«Collegamento»
Moderatore: Cruscanti
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Sì, ma come suonerebbe nessare una pagina o pagina nessata? Non a caso ho parlato di "versatilità", intendendo con essa un'agevole derivazione di verbi, aggettivi e quant'altro. Sia nesso sia legame sono ottimi traducenti per link, ma a mio avviso mal si presterebbero come base per i suoi derivati linkare e linkato; già più fattibile sarebbe quest'operazione con collegamento, da cui si potrebbero usare collegare e collegato, se non fosse che collegare una pagina e pagina collegata si prestano a facili fraintendimenti: una pagina può essere "collegata" a un'altra sotto diversi punti di vista, non per forza ipertestuali.Carnby ha scritto:Nesso sarebbe stato ancora più corto.
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La ringrazio per i collegamenti.
Comunque, tanto per far notare di nuovo la differenza tra dizionari spagnoli (almeno alcuni) e italiani (o comunque la differenza tra due mentalità quasi opposte rispetto ai forestierismi), la voce prosegue dicendo:
«Debe sustituirse por los términos españoles enlace o vínculo».
In Italia quand'è che troveremo scritte cose del genere?

Comunque, tanto per far notare di nuovo la differenza tra dizionari spagnoli (almeno alcuni) e italiani (o comunque la differenza tra due mentalità quasi opposte rispetto ai forestierismi), la voce prosegue dicendo:
«Debe sustituirse por los términos españoles enlace o vínculo».
In Italia quand'è che troveremo scritte cose del genere?

- u merlu rucà
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- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Io uso anche collegare per dare il collegamento ipertestuale a qualcuno nel mio uso personale della messaggeria istantanea, per esempio: Un attimo, ti collego. E non pare strano a nessuno. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- marcocurreli
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Io intendevo il verbo nel senso proprio di 'creare un collegamento ipertestuale'; comunque non metto in discussione l'usabilità di collegare e connettere, evidenzio solo che una pagina virtuale può essere collegata ad un'altra non solo ipertestualmente, ma anche dal punto di vista contenutistico, quindi dire collegare una pagina può prestarsi facilmente a diverse interpretazioni, cosa che credo ostacoli certamente la diffusione rispetto a lincare.Marco1971 ha scritto:Io uso anche collegare per dare il collegamento ipertestuale a qualcuno nel mio uso personale della messaggeria istantanea, per esempio: Un attimo, ti collego. E non pare strano a nessuno.
- marcocurreli
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Nella maggior parte dei casi si capisce dal contesto.PersOnLine ha scritto:...evidenzio solo che una pagina virtuale può essere collegata ad un'altra non solo ipertestualmente, ma anche dal punto di vista contenutistico, quindi dire collegare una pagina può prestarsi facilmente a diverse interpretazioni, cosa che credo ostacoli certamente la diffusione rispetto a lincare.
In ogni caso to link ha lo stesso significato di collegare.
La polisemia non ha mai impedito la chiarezza della comunicazione. Se cosí non fosse, come farebbero a capirsi fra loro gli inglesi? Come farebbero a non fraintendere la parola set, di cui lo Shorter Oxford riporta 79 accezioni principali? Il contesto e la collocazione disambiguano; i casi in cui si può esitare sono rarità.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Per esperienza vichipediana so che la maggior parte delle volte il contesto non sarebbe bastato, almeno non nel caso di collegare: pagina/e collegata/e e collegare una pagine, vorrebbero dire tutto fuorché 'creare un collegamento ipertestuale'. In questo caso, in un contesto informatico conviverebbero sia una accezione specialistica, sia una generica, con uguale plausibilità per ognuna delle due.
- Freelancer
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Seguendo questa discussione su collegamento ho una strana sensazione di déjà vu (anzi, di già visto per fare felice Marco)... Nesso
- marcocurreli
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- Località: Cagliari
Penso che anche gli anglofoni abbiano lo stesso problema con link; magari qualcuno di loro un domani potrebbe decidere di risolverlo introducendo collegamento nel linguaggio specialistico.PersOnLine ha scritto:...In questo caso, in un contesto informatico conviverebbero sia una accezione specialistica, sia una generica, con uguale plausibilità per ognuna delle due.
La polisemia è comunque il sale di ogni lingua, è ciò che fa sì che il mondo sia rotondo; senza di essa il mondo sarebbe piatto e, personalmente, perderebbe di gusto anche il tradurre testi da una lingua all'altra.
PS: ho dato uno sguardo alla discussione su "nesso", molto appassionata.
Mi spiace per Marco, ma non credo che la maggioranza dei parlanti possa associare a nesso un collegamento telematico. Molto personalmente sento più eufonica la parola collegamento, sarà perché ho una preferenza per le parole lunghe rispetto a quelle brevi.
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- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Un attimo, lei parla del sostantivo, io del verbo e dell'aggettivo: non dubito affatto della sostituibilità di collegamento per link in un contesto informatico, dubito invece per quella di collegare e collegato verso lincare e lincato; e mi rammarica il non potere aver una serie derivata trasparente come link > lincare > lincato (e non voglio affatto suggerire un qualcosa di obbrobrioso come: collegamento > collegamentare > collegamentato, però su un ipernesso > ipernettere > ipernesso/a, secondo me ci si potrebbe fare un pensierino
).

Ha ragione. Nesso non attecchirà mai, e neanche collegamento. È cosí.marcocurreli ha scritto:PS: ho dato uno sguardo alla discussione su "nesso", molto appassionata.
Mi spiace per Marco, ma non credo che la maggioranza dei parlanti possa associare a nesso un collegamento telematico. Molto personalmente sento più eufonica la parola collegamento, sarà perché ho una preferenza per le parole lunghe rispetto a quelle brevi.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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