Slide - un consiglio

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Moderatore: Cruscanti

edoram
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Slide - un consiglio

Intervento di edoram »

Tra pochi giorni terrò un breve seminario sulla fotografia commerciale e sto preparando il materiale cercando di rispettare il più possibile la terminologia italiana.

Le mie parole saranno accompagnate da una presentazione che raccoglierà testi e immagini e vorrei evitare di usare la parola "slide" per indicare al tecnico di proseguire oltre o tornare indietro.

Leggo sulla lista dei traducenti:
slide: diapositiva, lucido, trasparenza
Trattandosi di argomento fotografico mi sembra fuori luogo dire "passiamo alla diapositiva successiva" in quanto potrebbe suscitare confusione.
Ritenete che il traducente "lucido" possa essere adeguato ad un pubblico moderno ed informatizzato? Tra i vari argomenti parlerò anche di nuove tecnologie e il riferimento alle vecchie lavagne luminose potrebbe far sorridere.

Che ne pensate?
Grazie.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

No, no, niente lucido, slide è una diapositiva. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
edoram
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Intervento di edoram »

Caspita però, mi troverò a spiegare i vantaggi della fotografia digitale rispetto alle vecchie diapositive e per farlo chiederò al tecnico di "passare alla diapositiva successiva?" :? Ammetterà che la situazione sarebbe quanto meno bizzarra.

Tenga anche presente che il mio intervento sarà tradotto in inglese da un interprete per una parte di pubblico straniero: in effetti è tutt'altra questione, ma anche in queto caso mi sembra di non facilitare le cose. ;)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Perché non sarebbe bizzarro slide?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

edoram ha scritto:Caspita però, mi troverò a spiegare i vantaggi della fotografia digitale rispetto alle vecchie diapositive e per farlo chiederò al tecnico di "passare alla diapositiva successiva?"
Se le serve solo per questa frase, potrebbe usare il generico immagine: «Passi all'immagine successiva». Che ne pensa?
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Carnby
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Intervento di Carnby »

edoram ha scritto:Caspita però, mi troverò a spiegare i vantaggi della fotografia digitale rispetto alle vecchie diapositive e per farlo chiederò al tecnico di "passare alla diapositiva successiva?"
Diapositiva si usava anche in ambito informatico, per esempio nelle presentazioni di PowerPoint e programmi simili, almeno prima che non si dffondesse la becera moda di rinominare con sostantivi inglesi anche le parole che già esistevano in italiano.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Appoggio la proposta di Luca. Sennò, secondo il contesto, si potrebbe pensare anche a schermata (la definizione di schermata del Treccani sembra attagliarsi a ciò che lei cerca).
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Appoggio la proposta di Luca. Sennò, secondo il contesto, si potrebbe pensare anche a schermata (la definizione di schermata del Treccani sembra attagliarsi a ciò che lei cerca).
Devo ammettere che è molto meglio la sua proposta, caro Ferdinand. Sa, erano le tre del mattino quando ho proposto immagine – non mi veniva in mente nient'altro –, perciò non ero propriamente lucido. Comunque, credo che schermata sia anche meglio del suo sinonimo videata (che, personalmente, trovo meno elegante).
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sí, anche a me piace poco videata, per via dello iato -ea-.

Non si preoccupi: la sua proposta, come ho detto, è valida; forse, però, s'adatta un po' meno al caso in questione perché la presentazione – secondo quanto ci ha detto edoram – conterrà sia foto sia testi.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Sí, anche a me piace poco videata
Videata forse è bene lasciarlo come traducente univoco di screenshot, no?
Ferdinand Bardamu ha scritto:per via dello iato -ea-.
Ehm... l'ïato. :)
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Carnby ha scritto:Videata forse è bene lasciarlo come traducente univoco di screenshot, no?
Per me cambia poco o nulla tra videata e schermata. La mia era solamente una considerazione personale. Screenshot abbisogna d'un traducente univoco?
Carnby ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:per via dello iato -ea-.
Ehm... l'ïato. :)
Mi scusi Carnby, ma non capisco questa correzione. È un errore? Consultando la Grammatica di Serianni sembra di no:

Davanti alla semiconsonante /j/, pur sussistendo ancora le varianti minoritarie il («il Jugoslavo» P. Levi, cit. in SATTA 1981:118) e l' («l'iato» Calvino, Ti con zero), lo e il rispettivo plurale gli sembrano ormai le forme prevalenti, almeno nell'uso scritto se non nella codificazione grammaticale [...]. [IV.5]
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Per me cambia poco o nulla tra videata e schermata. La mia era solamente una considerazione personale. Screenshot abbisogna d'un traducente univoco?
Secondo me è d'uopo avere un traducente univoco per screenshot.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi scusi Carnby, ma non capisco questa correzione. È un errore?
Non lo definirei un «errore». Il fatto è che non mi piace pronunciare iato senza... iato, ma con il (famigerato) «dittongo ascendente» /ja/.
Luca Serianni ha scritto:Davanti alla semiconsonante /j/, pur sussistendo ancora le varianti minoritarie il («il Jugoslavo» P. Levi, cit. in SATTA 1981:118) e l' («l'iato» Calvino, Ti con zero), lo e il rispettivo plurale gli sembrano ormai le forme prevalenti, almeno nell'uso scritto se non nella codificazione grammaticale [...]. [IV.5]
Credo che in questo specifico caso il Serianni faccia un po' di confusione tra due tipi di parole differenti.
Iugoslavo/jugoslavo infatti comincia con /ju-/ (e non potrebbe essere altrimenti); l'iugoslavo/l'jugoslavo (continuo a preferire la forma con i-, anche se è meno comune per influsso della grafia serbocroata) riflette una pronuncia /ljugo'zlavo/ con una sillaba /lju/ rara in italiano, ma fonotatticamente possibile. Il jugoslavo, che io non avevo mai sentito né letto, probabilmente è dovuto a una pronuncia della j più «decisa», forse (semi-)fricativa come nel tedesco jung (oggi si preferisce decisamente lo jugoslavo, anche se la parola è ormai poco usata per le note vicende geopolitiche). Iato (dal latino hiātus) era considerato tradizionalmente trisillabo (/i'a-to/), con uno stacco (un iato appunto) tra la /i/ e la /a/. Quindi /li'ato/, con i pienamente vocalica. Per la rarità di questo tipo fonologico, iato è stato successivamente accorpato nella pronuncia corrente a parole come iapigio, rompendo l'autologicità che era insita nella parola stessa.

[Segue digressione]
edoram
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Iscritto in data: lun, 27 mar 2006 11:37
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Intervento di edoram »

grazie a tutti,
Anche qui in studio era emersa la proposta "schermata", ma la vostra conferma mi tranquillizza.
In ogni caso cercherò di usare "diapositiva" nella maggior parte dei casi ;)
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bertrand822
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Intervento di bertrand822 »

Anche se il filone sembra ora aver preso tutt'altra piega, in una situazione simile a quella di Edoram mi è capitato di usare proiezione come traducente di slide e non ho colto sguardi perplessi fra il pubblico.
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Ai miei tempi le moderne "slide" le chiamavano "lucidi"; fogli di carta lucida proiettati su una lavagna luminosa.

Oggi la lavagna luminosa si usa molto meno, e spesso le presentazioni vengono fatte con proiettori elettronici. In questo casi si parla di "diapositive".

Screenshot viene tradotto con schermata.
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