Cruscate per iPhone e compagnia bella.

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Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Jonathan
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Iscritto in data: sab, 10 ott 2009 22:43
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Cruscate per iPhone e compagnia bella.

Intervento di Jonathan »

Oggi ho scaricato sul mio telefonino un'applicazione sulla lingua italiana chiamata Come cavolo si dice?, sviluppata da un certo Giacomo Balli; i lemmi che cominciano per 'a' si possono leggere gratuitamente, mentre l'accesso completo costa poco meno di due euro. L'applicazione è molto spartana e piuttosto lenta, ma, per quel che ho visto, non mi par fatta malaccio.

Qualche problema sorge però alla voce aziendalese: la lingua dei meeting, dove l'autore definisce il mondo aziendale «[...] una fucina di termini d'origine inglese, alcuni insostituibili, altri davvero inutili.» Tra i forestierismi sacrosanti e intoccabili mette (ne riporto solo alcuni) marketing, look, briefing, buyer e brand; tra quelli inutili teamleader, feedback, seller, mission e vision. Le motivazioni portate a sostegno di questi suoi giudizi sono piuttosto arbitrarie; alcune quasi ridicole, altre condivisibili: «Il manager avrà sempre un look da manager. Traduzione: un aspetto da dirigente. Si capisce a occhio nudo che non regge: aspetto [...] è parola astratta e porta con sé un tono di esteriorità: è ciò che gli altri vedono. Look, invece, avvicina maggiormente all'idea che l'aspetto è un modo di comunicare: è ciò che tu vuoi far vedere.»; e ancora: «Tra gli ultimi strilli della moda aziendalese troviamo la mission, per contornare di un alone epico il semplice concetto di obiettivo e la vision che in italiano, se vogliamo mantenere i piedi sulla terra, si dice punto di vista

Questa piccola e imperfetta opera sarà probabilmente scaricata da qualche migliaia di persone, convinte d'aver trovato una comoda e forse affidabile soluzione ai tanti dubbi quotidiani riguardo all'uso della lingua italiana.

Un'applicazione del genere [magari consultabile fuori linea] potrebbe essere realizzata anche, ma con ben altri risultati, dagli utenti piú preparati di Cruscate e offerta, gratuitamente o per una cifra ragionevole, ai tantissimi studenti e curiosi della lingua che non conoscono questo fòro o che preferiscono (per pigrizia, ahimè, ma pure per praticità) avere a disposizione una risorsa che non richieda la connessione in rete. Pensate a quanti ascolterebbero i vostri autorevoli (e amorevoli) consigli. Che ne dite, è una cosa fattibile o sogno? :)

Un caro saluto. :D
Ultima modifica di Jonathan in data lun, 26 nov 2012 16:42, modificato 3 volte in totale.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5078
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Io dico magari. :)

Comunque: buyer è intoccabile? Allora è intoccabile anche glass in «un glass di…»? Brand, briefing, look sono intoccabili? Chissà come facevamo prima d’avere quest’indispensabili forestierismi! Ci dovevamo accontentare di marchio, riunione informativa, aspetto/stile/immagine. Per marketing, poi, ci sarebbe mercatistica, ma se uno pensa che buyer sia insostituibile, come si può convincerlo a adottare un traducente italiano meno comune?

Ah, a proposito: «il manager avrà sempre un look da manager» in italiano sarebbe «il dirigente avrà sempre un’immagine (o stile) da dirigente». Se si sceglie la parola sbagliata, vien naturale considerare un anglicismo intraducibile.
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Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Io credo che questo Giacomo Balli abbia copiato paro paro la voce "aziendalese" dalla versione di Si dice o non si dice? presente in rete (e non solo quella: cfr. anche abbrutire, abbruttire nel riquadro "Istantanee"). Caro sig. Balli, se lei ha chiesto e ottenuto l'autorizzazione dall'editore bene (ma allora sarebbe carino citarlo e, perché no, ringraziarlo, non trova?), altrimenti potrebbe incorrere in qualche problemuccio per violazione di opere d'ingegno altrui.

Detto ciò, la lettura della voce "Aziendalese: la lingua dei meeting" mi ha gettato in uno stato di profondo sconforto.
Non so che cosa ne pensiate voi, ma credo che l'aggiornamento e l'ampliamento della meritoria opera di Aldo Gabrielli ne abbia anche tradito la memoria. Mai e poi mai Gabrielli avrebbe mostrato l'indulgenza (per non dire la rassegnazione) che possiamo cogliere in frasi come:
  • «Inutile cercare il corrispondente in italiano [di marketing, NdZ]: non c’è.»
    «Il manager avrà sempre un look da manager. Traduzione: un aspetto da dirigente. Si capisce a occhio nudo che non regge.»
    «Ci sono poi, apparentemente inutili ma ormai inestirpabili, tipi di vocaboli come convention per congresso, location per luogo, ambiente; termine quest’ultimo, insostituibile, quando si parla di riprese cinematografiche o televisive, per indicare i luoghi e gli ambienti (esterni e interni) che non vengono costruiti scenograficamente in studio ma sono individuati nella realtà (un viale, una villa, un salone, una collina o altro) e sfruttati per ambientarvi una scena.»
...e non proseguo per brevità e per umana pietà (ma se volete farvi del male ripeto il collegamento).
Mai e poi mai (ripeto anche questo) Gabrielli avrebbe alzato tutte queste bandiere bianche (o a stars and stripes :)) come ha fatto chi ha proseguito la sua opera. Povero Gabrielli, quanto ti sarai rivoltato in quella tomba!

P.S.: sulla pagina d'entrata di Si dice o non si dice? si legge:

Codice: Seleziona tutto

Nuova edizione a cura di Paolo Pivetti.
Con la collaborazione di Grazia Gabrielli.
Per la cronaca, sono i genitori delle sorelle Irene e Veronica Pivetti (e sì, Grazia Gabrielli è la figlia di Aldo Gabrielli).
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Animo Grato
Interventi: 1384
Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

Zabob ha scritto:[Paolo Pivetti e Grazia Gabrielli,] per la cronaca, sono i genitori delle sorelle Irene e Veronica Pivetti (e sì, Grazia Gabrielli è la figlia di Aldo Gabrielli).
Rade volte risurge per li rami
l’umana probitate; e questo vole
quei che la dà, perché da lui si chiami.
:roll:

Non mi pronuncio sulla presunta ineluttabilità dei forestierismi condonati dal signor Balli, perché aggiungerei solo altre parole di sconforto a quelle che già sono state scritte, e soprattutto perché non mi regge l'animo di cliccare sul collegamento sadicamente riportato ( :wink: ) da Zabob.

L'idea di avvicinare Cruscate a un pubblico più vasto, grazie ad un'applicazione, mi sembra ottima, ma purtroppo non posso offrire altro che il mio sostegno morale, perché dal punto di vista informatico sono una vera capra! :oops:
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Avatara utente
Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Animo Grato ha scritto:Non mi pronuncio sulla presunta ineluttabilità dei forestierismi condonati dal signor Balli
No Animo Grato, non il sig. Balli: egli non ha condonato né condannato alcunché, essendosi limitato a prelevare le pagine in rete di Si dice o non si dice? (che presumo non differiscano dall'ultima edizione cartacea, che riporta ancora in copertina il nome di Aldo Gabrielli) per farne (secondo me senza chiedere il permesso) un'edizione per iPhone e similari.
L'autore (o gli autori) di tali aggiunte all'opera di Gabrielli (che personalmente possiedo in ediz. Mondadori 1969 e che mi guarderei bene dal sostituire con una versione riveduta e aggiornata) sono la figlia e il genero; il quale ultimo è regista (il che spiega la diligenza con cui definisce che cos'è una location), ma non mi risulta sia un linguista. A ciascuno il suo mestiere!
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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