Kiwi

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Scilens
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Intervento di Scilens »

Carnby ha scritto:Il doppio senso nel suo intervento è voluto o no? :lol:
:oops:
E' stata un'ingenuità, non c'ho pensato e comunque non avrei potuto chiamarlo volatile... o forse avrei potuto, giacché anche lo struzzo è un volatile e neanche quello vola...:?:
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

L'atterige non è (tetrapiloctomicamente) un «volatile» perché non vola proprio: le sue ali sono vestigiali. Inoltre non è affatto peloso: sono le sue penne, strette e ispide, a dare l'impressione che sia irsuto come un orsacchiotto.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Grazie, gentile Carnby, non lo sapevo.
Deduco che il pipistrello può esser definito volatile pur non essendo un uccello (questa volta non ci veda doppi sensi :))
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Scilens ha scritto:Deduco che il pipistrello può esser definito volatile pur non essendo un uccello
A rigore i chirotteri (pipistrelli e affini) sono volatili, mentre dermotteri, petauri, topi e scoiattoli volanti non possono essere definiti volatili perché incapaci di compiere un volo battuto (possono solo planare grazie a un patagio tra gli arti).
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Interessante: neppure le galline possono essere definite volatili, a rigore.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Luca86 ha scritto:Anche il napoletano, che io sappia, si comporta così con le parole straniere: pullman → /pul'man/, cameraman → /camera'man/, internet → /inter'nEt/, eccetera eccetera.
Esatto e, ora che ci penso, in dialetto calabrese pronuncio anche /ka'ki/ :) Piccola nota, in italiano preferisco usare caco al singolare, anche se d'uso popolare.
Cembalaro
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Intervento di Cembalaro »

Luca86 ha scritto:
fiorentino90 ha scritto:...bevi si dice /m'bivi/.
Anche nel mio dialetto, il salentino settentrionale: (tui) mbivi/mbivi (tui), rispettivamente indicativo presente e imperativo del verbo mbèviri ‘bere’.
fiorentino90 ha scritto:Forse, è perché una parola straniera e i calabresi genuini tendono (credo) a leggere le parole straniere con l'accento sull'ultima sillaba.
Anche il napoletano, che io sappia, si comporta così con le parole straniere: pullman → /pul'man/, cameraman → /camera'man/, internet → /inter'nEt/, eccetera eccetera.
Solo con le parole con esito in consonante, per effetto della schwa; quindi in realtà l'accento è sulla penultima: pur'manne (l'ultimo simbolo -e- dovrebbe essere rovesciato a indicare la schwa, ma non so come si faccia).
Kiwi viceversa è pronunciato parossitono.
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Infarinato
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[FT] «Scevà»

Intervento di Infarinato »

Cembalaro ha scritto:…l'ultimo simbolo -e- dovrebbe essere rovesciato a indicare la schwa, ma non so come si faccia…
Cosí: ə. :D (Ovviamente, dipende dal sistema operativo che usa, ma alla peggio dovrebbe avere almeno accesso a una qualche «mappa/visore caratteri»; altrimenti, può sempre ricorrere alla relativa «entità HTML» decimale: ə.)

In ogni caso, in italiano, per il nome della lettera meglio l’adattamento scevà (Leopardi docet). ;)
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Scilens ha scritto:Interessante: neppure le galline possono essere definite volatili, a rigore.
Qualche breve volo battuto in verità lo fanno; gli uccelli possono essere considerati tutti volatili in quanto hanno le strutture adatte per il volo battuto anche se in alcuni casi le ali sono ridotte a vestigie per l'adattamento alla vita terrestre (per esempio nei cosiddetti «uccelli corridori» o «ratiti» come lo struzzo, il nandù, il casuario, l'emù, l'atterige o kiwi ecc.).
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Luca86
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Intervento di Luca86 »

Cembalaro ha scritto:...quindi in realtà l'accento è sulla penultima: pur'manne...
Sicché – se ho afferrato – internet e computer, per es., in napoletano si pronunciano internèttə e compiutèrrə?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Luca86 ha scritto:Sicché – se ho afferrato – internet e computer, per es., in napoletano si pronunciano internèttə e compiutèrrə?
Perdonatemi il fuori tema (parziale), ma mi viene in mente questo. :D
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Carnby
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Re: [FT] «Scevà»

Intervento di Carnby »

Infarinato ha scritto:In ogni caso, in italiano, per il nome della lettera meglio l’adattamento scevà
E per i raffinatoni indoeuropeisti, šva (Szemerényi docet). :)
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Luca86 ha scritto:
Cembalaro ha scritto:...quindi in realtà l'accento è sulla penultima: pur'manne...
Sicché – se ho afferrato – internet e computer, per es., in napoletano si pronunciano internèttə e compiutèrrə?
Non saprei, ma di sicuro Juventus e Autobus. Nel mio dialetto, invece, aggiungo una i che assomiglia alla a di orange.
nicodeb
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Intervento di nicodeb »

Buonasera!

Scusate se riesumo questo filone vecchio di quattro anni, ma mi sono recentemente imbattuto in un nome alternativo per il kiwi, ovvero "melonetta", dall'inglese melonette. È interessante notare come il termine melonetta sia anteriore al nome attuale; infatti, il primo esportatore di kiwi in Europa aveva inizialmente scelto il nome melonette per poi decidere di soprannominarlo in onore del volatile simbolo della Nuova Zelanda, da cui i frutti provenivano, a causa del fatto che il commercio di meloni all'epoca comportava dazî molto alti. Immagino che il nome melonetta si riferisse alla somiglianza tra la pianta del kiwi e quella del melone.

Inoltre, ho scoperto che in lingua lombarda (non saprei dire in quale dialetto) il kiwi viene chiamato peròdegh (pronunciato /pe'rɔdek/); tuttavia non saprei derivarne l'etimologia.

Aggiungo anche che, a quanto pare, il kiwi veniva chiamato dai neozelandesi uvaspina cinese prima di diventare melonette e poi kiwifruit.
domna charola
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Intervento di domna charola »

https://lmo.wikipedia.org/wiki/Per%C3%B2degh

È comunque un forestierismo. :D
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