«Morbus anglicus»

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Moderatore: Cruscanti

Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Non vedo il problema; e comunque sempre meglio eseguire l'accesso che fare il login.

Le consiglio di rileggere i suoi interventi per eventuali refusi. Poi, non so gli altri, ma io non ho capito bene la seconda parte del suo intervento. :roll:
domna charola
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Intervento di domna charola »

tradotto: cosa significa "fare click" ovvero come andrebbe tradotto?

"accedere" è sbagliato, quindi?
Avatara utente
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Intervento di Freelancer »

domna charola ha scritto:tradotto: cosa significa "fare click" ovvero come andrebbe tradotto?
Pizzicare l'orecchio sinistro del sorcio.
:wink:
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Veramente, a giudicare dalla posizione della coda, trattasi della «mela» destra! :D
Avatara utente
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Intervento di Freelancer »

Dipende. Il mio è senza fili, e m'immagino che si rivolto a guardare lo schermo insieme a me, pronto a spostare il cursore dove gli dico io. :wink:
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Fare clic significa premere il tasto sinistro del dispositivo di puntamento elettronico fino a sentire il rumore "clic". Da non confondere col tasto destro, che fa "cloc". Se non si usa il dispositivo indicato ma la tastiera, è necessario fare "clic" con la voce.

Generalmente si traduce con premere (su un qualcosa sullo schermo); se si tratta di un collegamento, con "seguire il collegamento".
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non ho mai capito perché si dica fare clic[k], che mi sembra linguisticamente improprio, invece di cliccare. :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

marcocurreli ha scritto:Fare clic significa premere il tasto sinistro del dispositivo di puntamento elettronico fino a sentire il rumore "clic". Da non confondere col tasto destro, che fa "cloc".
È la prima volta che sento una cosa del genere. Ho provato ora ora ma, lo confesso, non riesco a distinguere il rumore del tasto destro da quello del sinistro. Ammesso che sia così, quale rumore diverso da uno breve, secco e metallico (come quello del tasto sinistro) imiterebbe la voce onomatopeica cloc?
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Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:Non ho mai capito perché si dica fare clic[k], che mi sembra linguisticamente improprio, invece di cliccare. :roll:
Perché i traduttori Microsoft che dovevano decidere come dire to click non hanno pensato a creare il denominale. Ma che importa? Tanto ci hanno pensato, a crearlo, i madrelingua non traduttori usando la loro normale sensibilità linguistica. :wink:
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Freelancer ha scritto:È la prima volta che sento una cosa del genere.
Voleva essere solo una battuta; giusto per sottolineare l'imprecisione dell'espressione.
Avatara utente
Freelancer
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Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Chiarito l'equivoco, vorrei aggiungere qualcosa a quanto appena risposto a Marco.

Conosciamo i molteplici usi di fare, e qui particolarmente ci interessa il caso in cui l'azione del verbo determinata dal complemento oggetto può trovare corrispondenza in quella di altri verbi: fare una casa o costruirla, fare un libro o scriverlo e così via.

Spesso i traduttori di bassa competenza, quando non sanno come tradurre un verbo, ricorrono a una soluzione analoga, ossia fare (ma con più probabilità il suo sodale di più alto registro [per molti] ossia effettuare) + l'azione verbale ottenuta con il suffisso ing, per cui se non sanno come dire, ad esempio, to purge (esempio inventato, in questo momento non mi viene in mente un esempio reale), scriveranno effettuare il purging.

Dobbiamo quindi ritenerci fortunati che non sia in circolazione un effettuare il clicking.
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Difatti, i traduttori Microsoft pensano poco. :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Stefausino
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morbus anglicus di arrigo castellani

Intervento di Stefausino »

salve a tutti.. sto preparando la mia tesi di laurea sull'influenza della lingua inglese nelle pubblicità italiane.. mi sarebbe davvero utile il testo "Morbus Anglicus" di Arrigo Catellani.. Ho provato a cercarlo ovunque senza nessun successo, voi sapreste indicarmi dove e come posso reperirlo? Grazie mille.
Avatara utente
Infarinato
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Re: morbus anglicus di arrigo castellani

Intervento di Infarinato »

Una capatina in biblioteca o in libreria, no, eh? ;) (Si trova nel primo volume dei Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza [1976-2004], «Salerno Editrice», Roma 2010.)

Altrimenti, guardi qui.
Stefausino
Interventi: 2
Iscritto in data: mer, 23 mag 2012 8:31

Re: morbus anglicus di arrigo castellani

Intervento di Stefausino »

non so davvero come ringraziarla, ho cercato questo saggio ovunque.. grazie mille di cuore
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