La lineetta inglese
Moderatore: Cruscanti
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La lineetta inglese
Buongiorno, sono un nuovo utente — piacere di fare la vostra conoscenza.
Ieri sera stavo approfondendo l'uso informale che fanno gli inglesi della em dash (il trattino lungo, appunto), e mi sono imbattuto in questo esempio:
I wish you would—oh, never mind.
È chiaro che la lineetta è usata in sostituzione dei puntini di sospensione; posso farne, quindi, lo stesso uso, ma in italiano?
Grazie,
Marco.
Ieri sera stavo approfondendo l'uso informale che fanno gli inglesi della em dash (il trattino lungo, appunto), e mi sono imbattuto in questo esempio:
I wish you would—oh, never mind.
È chiaro che la lineetta è usata in sostituzione dei puntini di sospensione; posso farne, quindi, lo stesso uso, ma in italiano?
Grazie,
Marco.
Ultima modifica di whereissergi? in data sab, 17 mar 2012 12:24, modificato 2 volte in totale.
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Benvenuto!:D
Sinceramente volevo aprire anch'io un filone dedicato all'em dash. In italiano abbiamo la lineetta, ma non so se può corrispondere completamente. M'è stato detto che questo segno non esiste in italiano, e tra l'altro mentre l'em dash non ha gli spazi né prima né dopo, la lineetta li ha sia prima sia dopo.
Le consiglio, comunque, di non accentare mai la e maiuscola con l'apostrofo.
Sinceramente volevo aprire anch'io un filone dedicato all'em dash. In italiano abbiamo la lineetta, ma non so se può corrispondere completamente. M'è stato detto che questo segno non esiste in italiano, e tra l'altro mentre l'em dash non ha gli spazi né prima né dopo, la lineetta li ha sia prima sia dopo.
Le consiglio, comunque, di non accentare mai la e maiuscola con l'apostrofo.
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Re: La lineetta inglese
Il piacere è nostro. Benvenuto!whereissergi? ha scritto:Buongiorno, sono un nuovo utente — piacere di fare la vostra conoscenza.
Non vedo nulla che lo vieti in italiano.whereissergi? ha scritto:È chiaro che la lineetta è usata in sostituzione dei puntini di sospensione; posso farne, quindi, lo stesso uso, ma in italiano?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- SinoItaliano
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Non esiste un Manuale di stile ufficiale. Quello della Zanichelli non è attendibile e stabilisce un sacco di regole inventate di sana pianta. Non c'è l'equivalente del Chicago Manual of Style, dell'Ortografía de la lengua española e del Duden Stilwörterbuch.SinoItaliano ha scritto:Normalmente quale norma consultate per la punteggiatura italiana?
Mi sembra che la tradizione tipografica italiana riservi il tratto lungo (—) all'introduzione del discorso diretto e agli incisi. Non essendoci un manuale ufficiale, è d'uopo seguire l'uso degli editori più prestigiosi.Marco1971 ha scritto:Non vedo nulla che lo vieti in italiano.
- Terminologia etc
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Dizionario di stile e scrittura
Trovo molto utile il Dizionario di stile e scrittura di Marina Beltramo e Maria Teresa Nesci, pubblicato da Zanichelli nel 2011 (immagino Carnby intenda invece il manuale di Lesina), “oltre 400 voci su processo di scrittura, documentazione e bibliografia, tipi e generi testuali, stile editoriale ed espositivo, comprensibilità, correttezza, scrittura su Internet”. Credo sia destinato a diventare il volume di riferimento per chi scrive in italiano.
La voce lineetta ha questa struttura:
1 Negli incisi
2 Nel discorso diretto
3 Nei titoli composti
4 Nelle bibliografie
5 Spazi e altri segni di punteggiatura
6 Nota sull'uso anglosassone
7 Da ricordare
Il punto 6 spiega che la lineetta “italiana” si chiama en dash in inglese e vengono evidenziate le differenze tra en dash ed em dash.
Aggiungo che nel mondo anglosassone l’uso di en dash ed em dash (con o senza spazi) non è uniforme ma varia da paese a paese e da guida di stile a guida di stile.
La voce lineetta ha questa struttura:
1 Negli incisi
2 Nel discorso diretto
3 Nei titoli composti
4 Nelle bibliografie
5 Spazi e altri segni di punteggiatura
6 Nota sull'uso anglosassone
7 Da ricordare
Il punto 6 spiega che la lineetta “italiana” si chiama en dash in inglese e vengono evidenziate le differenze tra en dash ed em dash.
Aggiungo che nel mondo anglosassone l’uso di en dash ed em dash (con o senza spazi) non è uniforme ma varia da paese a paese e da guida di stile a guida di stile.
Re: Dizionario di stile e scrittura
Sì, esatto. Non ero a conoscenza di questo nuovo manuale di stile. Cercherò di procurarmelo il prima possibile.Terminologia etc ha scritto:immagino Carnby intenda invece il manuale di Lesina
In effetti non c'è una linea guida unica nella lingua inglese. Anzi, a essere precisi non c'è neppure una linea per ogni singolo Paese, sebbene negli Stati Uniti il Chicago Manual of Style sia un po' la regola de facto alla quale molti editori si attengono.Terminologia etc ha scritto:Aggiungo che nel mondo anglosassone l’uso di en dash ed em dash (con o senza spazi) non è uniforme ma varia da paese a paese e da guida di stile a guida di stile.
- Ferdinand Bardamu
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Re: Dizionario di stile e scrittura
Lo ritiene anche affidabile? Glielo chiedo perché qui abbiamo trovato piú d'una magagna al Lesina, e non vorrei ritrovarle anche in quest'altro testo…Terminologia etc ha scritto:Trovo molto utile il Dizionario di stile e scrittura di Marina Beltramo e Maria Teresa Nesci, pubblicato da Zanichelli nel 2011 (immagino Carnby intenda invece il manuale di Lesina)…
- Terminologia etc
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Re: Dizionario di stile e scrittura
Va detto innanzitutto che non si tratta di uno strumento normativo. Cito dall’introduzione:Ferdinand Bardamu ha scritto: Lo ritiene anche affidabile? Glielo chiedo perché qui abbiamo trovato piú d'una magagna al Lesina, e non vorrei ritrovarle anche in quest'altro testo…
È un’impostazione che apprezzo molto, in particolare per quel che riguarda le convenzioni di formato (personalmente, ritengo che scrivere AIDS o Aids non faccia alcuna differenza per la comprensione del testo ma è importante che, una volta scelta, una convenzione sia applicata in modo uniforme).A differenza di un manuale di stile redazionale legato a un contesto specifico […] questo dizionario intende offrire, per ogni aspetto trattato, un inventario di soluzioni praticabili (eventualmente commentate per quanto riguarda accettabilità, adeguatezza ed efficacia), fra le quali ciascun lettore può scegliere quella più vicina alle proprie esigenze e ai propri gusti.
Non ho analizzato il volume (1300 pagine!) in modo metodico ma mi sono limitata a consultarlo per trovare risposte a qualche dubbio e finora l’impressione è molto positiva. Si trovano anche informazioni difficilmente reperibili altrove, ad esempio la voce copertina illustra anche i diversi modi in cui le scritte possono essere disposte sul dorso dei libri, con vantaggi e svantaggi di ciascuno.
Più che il mio parere, spero possa essere utile qualche esempio.
Alla voce ora sono dedicate due pagine. Sul formato si legge:
La voce acronimi indica che “di norma l'acronimo […] non include punti, è scritto in maiuscolo” e dà informazioni sull’uso, sulla pronuncia e sulla scelta dell’articolo. C’è anche un paragrafo dedicato alle eccezioni, che riporto (in verde i rimandi ad altre voci):Secondo la norma UNI ISO 8601:2010, il formato dell’ora deve essere indicato dall’espressione HH:MM:SS, dove HH indica le ore, MM indica i minuti, SS indica i secondi. Un’indicazione di ora basata su questo formato è ad esempio 21:30:59.
[...] In testi non formali, il formato numerico dell’ora può essere meno rigoroso [...] Come segno di separazione fra ore e minuti è possibile usare il punto al posto dei due punti, mentre la virgola, anche se piuttosto diffusa, sarebbe da evitare perché propriamente serve a separare i decimali (e non le frazioni di ore e minuti che sono sessagesimali).
Nota: spero sia chiaro che non ho alcun interesse personale nel promuovere questo libro. Mi piace condividere informazioni e sono convinta che questa sia una risorsa che anche altri potrebbero trovare utile.Eccezioni
Ci sono casi in cui è accettabile, se non preferibile, discostarsi dalle convenzioni di base:
- Quando l’acronimo è ormai entrato nell’uso comune ed è sentito come parola autonoma (quello degli acronimi è infatti uno dei meccanismi per la creazione dei neologismi). In tale caso è scritto con la sola maiuscola iniziale se è un nome proprio, o tutto in minuscolo se è un nome comune
Fiat [Fabbrica Italiana Automobili Torino] • modem [MOdulator DEModulator]
- Quando il formato comunemente usato è un altro
G.U.C.E. [Gazzetta Ufficiale Comunità Europea; non GUCE]
- Quando il formato dipende da criteri redazionali adottati in un certo ambito, ad esempio quello giornalistico, che prevedono in maiuscolo solo l’iniziale
Onu [Organizzazione delle Nazioni Unite] • Anm [Associazione Nazionale Magistrati]
Ultima modifica di Terminologia etc in data mar, 20 mar 2012 10:31, modificato 1 volta in totale.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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- Iscritto in data: dom, 02 apr 2023 23:50
Re: La lineetta inglese
Salve a tutti, se foste dei periti grafologi trovereste anomalo riscontrare le em dash in una missiva scritta in italiano alla fine degli anni 50?
Grazie per le eventuali risposte.
Grazie per le eventuali risposte.
Re: La lineetta inglese
Assolutamente no, anzi nella tipografia tradizionale era assai più comune della lineetta normale. In un’edizione non recentissima dei Promessi sposi che ho, le lineette sono tutte lunghe.Provaforense91 ha scritto: ↑dom, 02 apr 2023 23:59 Salve a tutti, se foste dei periti grafologi trovereste anomalo riscontrare le em dash in una missiva scritta in italiano alla fine degli anni 50?
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- Iscritto in data: dom, 02 apr 2023 23:50
Re: La lineetta inglese
Premetto che sono un appassionato di cronaca nera Italiana, quindi vorrei porvi all'attenzione delle frasi estrapolate da una delle lettere scritte dal Killer Diabolich.
Per maggiori informazioni:
https://iltorinese.it/2021/10/31/il-cas ... anni-dopo/
http://www.beninistudio.com/dettaglio-c ... -diabolich.
La frase in questione è questa:
"Mi servo della mia legge,alla vostra non credo,i fatti dimostrano che non serve—
Io sono più forte di tutti voi—" (nella lettera il virgolettato non è presente)
Considerando che leggendo attentamente la missiva si riscontrano spesso errori grammaticali, si intuisce che l'autore poteva avere una cultura medio-bassa, pertanto non sembra strano che usi le em dash?
Per maggiori informazioni:
https://iltorinese.it/2021/10/31/il-cas ... anni-dopo/
http://www.beninistudio.com/dettaglio-c ... -diabolich.
La frase in questione è questa:
"Mi servo della mia legge,alla vostra non credo,i fatti dimostrano che non serve—
Io sono più forte di tutti voi—" (nella lettera il virgolettato non è presente)
Considerando che leggendo attentamente la missiva si riscontrano spesso errori grammaticali, si intuisce che l'autore poteva avere una cultura medio-bassa, pertanto non sembra strano che usi le em dash?
Re: La lineetta inglese
La mia impressione è che in quel testo i tratti orizzontali siano stati posti in sostituzione di parole innominabili.
Cioè, nella frase
Cioè, nella frase
va messa una parola dopo "voi".Io sono più forte di tutti voi —
Chi c’è in linea
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