«Pesce selvatico»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Ferdinand Bardamu ha scritto: Molto meno precisamente: esiste anche il pesce allevato in mare, quindi non tutti i pesci di mare sono pesci liberi (cioè non allevati).
Certo, ma questa distinzione, a livello di lingua comune, si effettua solo quando vi è la possibilità di equivoco o per motivi promozionali.

Se voglio incoraggiare, in una pescheria, la vendita di pesce allevato, specificherò pesce allevato in mare, dove quell'in mare serve a richiamare l'idea del pesce pescato... È difficile invece trovare la specificazione allevato in vasca, in questo caso si preferisce parlare semplicemente di pesce allevato.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

bubu7 ha scritto:Certo, ma questa distinzione, a livello di lingua comune, si effettua solo quando vi è la possibilità di equivoco o per motivi promozionali.
Nella lingua comune e «promozionale» è cosí. Benché non sia un ittiologo, immagino che questa distinzione sia necessaria nei testi specialistici, no? Ché d’un testo specialistico, a quanto pare, stiamo parlando.

Nell’intervento iniziale, rossosolodisera dice: «l'autore us[a] la definizione pesce selvatico, ad indicare pesce pescato da libero, e non allevato». Fermo restando che, è vero, in pescheria la distinzione è fra pesce pescato/d’allevamento, io non escluderei l’utilità di pesce in libertà, nel nostro contesto, anche perché si parla, da quel che ho capito, del pesce come animale (destinato all’alimentazione) e non come alimento già nel piatto, cioè già fuor d’acqua.

C’è da dire anche che pesce selvatico è una traduzione già sancita dall’uso istituzionale, come certifica lo IATE, citato sopra. E l’aggettivo selvatico, come ho detto su, non fa riferimento all’habitat dell’animale. Tuttavia... non posso negare che pesce selvatico mi suoni strano. Pare quasi una traduzione pedissequa di wild fish.
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

bubu7 ha scritto:La contrapposizione normale è tra pesce pescato e allevato (non si pesca il pesce di allevamento!).
Nelle valli e in pianura è pieno di "pesca sportiva" in cui nella vasca vengono allevate appositamente trote o a volte altri pesci. Finché stanno a bagno, sono pesci allevati, quando li ho nella borsa e li porto a casa, sono pesci pescati.
bubu7 ha scritto: Sebbene meno precisamente si contrappone pure il pesce di mare al pesce allevato (quando non ci si trova di fronte a un'evidente contraddizione; ad esempio, nel caso di pesce di acqua dolce).
Ormai la gran parte del pesce di mare pregiato è allevato in acqua marina; trovare un'orata selvaggia è difficilissimo, sul mercato; quando si trov, si riconosce perché costa molto di più di quelle "normali" (allevate), che infatti ormai sono acquistabili senza pensarci su troppo.

Credo che l'introduzione della distinzione, a livello gastronomico, derivi proprio da questo: se un ristorante serve "vero" pesce, cioè che ha pasturato liberamente in mare seguendo un ciclo biologico naturale, ci tiene a distinguersi da chi serve pesce di mare allevato a temperature costanti e pasturato a mangimi secchi e con additivi chimici.
Ultima modifica di domna charola in data lun, 10 mar 2014 12:40, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Ferdinand Bardamu ha scritto: Benché non sia un ittiologo, immagino che questa distinzione sia necessaria nei testi specialistici, no?
Da una ricerca con Google Libri sembrerebbe che la contrapposizione sia quasi sempre tra pescato e allevato; vi sono discrete attestazioni di pesce selvatico ma non risulta presente in maniera significativa pesce in libertà.

Anche a me suona strano pesce selvatico che però mi sembra un'estensione lecita di uno dei significati moderni di selvatico (si veda il mio intervento sopra).

Non avrei niente in contrario ad accettare pesce in libertà ma, attualmente, non mi sembra che la locuzione abbia un qualche consenso nei parlanti se non in senso figurato riferito a persona.
domna charola ha scritto:
bubu7 ha scritto:La contrapposizione normale è tra pesce pescato e allevato (non si pesca il pesce di allevamento!).
Nelle valli e in pianura è pieno di "pesca sportiva" in cui nella vasca vengono allevate appositamente trote o a volte altri pesci. Finché stanno a bagno, sono pesci allevati, quando li ho nella borsa e li porto a casa, sono pesci pescati.
Nel mio esempio pesce pescato è una polirematica mentre nel suo no. :wink:

Nel caso di una trota nella borsa si dovrà chiedere se è di allevamento o selvatica (selvaggia mi sembrerebbe eccessivo ché implicherebbe una certa aggressività della preda...).
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

bubu7 ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto: Benché non sia un ittiologo, immagino che questa distinzione sia necessaria nei testi specialistici, no?
Da una ricerca con Google Libri sembrerebbe...
La mia citazione si riferiva però alla distinzione pesce di mare/pesce allevato, che, probabilmente, in un testo specialistico non è precisa. (Ma, appunto, un ittiologo non sono...)

Ciò detto, sono d’accordo con lei. Considerando che pesce selvatico è la traduzione ufficiale fornita dall’EFSA (European Food Safety Authority, Autorità europea per la sicurezza alimentare), direi che la contrapposizione, per quanto riguarda l’animale destinato all’alimentazione (e non la categoria merceologica, per cosí dire), è effettivamente pesce selvatico/pesce d’allevamento.
rossosolodisera
Interventi: 198
Iscritto in data: lun, 30 dic 2013 17:30

Intervento di rossosolodisera »

Ferdinand Bardamu ha scritto:In questo sito di traduttori si traduce wild fish food con pesce selvatico. Selvatico, riferito a un animale, significa «che vive in libertà», e si contrappone a domestico o addomesticato. Non ci sono quindi riferimenti all’habitat dell’animale.
Non controllo perché non ho difficolta a crederci. Tuttavia opere di questo tipo vanno consultate con più scetticismo e spirito critico del solito, perché non si sa quale sia la lingua prima, non si sa chi sia il traduttore madrelingua (italiano o inglese? ) . Inoltre l'inglese è lingua di altro ceppo: anche se spesso wild si traduce con selvaggio si può osservare (vedasi ad esempio qui) la base etimologica ( princìpio che non a tutti piace ), che richiama a ciò che è incivile , senza regole: in tal senso per loro può andare bene anche riferito alla tundra, al deserto, al circolo polare artico o perfino ai bassifondi di una città ingovernabile. Per noi l'elemento semantico resta ancora la selva, ancorché con tutte le connessioni e i traslati che si voglia. Resto sempre, pertanto, del parere, e lo ribadirò sempre, che il vocabolario vada preso in modo molto critico.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Dati gli sviluppi della discussione, mi sembra di capire che pesce selvatico è (forse) un calco dell’inglese wild, e suona strano a molti, me compreso. Selvatico è un aggettivo che attribuirei a un gatto, un cervo, un pappagallo, non a un pesce, che non può esser reso domestico, cioè addomesticato. Allora la distinzione fatta da Freelancer fra pesce allevato e pesce in libertà mi sembra non solo piú naturale ma anche piú precisa.
condivido . Anche se mi piacerebbe trovare un termine ancora più elegante, e prima di ciò accetto la fatica di ricorrere a perifrasi.
PersOnLine ha scritto:Pesce selvatico suona strano anche a me, però mi chiedo: c'è un buon motivo per rifiutarlo dal momento che selvatico viene attribuito anche ai vegetali?
Beh, la differenza è che i vegetali di terra crescono spontanei più in mezzo ai boschi che nei rari pertugi di terra delle città, cosa che per i pesci è improbabile (salvo qualche corso d'acqua o laghetto sito in mezzo a una selva) . Ma c'è di più. Tanto per i vegetali che per gli animali infatti, selvatico identifica per lo più la specie (intesa come esistente in natura, e non quindi innestata, selezionata, manipolata, incrociata o ibridata dall'uomo) . Non certo la spontaneità o lo stato brado degli esemplari a cui ci si riferisce: infatti specie come il finocchio selvatico e la rosa selvatica si chiamano così anche quando sono coltivate, e le anatre selvatiche o i cinghiali, anche quando allevati rimangono specie selvatiche. Analogamente un gatto nostrano (ma vale per qualunque altro animale "da cortile" ) che viva nel bosco del Mottarone , un pò distante della città, resta sempre un esemplare di gatto domestico, anche se non si fa avvicinare dall'uomo.
Certo che mi rendo conto , con questo filone , di avervi trasmesso la mia pulce nell'orecchio .
Freelancer ha scritto:Ma, ci ricorda Bruno Migliorini a proposito della parola impiegato che i puristi come Fanfani e Arlia volevano mandare in soffitta perché foggiato sul francese employé, sostituendolo col vocabolo proprio della specifica funzione: Commesso, Scrivano, Segretario, Giudice, la lingua ha bisogno di un termine generico che possa comprendere tutti i tipi di impiegati, e non si risponde alle sue necessità con un'opposizione ostinata.
la seguo poco in quanto ignaro del dibattito e di chi siano queste persone. Personalmente da diversi anni uso il termine impiegato per indicare chi lavora con rapporto di impiego, ovvero chi ha un datore di lavoro e uno stipendio relativamente fisso : infatti secondo il codice del lavoro il significato è proprio questo, anche se si trattasse di un anestesista o del capo della Polizia : non c'entra con lo stare dietro ad una scrivania. Poi se è utile chiamo i mestieri col loro nome (medico, avvocato dello stato, controllore, ecc) .
In contrapposizione l'imprenditore, che sembra un termine grandioso ma in realtà il significato di base indica semplicemente chi lavora in proprio .
Freelancer ha scritto:P.S. Mi devo scusare con rossosolodisera[/i].
Per così poco ? Non si preoccupi: succede a tutti. Soprattutto quando si legge molto in rete .
Avatara utente
Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Su un gruppo Facebook era nata una discussione simile. Un utente commentò che «n molte pescherie e ristoranti si specifica "pesce di cattura"».
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Amazon [Bot], Google [Bot] e 3 ospiti