«Feed RSS»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

«Feed RSS»

Intervento di Federico »

Di feed RSS abbiamo un po' parlato qui; qui c'è un cenno e qui (a proposito d'altro) un esempio di traduzione francese: vedo però che è piuttosto diffusa una traduzione efficace: flussi RSS: pretendere di tradurre anche la sigla sarebbe troppo, e questa è una soluzione da incoraggiare. L'aggiungo alla lista.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Mi rallegra questa concordanza panlatina: francese flux RSS, italiano flusso RSS, portoghese fluxo RSS, spagnolo flujo RSS. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Ancora meglio. Chissà se ogni traduzione si è sviluppata autonomamente.
Avatara utente
Modna
Interventi: 214
Iscritto in data: lun, 22 ago 2011 20:09
Località: Modena

proviamo a cambiare il titolo della voce Wikipedia?

Intervento di Modna »

Salve a tutti :)
A proposito dei flussi RSS vorrei chiedere, se possibile, il vostro aiuto: da utente wikipedia ho inserito nella voce Feed dell'enciclopedia in linea l'espressione italiana, riportando tra le note a fondo pagina siti di varie compagnie famose che usano l'espressione.
Vorrei procedere alla richiesta di spostamento del titolo a Flusso RSS, ma l'esperienza personale (es. nel caso di Pc tavoletta per Tablet PC) mi ha insegnato che, senza l'appoggio di uno o più amministratori wiki non otterrò nulla e la mia proposta verrà cassata, blindando il titolo inglese.
Leggendo alcuni filoni del forum ho visto che vari di voi partecipano al progetto Wikipedia...tra questi c'è per caso qualche amministratore?

Vi confesso che dubito fortemente che il cambiamento della voce wiki possa avere qualche impatto nel cambiare la tendenza, ma in mancanza di azioni più incisive è un tentativo che vale la pena fare.

P.S. essendo il mio primo intervento il sito non mi ha lasciato caricare il collegamento alla pagina wiki, presto farò un intervento di presentazione nella pagina generale, sperando di potervi conoscere meglio :D
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5078
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Benvenuto! :D
Non le so dire se, tra i membri di questo fòro, ci siano amministratori di Wikipedia; io, ogni tanto, modifico qualche pagina, quando ci trovo refusi o sfondoni (come «riguardo il» e simili).

Comunque credo che questa operazione, nonostante sia una goccia nel mare, sia sempre benemerita. Finché in alto loco qualcuno non si sveglia, questo è uno dei pochissimi modi che abbiamo per contenere l'afflusso di forestierismi inutili.
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Re: proviamo a cambiare il titolo della voce Wikipedia?

Intervento di PersOnLine »

Modna ha scritto: Leggendo alcuni filoni del forum ho visto che vari di voi partecipano al progetto Wikipedia...tra questi c'è per caso qualche amministratore?
Ciao Modna, per quanto apprezzabile la tua battaglia - so già per esperienza personale - è una battaglia persa. Prima di tutto l'appoggio di un amministratore non serve a niente: su wikipedia contano le fonti e, ahinoi, quelle in italiano sono sempre minoritarie. Seconda cosa, sulla Wikipedia in lingua italiana vige il dogma, indiscusso e indiscutibile, della "dizione più diffusa" che è sempre quella straniera; parlo limitatamente alla sola realtà italiana, perché sulle altre Wikipedie è osservabile un minor ricorso ai termini stranieri nei titoli delle voci, pur conoscendo anche quelle lingue la piaga del morbus anglicus.

La [triste] realtà è che non abbiamo appigli: se solo la Crusca ufficializzasse qualcosa di simile alla lista dei traducenti, o facesse un appello ai giornalisti, ai traduttori e agli altri professionisti della lingua affinché facciano un maggior uso dei termini italiani, forse tra qualche anno la situazione sarebbe diversa.
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
Interventi: 1337
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

Il problema è che la Crusca mi sembra l'Impero Romano d'Occidente nel V secolo d. C., senza potere e senza esercito. Se non altro gli Imperatori emanavano senza posa leggi ed editti, perfettamente inutili e inapplicabili con gli eserciti barbari che scorazzavano indisturbati, ma almeno ci provavano.
Avatara utente
Modna
Interventi: 214
Iscritto in data: lun, 22 ago 2011 20:09
Località: Modena

Ehi..quanta gente :)

Intervento di Modna »

Prima di tutto...grazie a tutti e tre per la celerità e il benvenuto! Mi fa davvero piacere vedere che il forum è così attivo anche ad agosto :D

A Ferdinand Bardamu: trovo molto importante il lavoro cosiddetto marginale di correzione del testo...è fondamentale, per una enciclopedia che voglia definirsi tale, presentare voci scritte con un certo registro e un certo stile :wink:! Invece molte voci sembrano scritte da illetterati, quando non da arroganti incolti, fieri di sfoggiare termini incomprensibili e per di più incapaci di formulare una frase di senso compiuto! Io non sono certo un linguista, ma cerco di scrivere in un italiano corretto e il più possibile chiaro, nonché di tradurre ogni qual volta sia possibile.

A PersOnline: sono contento di ritrovarti qui! Ho già avuto il piacere di collaborare con te nel cambiamento dell titolo della voce Information and Communication Technology a un normale e felicemente italiano Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (pseudonimo Calànch) :D. Detto questo sono d'accordo con te...fino a che non si modifica quel dogma (SE mai possibile) l'incentivo a scrivere è basso...ho scritto alcune voci in cui propongo e uso la traduzione italiana nel titolo e nel testo, ma so che cadrebbero nel momento in cui certi amministratori ne decidessero la "provinciale italianità", quindi l'indegnità rispetto a Wikipedia, così entusiasticamente itanglese.

A u merlu rucà: ottima metafora, rende davvero bene!!!

Scusate lo sfogo sottoforma di una valanga di parole...credo possiate capirlo :P

Detto questo, come cercare di impiegare utilmente i nostri sforzi senza disperderli? Come cercare di fare loggia? Per quel che posso, io uso la lista di Achyra in tutte le mie produzioni...né le mie ultime tesine né tantomeno la mia tesi di laurea conterranno certi anglismi superflui (governanza, non governance, partenariato e non partnership, e via dicendo), però mi rendo conto che l'impatto sarà minimo o nullo.
Personalmente ho accolto con favore il Codice Itanglese della De Agostini, il bloggo Stop Itanglese e l'Osservatorio della lingua italiana di Massimo Arcangeli (Zanichelli), come iniziative di un peso un po' maggiore dell'iniziativa dei singoli. Vi invito a consultarli.
Pensavo di contattare nuovamente il Professor Arcangeli, per chiedergli il suo parere e fargli conoscere Cruscate (per informazioni su di lui cercate sul suo sito)...voi lo conoscete? Che ne pensate? Magari potremmo parlarne in un nuovo filone nella sezione Generale.

Mi spiace per la prolissità...è l'entusiasmo per la scoperta di uno spazio serio di discussione sulla lingua italiana :)
Avatara utente
Modna
Interventi: 214
Iscritto in data: lun, 22 ago 2011 20:09
Località: Modena

Intervento di Modna »

Ps. la pagina in questione è www.massimoarcangeli.com
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Benvenuto anche da parte mia, Modna. :)

Come le ho scritto in privato, questo linguista non mi sembra la persona adatta per un tale progetto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Modna
Interventi: 214
Iscritto in data: lun, 22 ago 2011 20:09
Località: Modena

Intervento di Modna »

Ancora grazie Marco1971 :)

come le ho risposto non c'è nessun problema: possiamo ragionare su altre proposte. :wink:

Vorrei l'opinione sua e di tutti gli altri intervenuti sull'opportunità di creare un nuovo filone nella sezione generale: l'argomento sarebbe una riflessione, il più possibile realistica e a tutto campo, delle nostre possibilità di loggia e di azione nel palcoscenico linguistico italofono e italiano.

La riflessione proposta non si focalizzerebbe solo sulla capacità di pressione diretta sulle istituzioni, presumibilmente molto bassa, ma sulla ricerca di possibili azioni indirette (innovative o meno) per ottenere delle casse di risonanza.

Naturalmente mi rendo conto dell'irruenza delle mie proposte, e spero di non urtare la sensibilità di nessuno. Sto proponendo il mio punto di vista anche per capire quali sono i propositi di questo progetto, e quali sono le mie possibilità di contribuirvi costruttivamente.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1895
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:[...]questo linguista non mi sembra la persona adatta per un tale progetto.
Perché sul suo sito c'è Links e Credits?
:wink:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Perché sul suo sito c'è Links e Credits? :wink:
No, per altri motivi che qui non posso svelare. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Modna ha scritto:Vorrei l'opinione sua e di tutti gli altri intervenuti sull'opportunità di creare un nuovo filone nella sezione generale: l'argomento sarebbe una riflessione, il più possibile realistica e a tutto campo, delle nostre possibilità di loggia e di azione nel palcoscenico linguistico italofono e italiano.
Il mio punto di vista l’ho dichiarato piú volte in queste e in altre stanze: un cambiamento nel porsi davanti alla lingua può scaturire soltanto da maggiore cultura e da una sensibilizzazione mediatica. Le due cose mi sembrano, oggi come oggi, in Italia, praticamente impossibili. Ma incoraggio chiunque lo desideri a aprire un filone ad hoc, come suggerito da Modna, affinché tutti possano proporre idee, che magari mi faranno ricredere circa l’irreversibilità della sdrucita tessitura dell’italiano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 8 ospiti