window of opportunity
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
window of opportunity
Abbiamo un modo di dire equivalente? O l'unica soluzione è il calco finestra di opportunità che vedo in rete molto diffuso?
- lostraniero91
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Trattandosi d’un’espressione idiomatica, non credo sia necessaria una traduzione letterale (che a me, nel caso specifico, suona assai goffa). Il re ha detto che ora era il momento propizio per la pace, Il re ha detto che ora ci sono buone probabilità di raggiungere la pace, Il re ha detto che è giunto il tempo buono per la pace... Non vanno bene queste traduzioni?Il COBUILD ha scritto:If you say that there is a window of opportunity for something, you mean that there is an opportunity to do something but that this opportunity will only last for a short time and so it needs to be taken advantage of quickly. [JOURNALISM] The king said there was now a window of opportunity for peace.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Solo ora mi accorgo che finestra di opportunità è nel GRADIT:
finestra di opportunità loc.s.f. TS milit., astron. periodo di tempo durante il quale è possibile avviare una missione, spec. militare o astronautica.
Non ci avrei giammai creduto!
Come diceva Roberto, è discretamente attestata in rete.
Google (pagine in italiano): 14.700
Google Libri: 191
Corriere della Sera: 163
Repubblica: 100
Dobbiamo allora essere contenti che, invece d’un prestito integrale, almeno si sia fatto un calco.
finestra di opportunità loc.s.f. TS milit., astron. periodo di tempo durante il quale è possibile avviare una missione, spec. militare o astronautica.
Non ci avrei giammai creduto!

Come diceva Roberto, è discretamente attestata in rete.
Google (pagine in italiano): 14.700
Google Libri: 191
Corriere della Sera: 163
Repubblica: 100
Dobbiamo allora essere contenti che, invece d’un prestito integrale, almeno si sia fatto un calco.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Neanch'io avevo pensato a guardare nel Gradit. Confesso (ma forse è nota) la mia riluttanza a usare i calchi di espressioni idomatiche quando esistono modi di dire genuinamente italiani e che in fin dei conti sono equivalenti per chi non sia ammaliato dall'inglese. Infatti mi piace molto di più il suo spunto il momento propizio (evidentemente ieri notte ero troppo stanco per pensare) che userò. Magari in certi casi è opportuno usare il calco per sottolineare, per l'appunto, che si sta ricalcando l'espressione in inglese. Ma ribadisco probabilmente per l'ennesima volta che secondo me in molti casi è bene rifuggire dai calchi di espressioni idiomatiche; mantiene in esercizio il cervello e la sensibilità linguistica.
Ne butto un'altra sul tavolo: ieri, cercando di aiutare una collega, ho visto che action points è servito in tutte le salse nella forma punti di azione. Non l'ho visto né sul Treccani né sul Gradit, e aspetto conferme o smentite.


Ne butto un'altra sul tavolo: ieri, cercando di aiutare una collega, ho visto che action points è servito in tutte le salse nella forma punti di azione. Non l'ho visto né sul Treccani né sul Gradit, e aspetto conferme o smentite.

Concordo in toto con lei.Freelancer ha scritto:...Ma ribadisco probabilmente per l'ennesima volta che secondo me in molti casi è bene rifuggire dai calchi di espressioni idiomatiche; mantiene in esercizio il cervello e la sensibilità linguistica.
Nel GRADIT non c’è. Che cosa sono questi action points o punti di azione?Freelancer ha scritto:Ne butto un'altra sul tavolo: ieri, cercando di aiutare una collega, ho visto che action points è servito in tutte le salse nella forma punti di azione. Non l'ho visto né sul Treccani né sul Gradit, e aspetto conferme o smentite.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Le ricorrenze di punti di azione sono moltissime: 1.720.000 (Google, pagine in italiano)! Ma il significato resta spesso nebuloso e variabile secondo i contesti...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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