«Workaholic»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

CarloB
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Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Rispondo a Federico.
Perché lavoròmane al momento mi pare meno diffuso.
Nulla vieta che lavoròmane e lavorodipendente convivano, come tossicòmane e tossicodipendente, il quale ultimo però credo prevalga nell'uso.
E la malattia penso si definirebbe lavorodipendenza, non lavoromania, così come tossicodipendenza ha scalzato tossicomania.
Bue
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Intervento di Bue »

A me sembra che lavorodipendente si possa confondere con il lavoro dipendente (opposto a lavoro autonomo), che e` altra cosa.
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Il rischio esiste, ne convengo. Ma ho l'impressione che chi impiega questi vocaboli sia anche capace di non confonderli.
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giulia tonelli
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Intervento di giulia tonelli »

Nessuno, mai, si confonde quando USA un vocabolo. Chi lo usa sa perfettamente cosa vuole dire. Il problema e' che si confonda chi ascolta, non chi parla.
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Federico
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Intervento di Federico »

giulia tonelli ha scritto:Nessuno, mai, si confonde quando USA un vocabolo. Chi lo usa sa perfettamente cosa vuole dire. Il problema e' che si confonda chi ascolta, non chi parla.
Si riferisce solo a questo caso, vero? Perché in generale un'affermazione simile non è possibile.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Forse, Giulia, sarà meglio dire che « chi (inteso come locutore medio) usa un vocabolo sa, piú o meno (non certo perfettamente), cosa vorrebbe dire ».

Esempi reali: conosco gente che dice cose del tipo:

« ha uno stile prosaico �»: voleva dire: « ha uno stile elevato »,
« quella persona ha un imprimatur » voleva dire imprinting,

e potrei continuare.
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Dubito che chi ascolta possa confondere un lavorodipendente con il/un lavoro dipendente. Il contesto dirà pur qualcosa. Se l'ascoltatore si confonde, temo che non capirà neppure il significato di lavoròmane.
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giulia tonelli
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Intervento di giulia tonelli »

Incarcato ha scritto:Forse, Giulia, sarà meglio dire che « chi (inteso come locutore medio) usa un vocabolo sa, piú o meno (non certo perfettamente), cosa vorrebbe dire ».
Si', certo, intendevo questo, e infatti la mia frase non dice una cosa tanto diversa (io insisterei sul "perfettamente", ma non stiamo a sottilizzare).
Il mio punto e' che uno magari puo' usare le parole sbagliate, come nei suoi esempi, pero' e' impossibile che "si confonda" da solo. Lui in testa ce l'ha chiaro (piu' o meno, o perfettamente), poi magari usa le parole sbagliate e crea confusione negli interlocutori (e non fa una gran figura). Il problema di "lavorodipendente" e' che a prima botta puo' sembrare *a chi ascolta* la locuzione "lavoro dipendente", che e' una locuzione comune e molto usata.
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Incarcato
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Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Nel caso in oggetto concordo; ma, in generale, io non credo che chi usa una parola che non conosce sappia quello che vuole dire.
Penso che si destreggi in una situazione di semi-confusione e di suggestioni mal digerite.
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Federico
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Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

giulia tonelli ha scritto:Il mio punto e' che uno magari puo' usare le parole sbagliate, come nei suoi esempi, pero' e' impossibile che "si confonda" da solo.
Si confonde, è confuso, ha confusione in mente, sul significato delle parole.
Jonathan
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Iscritto in data: sab, 10 ott 2009 22:43
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Intervento di Jonathan »

Intervengo in questo antico filone perché oggi, parlando di Frank Zappa e non venendomi in mente altro traducente per workaholic, l'ho definito un lavoratore accanito. L'espressione m'è sembrata rendere con buona chiarezza l'idea d'un individuo impegnato in maniera quasi ossessiva. Tuttavia, mentre fumatore accanito suggerisce un giudizio negativo, lavoratore accanito mi pare tutto sommato avere un tono neutro — probabilmente perché ci è stato insegnato che il lavoro è cosa dignitosa, mentre il fumo fa male.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Jonathan ha scritto:Intervengo in questo antico filone perché oggi, parlando di Frank Zappa e non venendomi in mente altro traducente per workaholic, l'ho definito un lavoratore accanito.
Non si può [continuare a] usare l'ormai perfettamente integrato (anche nella grafia) stacanovista?
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Jonathan
Interventi: 228
Iscritto in data: sab, 10 ott 2009 22:43
Località: Almaty

Intervento di Jonathan »

Si può senz'altro, ma nulla vieta l'uso di sinonimi. La mia comunque non era una proposta; ho solo condiviso una possibile alternativa [buona o cattiva che sia] ai traducenti già discussi. :)
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Potremmo anche dire lavoratore impenitente o inveterato o inguaribile.
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