Discussione sui traducenti di forestierismi

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

fabbe
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Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

Federico ha scritto:Aggiungo anche tempismo per timing: generalmente si parla di tempismo riferendosi a una persona, ma perché non usarlo anche per le cose? Se non ricordo male l'ho incontrato in questo senso in un giornale, recentemente – e mi sono piacevolmente stupito di non aver trovato timing –. Se invece non c'è nessun giudizio, di può dire semplicemente tempistica, mi pare.
Sono d'accordo.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Tempistica è ottimo, ed è registrato nel senso di timing.

Torno brevemente sul verbo to lurk, per il quale abbiamo proposto guatare e aleggiare. Mi rendo conto di scrivere spesso, nelle mie èlle o in chiàstiera ;), occhieggiare, che non mi sembra del tutto disacconcio:
Il Battaglia ha scritto:Occhieggiare 2. Osservare qualcosa con occhiate brevi e insistenti che denotano per lo piú attenzione, curiosità, interesse. – Anche: guardare rapidamente, di sfuggita; spiare. [Seguono gli esempi.] – Assol.
Che ne dite? :D
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arianna
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Intervento di arianna »

Occhieggiare è forse piú adatto per esprimere qualcuno che osserva con curiosità o di sfuggita.
Aleggiare, che personalmente trovo stupendo, mi sembra sia piú indicato per esprimere, per esempio, l'aleggiare d'un qualcosa (non mi vengono esempi sul momento ma ottimo è l'esempio riportato nel De Mauro: nella stanza aleggiava un sentore di chiuso).
AMMA.
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________

Arianna
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sí, è vero, ma occhieggiare ha in sé anche il senso di «mostrarsi fugacemente, apparire qua e là», come quando, in un forum come il nostro, si vede apparire e sparire, in fondo alla pagina, il nome d’un utente. :)
Bue
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l'occhieggiante buco nero

Intervento di Bue »

Beh io nel libro che ho tradotto sul buco nero al centro della galassia mi sono trovato a dover tradurre diverse volte to lurk, ma non direi che per un buco nero tre milioni di volte più pesante del sole si possa dire che "aleggia" :wink: né che guata o tantomeno che "occhieggia", essendo buio e nero... Io ho usato vari traducenti tra cui "si cela", "si annida" o "[sta] acquattato" (per "lurking": il buco nero era sempre paragonato a un orrendo e gigantesco mostro divoratore)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Certo, Bue. Ma qui mi riferivo al senso informatico. ;)
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arianna
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Iscritto in data: lun, 06 dic 2004 15:08

Intervento di arianna »

Marco ha scritto
Sí, è vero, ma occhieggiare ha in sé anche il senso di «mostrarsi fugacemente, apparire qua e là», come quando, in un forum come il nostro, si vede apparire e sparire, in fondo alla pagina, il nome d’un utente.
Per questo dicevo che occhieggiare mi pare piú adatto ;-) soprattutto parlando dell'atteggiamento di qualcuno in un forum.
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________

Arianna
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Federico
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Intervento di Federico »

Be', mica bisogna per forza scegliere un termine unico: vanno tutti bene, uno in piú è solo meglio (e occhieggiare è ottimo).
Avatara utente
arianna
Interventi: 234
Iscritto in data: lun, 06 dic 2004 15:08

Intervento di arianna »

Certo che no, anzi è meglio tenere anche gli altri perché ognuno s'adatta meglio a un contesto, AMMA :wink:
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________

Arianna
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Federico
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Intervento di Federico »

Un termine che manca alla lista (e che pure mi sembrava di aver già segnalato) è blister: c'è modo di sostituirlo?
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Io sarei per la resa letterale, con bolla, che ha già significati tecnici e simili. Oppure púliga. :D
Avatara utente
Federico
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Località: Milano

Intervento di Federico »

Stavo pensando che per making of si potrebbe dire genesi: un po' troppo altisonante, forse, ma immagino che non guasti, dal punto di vista dei produttori di film...

Un altro problemuccio è merchandising. Il Treccani in linea lo definisce cosí:
Nel marketing, ogni attività promozionale sul punto di vendita, avente come obiettivo l'incremento diretto o indiretto degli acquisti da parte dei consumatori nel punto stesso.
ma non mi sembra questa la sua accezione piú comune. Cercando una definizione con Google si trova
La produzione di oggetti relativi ad un gruppo musicale, un film, una squadra di calcio, un evento, ecc. Di solito magliette, adesivi, cappelli, sciarpe, gadgets, giocattoli, ecc.
che mi sembra piú corretto. In pratica il merchandising è la produzione e vendita di tutta una serie di oggetti inutili correlati a un qualche evento che goda di una certa risonanza (concerti, film hollywoodiani e via dicendo), col vantaggio di prendere due piccioni con una fava, dove la fava è la necessaria campagna pubblicitaria martellante.

Tornando a blister, la traduzione letterale non mi sembra praticabile... ma per curiosità, è uno pseudoanglicismo?
fabbe
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Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

Traducenti validi.

Io per "making of" ho usato "produzione".

Per "merchandising" ho usato semplicemente "prodotti"
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Allora, per merchandising io proporrei mercataggio (francese marchandisage), per quanto riguarda il significato «ufficiale».

Per blister (pack), o s’adatta in blístero o s’aggiunge a bolla o a vescica, che già ne hanno molti, un ulteriore significato specialistico (vedere l’EuroDicAutom). Sarebbe un accorciamento di confezione (a) bolla.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Per merchandising avanzo (prodotti) promozionali.
Per blister, io sconsiglierei l'adattamento, perché se s'indulge troppo nell'adattare parole comunissime a entrambe le lingue, alla fine s'arriverà a dire sànno per sole o, che ne so, bredde per pane. Penso che l'adattamento sia consigliabile laddove la parola italiana non esiste punto (per esempio, il formidabile aisbergo).
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