window of opportunity

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

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window of opportunity

Intervento di Freelancer »

Abbiamo un modo di dire equivalente? O l'unica soluzione è il calco finestra di opportunità che vedo in rete molto diffuso?
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lostraniero91
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Intervento di lostraniero91 »

Che ne dice di periodo/fase/intervallo/lasso/ventaglio di opportunità?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il COBUILD ha scritto:If you say that there is a window of opportunity for something, you mean that there is an opportunity to do something but that this opportunity will only last for a short time and so it needs to be taken advantage of quickly. [JOURNALISM] The king said there was now a window of opportunity for peace.
Trattandosi d’un’espressione idiomatica, non credo sia necessaria una traduzione letterale (che a me, nel caso specifico, suona assai goffa). Il re ha detto che ora era il momento propizio per la pace, Il re ha detto che ora ci sono buone probabilità di raggiungere la pace, Il re ha detto che è giunto il tempo buono per la pace... Non vanno bene queste traduzioni? :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

Sono confortato da queste risposte, grazie. Temevo che Marco mi dicesse "rispetta la fonotassi italiana, è accettabile"...
:wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Solo ora mi accorgo che finestra di opportunità è nel GRADIT:

finestra di opportunità loc.s.f. TS milit., astron. periodo di tempo durante il quale è possibile avviare una missione, spec. militare o astronautica.

Non ci avrei giammai creduto! :?

Come diceva Roberto, è discretamente attestata in rete.

Google (pagine in italiano): 14.700
Google Libri: 191
Corriere della Sera: 163
Repubblica: 100

Dobbiamo allora essere contenti che, invece d’un prestito integrale, almeno si sia fatto un calco.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Neanch'io avevo pensato a guardare nel Gradit. Confesso (ma forse è nota) la mia riluttanza a usare i calchi di espressioni idomatiche quando esistono modi di dire genuinamente italiani e che in fin dei conti sono equivalenti per chi non sia ammaliato dall'inglese. Infatti mi piace molto di più il suo spunto il momento propizio (evidentemente ieri notte ero troppo stanco per pensare) che userò. Magari in certi casi è opportuno usare il calco per sottolineare, per l'appunto, che si sta ricalcando l'espressione in inglese. Ma ribadisco probabilmente per l'ennesima volta che secondo me in molti casi è bene rifuggire dai calchi di espressioni idiomatiche; mantiene in esercizio il cervello e la sensibilità linguistica.
:wink:

Ne butto un'altra sul tavolo: ieri, cercando di aiutare una collega, ho visto che action points è servito in tutte le salse nella forma punti di azione. Non l'ho visto né sul Treccani né sul Gradit, e aspetto conferme o smentite.
:wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:...Ma ribadisco probabilmente per l'ennesima volta che secondo me in molti casi è bene rifuggire dai calchi di espressioni idiomatiche; mantiene in esercizio il cervello e la sensibilità linguistica. :wink:
Concordo in toto con lei.
Freelancer ha scritto:Ne butto un'altra sul tavolo: ieri, cercando di aiutare una collega, ho visto che action points è servito in tutte le salse nella forma punti di azione. Non l'ho visto né sul Treccani né sul Gradit, e aspetto conferme o smentite. :wink:
Nel GRADIT non c’è. Che cosa sono questi action points o punti di azione?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

Se legge qualche pagina in inglese o in italiano lo vedrà subito. A occhio e croce direi che sono passi operativi di un piano o di un programma, segmentato per agevolarne l'attuazione. Qualcosa di analogo alle fasi di una procedura.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Le ricorrenze di punti di azione sono moltissime: 1.720.000 (Google, pagine in italiano)! Ma il significato resta spesso nebuloso e variabile secondo i contesti...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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