L’italiano non è piú una lingua

Spazio di discussione su questioni che non rientrano nelle altre categorie, o che ne coinvolgono piú d’una

Moderatore: Cruscanti

Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

In un articolo sull'editoria digitale (qualcosa di recente, sicché inesprimibile in italiano, lingua antiquata) non si può non usare dei simpatici termini inglesi, tra l'altro impossibili (non ci provate: tempo perso!) da tradurre: e-book, community, self-publishing (:shock:), vanity press*, file sharing, major (le major della musica). Oltre ai consueti obbrobri, ovviamente.
L'articolo è qui.


*Questo se lo stavano per dimenticare, ma per fortuna alla fine l'hanno messo:
«il self-publishing sta uccidendo l'editoria a pagamento (la cosiddetta vanity press)».
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Carnby
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Intervento di Carnby »

A questi punti, tanto vale scrivere direttamente in inglese.
Avatara utente
GianDeiBrughi
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Intervento di GianDeiBrughi »

Stamani al supermercato una signora anziana non riusciva a capire quale fosse il prezzo dell'uva rossa perché sui cartellini c'era scritto "uva red".
Ormai siamo alla frutta. :roll:
domna charola
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Intervento di domna charola »

... perché, PERCHE' una polpetteria che si proclama "original and italian" (sic), ovviamente aperta nella "nuova via del food milanese", deve chiamarsi "meetball family"? perché...???!!!
Tump... tump... tump... (rumore di testa che sbatte disperata su di un muro...)

Troviamogli un traducente in italiano, che sia anche più facile da pronunciare di "meetball"... forse... forse... :idea: polpette?!!!...
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

GianDeiBrughi ha scritto:Stamani al supermercato una signora anziana non riusciva a capire quale fosse il prezzo dell'uva rossa perché sui cartellini c'era scritto "uva red".
Si noti come l'ignoranza del corrispettivo di uva (che evidentemente esula dalle rozze competenze dell'aspirante greengrocer) abbia impedito di portare a compimento l'opera di "internazionalizzazione".
Non so se è peggio il vandalismo o l'approssimazione... :roll:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
domna charola
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Intervento di domna charola »

Aiuto! ...ossigeno... a me!...

...sopravvissuta a una riunione di ufficio, in cui abbiamo esaminato un portale istituzionale francese abbastanza efficiente da prenderlo come spunto per ristrutturare un nostro analogo portale.
La collega che presentava ha navigato in questo sito, mostrandone le funzionalità, e non perdendo mai l'occasione di sottolineare - fra il contrariato e il derisorio - che "no, loro la chiamano accueil", "ecco, trovato, lo chiamano télécharger", e giù sorrisetti su questo buffo modo di ostinarsi a chiamare le cose nella propria lingua, e battute di superiorità dei colleghi su "questi francesi, se uno dall'esterno entra nel loro sito, come fa a capire dove sono le cose!"...

Assolutamente irritante, insopportabile, avvilente.

Tralasciamo che se si va su un sito tedesco, col cavolo che traducono qualcosa; se si va nei paesi dell'Est, è già tanto se si riescono ad articolare i suoni di lingue come il polacco o il ceco, un po' più in là diventa tutto cirillico, e manco riesci a dargli un suono compiuto.
Noi no, noi continuiamo a *daunloddare dalla home-page, che, curiosamente nell'avvicinarsi del mezzogiorno si è trasformata nella ham-page...

Non ho parole, soltanto insulti.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Le esprimo la mia solidarietà. Ho dovuto sentire la stessa solfa antifrancese («dicono ordinateur invece che compjúter!») proprio l’altrieri, da una persona che non si peritava di riempire il suo eloquio con una bella farcitura di pseudoinglese.

Oggi l’italiano forbito accoglie eleganze ambrosiane come settimana prossima e piuttosto che per oppure, e una robusta dose di modernissimi anglicismi, che piú ce n’è meglio è.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

M’ingannerò, ma mi pare che, ultimamente, si creino prefissi con una disinvoltura che sfiora la sfacciataggine (eufemismo, per non dir altro). Cito da un articolo del Fatto Quotidiano:

l’esprit de finesse la portava a immaginare “punizioni” sexcorporali

Quel sex, usato come prefissoide, mi ricorda il web di webdemocrazia. Capisco il desiderio di brevità, la voglia di apparire brillanti; capisco tutto. Ma le piú semplici regole di formazione delle parole non dovrebbero porre un freno alla creazione di questi mostriciattoli?
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Ferdinand Bardamu ha scritto:l’esprit de finesse la portava a immaginare “punizioni” sexcorporali
Bastava erocorporali (tralasciando l'esprit de finesse...).
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Oppure, piú semplicemente, si poteva creare un’unione d’aggettivi come in nazional-popolare o socio-economico, e fare un sessual-corporale
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Semplicemente si poteva dire erotico-corporali, perché difficilmente sexcorporali può voler dir altro (per fortuna la parola è talmente brutta che difficilmente attecchirà).
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Ho appena trovato l'espressione «vincere a mani basse», che ovviamente mi ha subito fatto pensare all'avverbio inglese hands down, cioè easily and decisively.
Qui si dà una spiegazione scientifica.
Chiedo a chi ne sa piú di me: è il solito calco orribile e inutile? Dov'è andato a finire stravincere? :roll:
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bubu7
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«vincere a mani basse»

Intervento di bubu7 »

Andrea Russo ha scritto: Ho appena trovato l'espressione «vincere a mani basse»...
Mi piace come espressione: è mutuata dal linguaggio dell'ippica: 'giungere al traguardo senza fatica e senza aver imposto sforzi al cavallo' (GRADIT).
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

A me non piace granché lo stesso; sarà che l'ippica non mi dice nulla. :wink:
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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Andrea Russo ha scritto:Ho appena trovato l'espressione «vincere a mani basse»
[...]
è il solito calco orribile e inutile?
Orribile: è soggettivo. Io la sento da quando avevo sei anni (ora ne ho cinquantasei) e non mi sembra orribile, mi pare strano che sia un calco.

http://www.treccani.it/vocabolario/mano/
accezione 2b:
«b. Nell’ippica, arrivo a mani basse, di fantino che giunge al traguardo con le mani in posizione normale, che ha vinto facilmente senza imporre sforzi al cavallo. »
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