Quel che resterà negli anni avvenire

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Moderatore: Cruscanti

PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Ma la preposizione a mi sembra cogeminante anche al Norde, o almeno è così in Emilia.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Al nord il raddoppiamento fonosintattico non viene realizzato.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

valerio_vanni ha scritto:Al nord il raddoppiamento fonosintattico non viene realizzato.
Ci sono casi sporadici (anche idiolettali) di rafforzamento, no?
u merlu rucà ha scritto:Ma noi risparmiamo fiato.
Secondo Canepari, nel ligure, /f/ e /v/ intervocaliche sono sempre rafforzate (indipendentemente dalla parola precedente).
valerio_vanni
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Re: Cogeminazione/ligure

Intervento di valerio_vanni »

Carnby [url=viewtopic.php?p=36216#p36216]qui[/url] ha scritto:Inoltre, preciso che i casi (molto sporadici) di rafforzamento fonosintattico nell'Alta Italia sono dovuti o a fenomeni di contatto con l'area italofona che lo presenta oppure a caratteristiche personali (idiolettali) del parlante.
Il settentrione sembra abbastanza compatto sotto questo aspetto.

Se ci sono sono, appunto, sporadici. Personalmente mi è capitato di sentirlo in espressioni volgari, pareva un elemento di enfasi.
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GianDeiBrughi
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Intervento di GianDeiBrughi »

Un rafforzamento molto comune dove sto io è quello dopo la "e" di e mezzo, spesso esteso anche all'espressione e mezza, in particolare nel caso in cui si indichi un orario.
Nel caso di e mezza essa si può sentire anche senza rafforzamento, ma suona stucchevole ed un po' rustica.
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Confermo: persino al Nord /emˈmɛʣʣo/ sta prevalendo. Ciò non toglie, ovviamente, che i piú campagnoli/ignoranti &c —financo tra i (g)giovani!— dicano addirittura /eˈmɛʣo/… :D
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SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Caro Souchou-sama, perché scrive (g)giovani?
Che io sappia, questo raddoppiamento non c'è al Nord. Oppure lo per ironia?

Personalmente, non mi piace l'eccessiva divergenza e disomogeneità degli accenti regionali. Qualcuno li difende in nome della ricchezza culturale.
Ma personalmente, preferirei che si parlasse perfettamente la lingua nazionale in tutta la nazione, e accanto a essa il dialetto locale perfettamente. Cosa che non succede in gran parte del Nord. Secondo me, dovrebbe essere questa la vera ricchezza culturale.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Riguardo alla mia zona (sul confine linguistico tra Romagna e Toscana) confermo su /emˈmɛʣʣo/. Il raddoppiamento diffuso inizia dopo una decina di chilometri, ma qualche espressione raddoppiata c'è.

Una è proprio /emˈmɛʣʣo/ (non è che prevalga, si sente praticamente solo in quella variante), qualcun'altra si sente (pur se meno frequente) con altri termini che riguardano numeri e quantità:
/ev'venti/ (le due e venti), /es'sei/ (la macchina è un 1600) etc.
In Romagna mi è capitato di sentire solo /eˈmɛʣʣo/ [1].

Personalmente, però, quando scrivo "e mezzo" istintivamente c'è qualcosa che non mi torna, noto che la scrittura mi diverge dalla pronuncia. Evidentemente ho imparato quell'espressione per via orale ma non ho un autentico istinto di raddoppiare.

Sarebbe interessante capire che effetto fa ai nordici che pronunciano /emˈmɛʣʣo/ lo scriverlo "e mezzo". Se sono giovani esseemmeessografi ;-) probabilmente scrivono "e 1/2" così hanno risolto il problema.

[1] Fonematicamente: la realizzazione fonetica di /ʣ/ ovviamente è differente, non affricata.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

SinoItaliano ha scritto:Caro Souchou-sama, perché scrive (g)giovani?
Che io sappia, questo raddoppiamento non c'è al Nord. Oppure lo per ironia?
Credo di poter sollevare Souchou-sama dall'incombenza di una risposta: era (g)giovanilistica ironia. :wink:
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Souchou-sama
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Località: Persico Dosimo

Intervento di Souchou-sama »

SinoItaliano ha scritto:Caro Souchou-sama, perché scrive (g)giovani?
Che io sappia, questo raddoppiamento non c'è al Nord. Oppure lo per ironia?
Sí, era ironico. :D Ma, a dir il vero, in alcune specifiche espressioni, l’autogeminazione romana di /ʤ/ si può sentire, per influsso della tivvú, anche al Nord — Ti ggiuro! —, ma non escludo che vengano sempre pronunciate con una sfumatura ironica.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

SinoItaliano ha scritto:Caro Souchou-sama, perché scrive (g)giovani?
Che io sappia, questo raddoppiamento non c'è al Nord. Oppure lo per ironia?

Personalmente, non mi piace l'eccessiva divergenza e disomogeneità degli accenti regionali. Qualcuno li difende in nome della ricchezza culturale.
Ma personalmente, preferirei che si parlasse perfettamente la lingua nazionale in tutta la nazione, e accanto a essa il dialetto locale perfettamente. Cosa che non succede in gran parte del Nord. Secondo me, dovrebbe essere questa la vera ricchezza culturale.
Più che altro possono creare problemi agli stranieri che hanno imparato l'italiano a casa loro. Un amico svedese mi disse un giorno che a Milano capiva bene, a Firenze faticava parecchio, a Napoli non capiva niente.
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