La cosa curiosa è che mi è capitato di sentir dire diverse volte «mùliebre», per-sino da un archeologo, da cui non mi sarei mai aspettato un errore di questo genere, visto che con statue muliebri si può avere non di rado a che fare, se lo si è.
Dunque la questione della corretta pronuncia non si limita all'alternativa «mulìebre» o «mulièbre», come in schede come questa: http://www.treccani.it/enciclopedia/mul ... italiana)/
Quanto si trova in questa scheda (l'influenza di altri nomi in -ie-) sembra essere comunque contraddetto dalla voce muliebre del Vocabolario della stessa Treccani:MULÌEBRE O MULIÈBRE?
La pronuncia corretta è mulìebre, in cui si conserva l’accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui l’aggettivo deriva: mulìebrem.
La pronuncia scorretta mulièbre, con avanzamento dell’accento rispetto all’etimo, è dovuta all’influenza di parole nelle quali il gruppo -ie- si pronuncia come ➔dittongo anziché come ➔iato: tiène, viène, liève, mièle ecc.
Insomma, se in latino si poteva dire anche mulièbris la pronuncia mulièbre non è per nulla scorretta. Da quella possibilità si deduce peraltro il recupero dotto della pronuncia alternativa operato dai poeti che hanno usato mulièbre.mulìebre (meno com. mulièbre) agg. [dal lat. mulĭē̆bris (mulìebris o mulièbris), der. di mulier «donna»]. – Della donna, relativo alla donna, spec. con riferimento alle sue qualità, alla dignità del suo ruolo: bellezza, grazia muliebre. Anche di opere figurative rappresentanti una donna: una figura, una statua muliebre.