Nel paragrafo IV51 della grammatica di Serianni leggo:
Ugualmente necessario è oggi l'articolo con l'aggettivo possessivo loro: «la loro moglie», «il loro marito».
Questa necessità dell'articolo personalmente proprio non l'avverto: due frasi come Marco è loro zio e Marco è il loro zio mi sembrano perfettamente ammissibili nell'italiano moderno, anzi la seconda mi pare pure lievemente marcata.
Art. + «loro» + singenionimo
Moderatore: Cruscanti
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Anche la recente grammatica di Giuseppe Patota lo dice:
Con il possessivo loro e con i nomi plurali l’articolo si mantiene sempre. (p. 184)
L’omissione dell’articolo con loro si può avere col verbo essere, in certi casi; negli altri, si tratterà d’italiano regionale.
Con il possessivo loro e con i nomi plurali l’articolo si mantiene sempre. (p. 184)
L’omissione dell’articolo con loro si può avere col verbo essere, in certi casi; negli altri, si tratterà d’italiano regionale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ancora: conferma anche la GGIC (vol. I, VII.3.3.1.4., p. 399, sott. mia):
Sempre al singolare, si possono usare senza articolo molte combinazioni del pronome possessivo con un nome di parentela. I pronomi possessivi possono essere: mio, tuo, suo, nostro, vostro, ma non loro. I nomi di parentela sono: padre, papà, babbo; madre, mamma; figlio, figlia; fratello, sorella; marito, moglie; zio, zia; nipote; nonno, nonna; genero, nuora; cugino, cugina; cognato, cognata; suocero, suocera; patrigno, matrigna. Le forme diminutivali sono escluse:
(244 a.) Sono andato da mio cugino.
(244 b.) *...da loro cugino.
(244 c.) *...da miei cugini.
(244 d.) *...da mio cuginetto.
Due osservazioni mie:
1. Papà, babbo e mamma, nell’italiano piú corretto, richiedono sempre l’articolo;
2. L’esempio (244 c.) non avrebbe dovuto essere asteriscato: è possibile dire Sono andato da miei cugini intendendo da certi/alcuni miei cugini.
Sempre al singolare, si possono usare senza articolo molte combinazioni del pronome possessivo con un nome di parentela. I pronomi possessivi possono essere: mio, tuo, suo, nostro, vostro, ma non loro. I nomi di parentela sono: padre, papà, babbo; madre, mamma; figlio, figlia; fratello, sorella; marito, moglie; zio, zia; nipote; nonno, nonna; genero, nuora; cugino, cugina; cognato, cognata; suocero, suocera; patrigno, matrigna. Le forme diminutivali sono escluse:
(244 a.) Sono andato da mio cugino.
(244 b.) *...da loro cugino.
(244 c.) *...da miei cugini.
(244 d.) *...da mio cuginetto.
Due osservazioni mie:
1. Papà, babbo e mamma, nell’italiano piú corretto, richiedono sempre l’articolo;
2. L’esempio (244 c.) non avrebbe dovuto essere asteriscato: è possibile dire Sono andato da miei cugini intendendo da certi/alcuni miei cugini.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Me ne accorgo solo ora: nel passo sopra riportato dalla GGIC si parla di pronome possessivo, ma è aggettivo possessivo, o mi sfugge qualcosa?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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