«Fino» e «sino»
Moderatore: Cruscanti
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«Fino» e «sino»
In quest’intervento nel vecchio fòro della Crusca, un utente ipotizza di passata che la forma sino sia dovuta a un errore di trascrizione: l’effe di fino è stata confusa con la cosiddetta esse lunga. È un’ipotesi plausibile?
Mi pare più realistico quello che dicono Battisti e Alessio.
La cosa è sostenuta anche dal Devoto. Un passaggio fino > ſino > sino è possibile (cfr. Þe > Ye [Olde English Shoppe] a proposito di scambi tra lettere poco consuete) ma, a mio avviso, improbabile.Il DEI ha scritto:sino1 prep., XIII sec.; fino; dalla fusione di 'si3' con 'fino'; ant.; è più frequente nella funzione di congiunzione (insino che); cfr. 'sinènti' e il corso sinamente.
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GRAFIA E PRONUNCIA
In realtà, le fonti inglesi parlano di "misreading". Finché la lettera "thorn" - Þ - per "th" fu in uso, la lettura fu sempre corretta con pronuncia dell'articolo determinativo inglese uguale a quell'attuale. Dopo che i tipografi, non disponendo del carattere appropriato, "pasticciarono" adoperando Y sia per Y sia per Þ s'iniziò a ingenerare confusione. L' "invenzione" dell'antico - diffusa in quasi tutte le culture - fece il resto.Carnby ha scritto:Un passaggio fino > ſino > sino è possibile (cfr. Þe > Ye [Olde English Shoppe] a proposito di scambi tra lettere poco consuete) ma, a mio avviso, improbabile.
Soprattutto nell'insegne di alcuni negozi. Ma si tratta di una mera illusione.
L'articolo determinativo in inglese è sempre rimasto [Þi.i/Þi/Þә], cioè [ði.i/ði/ðә].
P.S. : questo per quanto riguarda la lingua inglese. Registri dialettali quali il "Cockney" di Londra presentavano, ad esempio, anche la transizione ð>v - ['fa.avә] per ['fa.aðә] (father), ma siamo in un altro ambito.
RE: GRAFIA E PRONUNCIA
Ovviamente, quando scrivevo che la pronuncia dell'articolo determinativo inglese è rimasta immutata, mi riferivo all'oggetto dell'intervento: il fonema costrittivo iniziale dell'articolo inglese - graficamente rappresentato da Þ o "th" -.
Ho omesso di riportare la pronuncia vocalica anteriore al "Great Vowel Shift". Siamo pur sempre su un foro relativo alla lingua italiana.
Ho omesso di riportare la pronuncia vocalica anteriore al "Great Vowel Shift". Siamo pur sempre su un foro relativo alla lingua italiana.

Riporto qui le definizioni di si3 e di sì3.Ferdinand Bardamu ha scritto:Per «si3» che cosa s’intende? l’avverbio sí?
Il DEI ha scritto:si3, cong. copulativa equivalente ad 'e'; assai diffusa nell'it. ant. (e nelle altre lingue romanze, cfr. soprattutto nel rum. dove și ha soppiantato interamente et); dal lat. sic, vedi 'sì'.
Il DEI ha scritto:sì3 cong. (Dante) 'sinché'; è usato, quando la frase prec. è negativa; 'sino'.
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