Ferdinand Bardamu ha scritto:Videosoffietto?
«Trailer»
Moderatore: Cruscanti
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Sicuramente sarà buato ma propongo libroclìp.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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A monte del termine booktrailer, mi provoca l'orticaria anche l'oggetto in sé...
Il filmato promozionale di un film è un riassunto molto succinto fatto cucendo alcune scene salienti (o frammenti di esse) che esistono nel film stesso.
Nel caso di un libro invece si inventano delle immagini che non ci sono, cioè qualcuno crea una suggestione che non necessariamente corrisponde al prodotto cartaceo, o al modo in cui verrà interpretato dalla fantasia del lettore.
Credo che ognuno di noi abbia una sua faccia corrispondente a Renzo, Lucia, Beatrice etc., e probabilmente molti sono rimasti delusi dalle varie interpretazioni cinematografiche: "me lo immaginavo diverso"... ecco, quei cortometraggi che presentano un libro funzionano più o meno alla stessa maniera, violentano l'immaginario del lettore imponendogli delle immagini preconfezionate.
Lo vedo più simile a un filmato pubblicitario di un prodotto qualsiasi, che non a un "trailer". Per dire, alla terza ristampa, fra dieci anni, potrebbe essere fatto con facce e gesti diversi, ma il libro non cambierebbe, come la pubblicità di un prodotto qualsiasi; per un film invece, il video promozionale non cambia le scene dopo un po' di anni.
Oppure, dal punto di vista interpretativo, si affianca ai cortometraggi legati alle canzoni, anch'essi creazioni indipendenti rispoetto all'oggetto a cui si associano.
Insomma, nel caso del film al massimo avrei la firma di chi ha montato il cortometraggio; nel caso di canzoni, libri e pubblicità varie ho lo sceneggiatore, il regista, gli interpreti... è un oggetto a sé stante, in un certo senso.
Il filmato promozionale di un film è un riassunto molto succinto fatto cucendo alcune scene salienti (o frammenti di esse) che esistono nel film stesso.
Nel caso di un libro invece si inventano delle immagini che non ci sono, cioè qualcuno crea una suggestione che non necessariamente corrisponde al prodotto cartaceo, o al modo in cui verrà interpretato dalla fantasia del lettore.
Credo che ognuno di noi abbia una sua faccia corrispondente a Renzo, Lucia, Beatrice etc., e probabilmente molti sono rimasti delusi dalle varie interpretazioni cinematografiche: "me lo immaginavo diverso"... ecco, quei cortometraggi che presentano un libro funzionano più o meno alla stessa maniera, violentano l'immaginario del lettore imponendogli delle immagini preconfezionate.
Lo vedo più simile a un filmato pubblicitario di un prodotto qualsiasi, che non a un "trailer". Per dire, alla terza ristampa, fra dieci anni, potrebbe essere fatto con facce e gesti diversi, ma il libro non cambierebbe, come la pubblicità di un prodotto qualsiasi; per un film invece, il video promozionale non cambia le scene dopo un po' di anni.
Oppure, dal punto di vista interpretativo, si affianca ai cortometraggi legati alle canzoni, anch'essi creazioni indipendenti rispoetto all'oggetto a cui si associano.
Insomma, nel caso del film al massimo avrei la firma di chi ha montato il cortometraggio; nel caso di canzoni, libri e pubblicità varie ho lo sceneggiatore, il regista, gli interpreti... è un oggetto a sé stante, in un certo senso.
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A me piace, e si capisce súbito di che si tratta, ma clip non è esattamente italiano… (E buato mi fa venir in mente solo bucato pronunciato alla livornese. )Zabob ha scritto:Sicuramente sarà buato ma propongo libroclìp.
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- Ferdinand Bardamu
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Re: «Trailer»
Fuori tema
Scusate il fuori tema, volevo solo segnalare che “buare” è stato accolto nell’edizione 2019 dello Zingarelli.Souchou-sama ha scritto: ↑gio, 02 mag 2013 19:37[B]uato mi fa venir in mente solo bucato pronunciato alla livornese.Zabob ha scritto:Sicuramente sarà buato ma propongo libroclìp.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Re: «Trailer»
Ai miei tempi si chiamava provino.
(E a quanto pare siamo già in due, di due regioni diverse, per cui non è confinato all'italiano regionale.)
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Re: «Trailer»
Nel prossimamente di Testa o croce (1982), c’è questo scambio di battute tra Manfredi e Pozzetto:
— Allora lei l’ha visto il film!
— No, il prossimamente.
— Questo? [Con un riferimento «metacinematografico» al video in questione, che nel titolo di YouTube è chiamato trailer]
— Sí.
— Ah, allora sí.
— Allora lei l’ha visto il film!
— No, il prossimamente.
— Questo? [Con un riferimento «metacinematografico» al video in questione, che nel titolo di YouTube è chiamato trailer]
— Sí.
— Ah, allora sí.
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Re: «Trailer»
Battaglia (accezione 10), Treccani (accezione 1e), De Mauro (accezione 7b), Devoto-Oli (accezione 8), Zingarelli (accezione 2).lostraniero91 ha scritto: ↑sab, 04 ott 2008 22:33 Io aggiungerei anche presentazione (della pellicola) come sinonimo.
Ferdinand Bardamu ha scritto: ↑ven, 22 ott 2010 21:24 Qualche giorno fa a Hollywood Party su Radio Tre hanno parlato delle alternative italiane a trailer (che, purtroppo, oggi ha monopolizzato il linguaggio cinematografico). C'era prossimamente , ma anche prologo e provino, i quali però sembravano essere confinati all'italiano regionale.
È un peccato perché ciascuno dei tre ha il proprio fascino.
Battaglia (accezione 5), De Mauro (accezione 2), Devoto-Oli (accezione 1), Zingarelli (accezione 2), Sabatini-Coletti (accezione 2).marcocurreli ha scritto: ↑ven, 12 giu 2020 23:36 Ai miei tempi si chiamava provino.
(E a quanto pare siamo già in due, di due regioni diverse, per cui non è confinato all'italiano regionale.)
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