo che la preghiera, pur compiuta nel passato, ha come fine la risoluzione di una situazione bellica che ancora oggi persiste, sono proclive a favorire «l'attualità del fatto» (Serianni) garantita dal presente.

Mi domando quindi: è lecito in questo caso usare il congiuntivo presente in luogo dell'imperfetto?

Poi: perché mi viene da pensare che se nella principale avessi trovato il passato prossimo («ha pregato») forse non vi avrei chiesto aiuto?

Grazie!
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, è lecito in questo caso, proprio per esprimere l’attualità (l’assedio non è ancora finito). Il passato prossimo, per il suo legare il passato al presente, favorisce in casi simili il congiuntivo presente.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
bartolo
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Iscritto in data: gio, 29 set 2005 17:04

Intervento di bartolo »

Grazie! :D
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