concordanze temporali
Moderatore: Cruscanti
concordanze temporali
Salve a voi tutti,
scrivo per chiedervi lumi sulla correttezza dei seguenti brani esemplificativi:
"Notando un simile problema, il primo pensiero del giocatore potrebbe essere che farebbe bene ad adottare la solita strategia. Non è una cattiva idea e genererà degli effetti positivi certi"
"Se, ad esempio, avesse la combinazione di carte 10-9, chiamerebbe il suo rilancio, poiché questa sua mano ha una probabilità statistica del 36% di vincere contro la combinazione A-K nel poker".
I verbi marcati in grassetto non dovrebbero essere posti esclusivamente al condizionale nel primo esempio e all'indicativo nel caso del secondo esempio?
Grazie
scrivo per chiedervi lumi sulla correttezza dei seguenti brani esemplificativi:
"Notando un simile problema, il primo pensiero del giocatore potrebbe essere che farebbe bene ad adottare la solita strategia. Non è una cattiva idea e genererà degli effetti positivi certi"
"Se, ad esempio, avesse la combinazione di carte 10-9, chiamerebbe il suo rilancio, poiché questa sua mano ha una probabilità statistica del 36% di vincere contro la combinazione A-K nel poker".
I verbi marcati in grassetto non dovrebbero essere posti esclusivamente al condizionale nel primo esempio e all'indicativo nel caso del secondo esempio?
Grazie
Salve, danloor, e benvenuto!
Nella prima frase tutti e due i verbi andrebbero al condizionale (Non sarebbe una cattiva idea e genererebbe...) perché siamo in un’ipotesi (Notando = se [si] nota). Nella seconda frase invece il presente dell’indicativo è corretto, visto che si tratta d’una verità generale.
Nella prima frase tutti e due i verbi andrebbero al condizionale (Non sarebbe una cattiva idea e genererebbe...) perché siamo in un’ipotesi (Notando = se [si] nota). Nella seconda frase invece il presente dell’indicativo è corretto, visto che si tratta d’una verità generale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Grazie.
Era come pensavo dunque. Se, tuttavia, nel secondo periodo fosse presente un'espressione quale "ora" oppure "in questo caso", si potrebbe utilizzare l'indicativo?
Espandendo il precedente brano d'esempio:
"Se, ad esempio, avesse la combinazione di carte 10-9, chiamerebbe il suo rilancio, poiché questa sua mano ha una probabilità statistica del 36% di vincere contro la combinazione A-K nel poker. Ciò porterebbe grandi vantaggi rispetto alle strategie precedenti poiché in questo caso risparmierebbe/risparmia..... "
Propenderei al 90% per il condizionale, ma il senso di concretezza dato dalle due espressioni citate e il testo originale in lingua inglese (che, per carità, non è di certo una lingua neolatina; e comunque il testo non è stato scritto da Hemingway, ma da un giocatore, che può quindi incartarsi facilmente nella consecutio) mi lasciano dei dubbi.
Il brano prosegue poi con una transizione da questa serie di condizionali al futuro indicativo, ma qui non mi sembra che si incorra in errore nel rispettare la struttura originale:
"Naturalmente prima o poi il giocatore A si renderebbe conto di quanto accaduto, ma non gli sarebbe di grande aiuto. Infatti, in partite future, quando controrilancerà (diciamo di nuovo con A-K) e verrà controrilanciato a sua volta, non riterrà di potere abbandonare all’istante la mano, in quanto saprà che il suo avversario..."
Era come pensavo dunque. Se, tuttavia, nel secondo periodo fosse presente un'espressione quale "ora" oppure "in questo caso", si potrebbe utilizzare l'indicativo?
Espandendo il precedente brano d'esempio:
"Se, ad esempio, avesse la combinazione di carte 10-9, chiamerebbe il suo rilancio, poiché questa sua mano ha una probabilità statistica del 36% di vincere contro la combinazione A-K nel poker. Ciò porterebbe grandi vantaggi rispetto alle strategie precedenti poiché in questo caso risparmierebbe/risparmia..... "
Propenderei al 90% per il condizionale, ma il senso di concretezza dato dalle due espressioni citate e il testo originale in lingua inglese (che, per carità, non è di certo una lingua neolatina; e comunque il testo non è stato scritto da Hemingway, ma da un giocatore, che può quindi incartarsi facilmente nella consecutio) mi lasciano dei dubbi.
Il brano prosegue poi con una transizione da questa serie di condizionali al futuro indicativo, ma qui non mi sembra che si incorra in errore nel rispettare la struttura originale:
"Naturalmente prima o poi il giocatore A si renderebbe conto di quanto accaduto, ma non gli sarebbe di grande aiuto. Infatti, in partite future, quando controrilancerà (diciamo di nuovo con A-K) e verrà controrilanciato a sua volta, non riterrà di potere abbandonare all’istante la mano, in quanto saprà che il suo avversario..."
Per la prima frase, il presente (risparmia) mi sembra colloquiale; meglio adoperare il condizionale, a mio avviso. Per la seconda frase, sottolineando, come lei stesso dice, il senso di concretezza, mi pare che il futuro risulti acconcio.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Il che mi ricorda un'espressione come:Marco1971 ha scritto:Per la seconda frase, sottolineando, come lei stesso dice, il senso di concretezza, mi pare che il futuro risulti acconcio.
"Nel qual caso, sussisterebbe il problema che verrebbero/verranno in massa".
Io scriverei sempre "verrebbero", ma nella lingua parlata mi scapperebbe non di rado un "verranno".
Tra l'altro, una rapida ricerca su Internet ne mostra di cotte e di crude.
Per le ricerche in rete, è meglio usare Google Libri, certo anche questo da prendere cum grano salis ma certo piú affidabile della rete indistinta in cui scrive chiunque.danloor ha scritto:Tra l'altro, una rapida ricerca su Internet ne mostra di cotte e di crude.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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