«Sottoscrivere [a] qualcosa»
Moderatore: Cruscanti
«Sottoscrivere [a] qualcosa»
Il verbo sottoscrivere viene trattato come solo transitivo nel Treccani (che ha pochissimi difetti e lacune), ma può anche costruirsi con ‘a’ in costruzione assoluta, come nell’esempio miglioriniano «Sottoscrivo a due mani alle parole dello Jespersen». È un uso che qualcuno potrebbe considerare scorretto, ma ne dà conto il Gabrielli nel suo dizionario bivolume (s. v.):
In queste accezioni, anche con costruzione assol. (sottintendendo ‘il proprio nome’). Sottoscrivere a una petizione, a una iniziativa benefica; Ho sottoscritto anch’io al manifesto letterario; Sottoscriveremo alla colletta per un tanto ciascuno; Mi sembra un’idea balorda alla quale non mi sento di sottoscrivere; Sottoscrivo senza riserve a quello che hai detto fin qui.
Aggiungo tre citazioni letterarie.
Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
Nei contratti con cui sottoscrivono alla propria rovina essi non si provvedono né appigli a future liti né scappatoie; danno nella rete ingenuamente, e sono infilzati senza misericordia. (Nievo, Confessioni di un Italiano)
\DIRETT.\ Io non voglio entrare adesso a vedere se a torto o a ragione. Dico questo, però: che lei, come privato cittadino, se ha la coscienza tranquilla, può infischiarsi del giudizio della gente; ma da professore no, veda! Addetto a un pubblico ufficio, lei ha l’obbligo di tenerne conto; come debbo tenerne conto io, da direttore; e perciò sono venuto a consigliarle, ancora una volta, di mettersi a riposo.
\TOTI\ E di sottoscrivere così a un giudizio iniquo? (Pirandello, Pensaci, Giacomino!)
In tutt’e tre le frasi si sarebbe potuto anche fare a meno della ‘a’; ma si tratta d’un uso corretto.
In queste accezioni, anche con costruzione assol. (sottintendendo ‘il proprio nome’). Sottoscrivere a una petizione, a una iniziativa benefica; Ho sottoscritto anch’io al manifesto letterario; Sottoscriveremo alla colletta per un tanto ciascuno; Mi sembra un’idea balorda alla quale non mi sento di sottoscrivere; Sottoscrivo senza riserve a quello che hai detto fin qui.
Aggiungo tre citazioni letterarie.
Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
Nei contratti con cui sottoscrivono alla propria rovina essi non si provvedono né appigli a future liti né scappatoie; danno nella rete ingenuamente, e sono infilzati senza misericordia. (Nievo, Confessioni di un Italiano)
\DIRETT.\ Io non voglio entrare adesso a vedere se a torto o a ragione. Dico questo, però: che lei, come privato cittadino, se ha la coscienza tranquilla, può infischiarsi del giudizio della gente; ma da professore no, veda! Addetto a un pubblico ufficio, lei ha l’obbligo di tenerne conto; come debbo tenerne conto io, da direttore; e perciò sono venuto a consigliarle, ancora una volta, di mettersi a riposo.
\TOTI\ E di sottoscrivere così a un giudizio iniquo? (Pirandello, Pensaci, Giacomino!)
In tutt’e tre le frasi si sarebbe potuto anche fare a meno della ‘a’; ma si tratta d’un uso corretto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Re: «Sottoscrivere [a] qualcosa»
Nel Devoto-Oli (ed. 2008) c'è:
non com. Come intr. (aus. avere), dare il proprio assenso, la propria adesione; aderire (con la prep. a): s. a un’iniziativa, a un programma.
Per far correggere il Treccani basta scrivere alla redazione, cliccando su "Segnala alla redazione".
non com. Come intr. (aus. avere), dare il proprio assenso, la propria adesione; aderire (con la prep. a): s. a un’iniziativa, a un programma.
Per far correggere il Treccani basta scrivere alla redazione, cliccando su "Segnala alla redazione".
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Lo attestano anche come intransitivo il GDU e il De Agostini. "Sottoscrivere a" si trova anche qui.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Re: «Sottoscrivere [a] qualcosa»
Ho già avuto che fare con la redazione del Treccani, a proposito di un’affermazione sbagliata su o meno. La risposta che ebbi mi porta a credere che sia vano segnalare le cose, perché non ne tengono conto.PersOnLine ha scritto:Per far correggere il Treccani basta scrivere alla redazione, cliccando su "Segnala alla redazione".
Però non tutto quel che trova in Google Libri è lingua corretta. La correttezza va ricercata altrove.Fausto Raso ha scritto:"Sottoscrivere a" si trova anche qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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