«Grooming»
Moderatore: Cruscanti
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Siamo nella solita situazione: abbiamo già uno o più termini o locuzioni italiane, ma per qualche oscura (?) ragione ci sembrano inadeguati, non "fini", non "alla moda", poco attraenti. Perché usare una parola italiana quando gli anglofoni ne adoperano un'altra? Per non voler apparire "provinciali" otteniamo proprio questo risultato.
Sciovinismo, ma alla rovescia.
Sciovinismo, ma alla rovescia.
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Sì ma sarebbe molto più produttivo e appagante cercare sostituenti per un anglicismo che indica una cosa che prima non c'era (e quindi nemmeno il nome, es. lo scanner).
Invece, in casi come questo, stiamo qui a "recuperare" una parola italiana che già c'era (la chiami strigliatura, governo del cavallo, governo della mano... come vede non c'è che l'imbarazzo della scelta) muovendoci «in direzione ostinata e contraria» rispetto alla pressione esercitata dall'anglicismo di turno.
Invece, in casi come questo, stiamo qui a "recuperare" una parola italiana che già c'era (la chiami strigliatura, governo del cavallo, governo della mano... come vede non c'è che l'imbarazzo della scelta) muovendoci «in direzione ostinata e contraria» rispetto alla pressione esercitata dall'anglicismo di turno.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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ARTIERE E GOVERNO DELLA MANO
Direi di sí. Se dovessi compilare una lista io aggiungerei tra parentesi “ ippica e equitazione”. E con questo auguro buon proseguimento a lei, Ozioso, e agli altri amici del foro, perché mi potrebbe essere difficile intervenire ancora con questa frequenza.Ozioso ha scritto:In definitiva, groom: artiere [ippico] e grooming: governo della mano?
Uri Burton
Gentile Uri, anche se non ho il piacere di conoscerla personalmente e sono nuovo di questo fòro, oltre a ringraziarla per il prezioso e competente contributo, le auguro di rimettersi al più presto.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Gentilissimo Uri, La ringrazio davvero di cuore per le delucidazioni di cui cj ha provvisti e per l'impegno che cj ha concesso malgrado le Sue condizioni. Le auguro nuovamente di rimettersi al piú presto e La ringrazio ancora, nella speranza di potermi ancora intrattenere con Lei a breve.
Non pigra quies.
- Ferdinand Bardamu
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Segnalo che la Crusca ha suggerito un traducente per grooming, nell’accezione di ‹adescamento di minori in rete›. La parola italiana proposta è proprio adescamento.
Adottiamo i forestierismi perché sono "specifici" (banalmente, chiamiamo il mouse così perché non è mica un topo, mentre in altre lingue non si pongono il problema), poi usiamo grooming per indicare almeno quattro cose distinte:
1) lo spulciamento reciproco fra animali;
2) il governo del cavallo (significato sviscerato qui, praticamente ignorato dall'articolo della Crusca, forse perché settoriale – ippica e affini);
3) 'cura della persona, dell'abbigliamento, della forma fisica' (questa mi è nuova);
4) adescamento di minori.
Notare che in inglese abbiamo sempre un termine che precede grooming e ne circoscrive e specifica l'àmbito d'uso, mentre in italiano facciamo a metà: social-, horse-, personal- e child- grooming rispettivamente per i quattro significati.
Nota a margine:
Mi ricorda quell'attacco "codadipagliesco" di una recensione del film Noah che ho citato altrove: «Non è per fare gli autarchici a oltranza o difendere l’italico idioma». Insomma smettiamola di fare resistenza e lasciamoci travolgere...
* ho l'impressione che il termine "purista" sia regolarmente tirato in ballo solo per attribuirgli una connotazione deteriore e direi quasi naïf
1) lo spulciamento reciproco fra animali;
2) il governo del cavallo (significato sviscerato qui, praticamente ignorato dall'articolo della Crusca, forse perché settoriale – ippica e affini);
3) 'cura della persona, dell'abbigliamento, della forma fisica' (questa mi è nuova);
4) adescamento di minori.
Notare che in inglese abbiamo sempre un termine che precede grooming e ne circoscrive e specifica l'àmbito d'uso, mentre in italiano facciamo a metà: social-, horse-, personal- e child- grooming rispettivamente per i quattro significati.
Nota a margine:
Mi sarebbe garbato «non significa solo adottare ecc. ma costituisce anche ecc.»; cioè, ragazzi, se non lo difendete voi 'sto cavolo d'italiano chi lo deve fare? Scritta così, la frase pare sottintendere che difendere la lingua italiana «contro il suo progressivo "imbarbarimento"» sia un riprovevole esercizio masturbatorio per parrucconi retrivi e un po' sfigati.L'Accademia della Crusca ha scritto:Proporre per le voci appena viste (e non sono certo solo queste) un traducente italiano, quanto meno da affiancare alle forme inglesi, non significa adottare un atteggiamento puristico* in difesa della lingua contro il suo progressivo "imbarbarimento", ma costituisce piuttosto una scelta responsabile.
Mi ricorda quell'attacco "codadipagliesco" di una recensione del film Noah che ho citato altrove: «Non è per fare gli autarchici a oltranza o difendere l’italico idioma». Insomma smettiamola di fare resistenza e lasciamoci travolgere...
* ho l'impressione che il termine "purista" sia regolarmente tirato in ballo solo per attribuirgli una connotazione deteriore e direi quasi naïf
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
- Animo Grato
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Troppa grazia, sant'Antonio!Ferdinand Bardamu ha scritto:Segnalo che la Crusca ha suggerito un traducente per grooming.

Ovviamente sottoscrivo col sangue tutto ciò che Zabob ha scritto nella sua nota a margine.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
La frase nel complesso è mal formulata. Il senso è che la "scelta responsabile" deve attuarla il parlante, a ragion veduta (non si capisce quale sia la "ragion" se escludiamo la difesa della lingua, ma vabbè): noi ti suggeriamo dei traducenti, poi decidi un po' tu (responsabilmente) come ti vuoi esprimere.
Ma, se si sfronda la frase, si ottiene: «Proporre un traducente italiano costituisce una scelta responsabile». Chissà, forse è proprio quello che intendeva la redazione.
Ma su questa benedetta "scelta responsabile" mi sa che apro un filone apposta.
Ma, se si sfronda la frase, si ottiene: «Proporre un traducente italiano costituisce una scelta responsabile». Chissà, forse è proprio quello che intendeva la redazione.
Ma su questa benedetta "scelta responsabile" mi sa che apro un filone apposta.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Propongo "blandizie", che per l'etimologia si adatta bene ai significati etologici (penso al gatto quando impasta) e all'adescamento.
Non so se lo stalliere sia proprio l'equivalente del groom, ho la sensazione che quest'ultimo si occupi del benessere dei cavalli più che delle sole faccende di scuderia.
Quanto alla cura della persona non mi è ancora capitato di sentirlo, ma se per cure s'intende il coccolarsi, allora blandire potrebbe andare bene.
Non so se lo stalliere sia proprio l'equivalente del groom, ho la sensazione che quest'ultimo si occupi del benessere dei cavalli più che delle sole faccende di scuderia.
Quanto alla cura della persona non mi è ancora capitato di sentirlo, ma se per cure s'intende il coccolarsi, allora blandire potrebbe andare bene.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Pare che grooming sia diventato sinonimo (anche) di «cura del corpo e dell’aspetto maschile». Se provate a sgugolare «prodotti di grooming», meglio se tra virgolette, troverete molti risultati riguardanti rasoi, dopobarba, schiume da barba, ecc. Credo che prodotti da toeletta (maschile mi sembra non strettamente necessario) sia il traducente migliore.
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