Che bellezza! Le banche sono nate grazie alla lingua e alla storia italiana! In effetti, che altro si può fare, se non guardare alla gloria che fu?
Tra parentesi, non solo il sito della Crusca ha una versione inglese (e s’era detto in che sorta d’inglese da qualche parte), ma sulla pagina principale – siccome leggiamo da sinistra a destra – English version precede Versione italiana.
S’è mai vista maggiore aberrazione?
La Crusca guarda al passato
Moderatore: Cruscanti
La Crusca guarda al passato
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: La Crusca guarda al passato
Colgo l'occasione per fare i complimenti a Marco per l'uso del che seguito da sostantivo anziché da aggettivo (tipo il comunissimo che bello!). Non so se questo sia un uso sbagliato, ma non mi piace e non lo sento naturale.Marco1971 ha scritto:Che bellezza!
La ringrazio, caro Carnby, ma vede, non sono piú esposto all’influenza dell’italiano parlato e scritto oggi, e cosí il mio italiano è alquanto cristallizzato, o diciamo che parlo una lingua che non parla piú (quasi) nessuno.
Il tipo Che bello non è certo sbagliato, ma proprio di una lingua colloquiale.
Il tipo Che bello non è certo sbagliato, ma proprio di una lingua colloquiale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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