Presente storico

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

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marcello80
Interventi: 2
Iscritto in data: gio, 27 mag 2010 9:06

Presente storico

Intervento di marcello80 »

Buongiorno a tutti. Avrei un dubbio riguardante il presente storico in questo passo (si tratta di una mia traduzione dall'inglese):

"Attorno alla fine dell’XI secolo un teologo di nome Anselmo (che diverrà in seguito Arcivescovo di Canterbury) scrive un libro intitolato Proslogion riguardante in buona parte l’esposizione di un preciso argomento a favore dell’esistenza di Dio. La cosa interessante è che l’argomento era inteso a dimostrare l’impossibilità della inesistenza di Dio poiché, questa la motivazione, ogni asserzione dell’inesistenza di Dio è auto-contraddittoria".

È corretta l'espressione verbale che ho utilizzato nel secondo periodo ("l’argomento era inteso a dimostrare...")? Se no, perché?

Ringrazio in anticipo quanti vorranno aiutarmi.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Io vedrei meglio: l'argomento era teso a...
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Il presente storico sta bene, e si può dire sia era inteso a sia era teso a (quest’ultima forma mi pare d’uso piú comune).

Benvenuto! :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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