Simpatetico/reminiscente

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Moderatore: Cruscanti

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Gondrano
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Simpatetico/reminiscente

Intervento di Gondrano »

Buonasera a tutti,
vi sarei grato se poteste aiutarmi a comprendere appieno il significato di due parole in cui mi sono imbattuto di recente, e se, gentilmente, poteste formulare qualche frase che le contenga.
Le due parole in questione sono "simpatetico" (quale preposizione utilizzare?) e "reminiscente", quest'ultima rinvenuta in un blog dove si afferma "La curcuma come spezia si presenta come una polvere finissima dal colore giallo brillante, dal particolare aroma leggermente piccante, vagamente reminiscente della terra e con una punta di amaro, comunque non ha un gusto molto forte ed invasivo".

Grazie.
Avatara utente
Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Il Treccani, alla voce simpatetico presenta un esempio in cui la preposizione adoperata è di.

Riguardo a reminiscente (assente sia nel Treccani sia nel Devoto-Oli), dato che significa "che fa ricordare", "che riecheggia" (come indicato nel Gradit), e che il sostantivo corrispondente vuole di (ho del suo viso solo una nebbiosa reminiscenza, esempio dal Devoto-Oli), penso che nell'esempio sia usato correttamente.

Mi chiedo anche però se reminiscente di possa essere un calco dell'inglese reminiscent of, che penso avrebbe una resa più idiomatica in che richiama alla mente: aroma leggermente piccante, che richiama vagamente la terra...
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Freelancer ha scritto: Mi chiedo anche però se reminiscente di possa essere un calco dell'inglese reminiscent of
D'istinto l'avrei considerato un participio e avrei detto "reminiscente la terra". Poi Google m'ha detto che almeno da due secoli viene composto soprattutto con "di".
Penso che si possa escludere un'influenza inglese.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Poi Google m'ha detto che almeno da due secoli viene composto soprattutto con "di".
Penso che si possa escludere un'influenza inglese.
Un paio d’esempi della reggenza con di in testi dell’Ottocento, presi da Google Libri:

Il Cavalcaselle nella Vita di Giovanni Bellini registra quest’opera come reminiscente dello stile del Boccaccino. (FONTE)

Quelle mira ciascuno, e allor concede
Sfogo maggiore al duol che lo contrista,
Reminiscente dell’innocua vita,
Che menava colà l’alma partita.
(FONTE)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Aggiungo la definizione del Battaglia (riporto sotto solo l’esempio di Moravia, l’unico a mostrare la reggenza, che qui c’interessa):

Reminiscènte, agg. Letter. Che suggerisce o determina il ricordo, alquanto vago e impreciso, di una realtà conosciuta in precedenza.

2. Che riecheggia un motivo artistico, un tema musicale.


Ecco l’esempio preannunciato, di Moravia:

Da Sassandra fino al confine con la Liberia è… tutto un seguito di spiagge assolutamente deserte, di intatta e pura bellezza tropicale, reminiscente di tutta una letteratura, da Melville a Stevenson.

Ora, sebbene questa parola sia da secoli nella nostra lingua, come ben la marca il Battaglia, è di pretto registro letterario, e inoltre assente da tutti i vocabolari (se non m’inganno). E come spesso avviene oggi tra chi non ha particolare dimestichezza con la lingua letteraria dei secoli passati, non credo che si tratti di conoscenza della parola e del costrutto, ma – e in questo sono con Freelancer – di calco dall’inglese reminiscent of, che in quella lingua è assai piú comune e usato anche nel parlato formale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
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Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

In effetti il Gradit retrodata reminiscente al 1953 facendo solo riferimento a "Viaggi" di Moravia. Sarà lo stesso esempio riportato da Marco? Mi sono a volte chiesto, quando dizionari diversi riportano lo stesso esempio, significa che i lessicografi non ne hanno trovato nessun altro? Si tratta quindi in questo caso di un hapax moraviano? O hanno semplicemente consultato le stesse banche dati?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Intervento di Marco1971 »

No, non è un hapax, reminiscente si trova già nel 1499 presso Francesco Colonna. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Intendevo: reminiscente di. Perché il Battaglia e il Gradit fanno riferimento allo stesso esempio di Moravia (se effettivamente è lo stesso), mi chiedevo. Spesso si leggono gli stessi esempi in dizionari diversi, non è così?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, ma nel 1499 si legge già: «Et di lei reminiscente…», e sopra Ferdinand ha riportato esempi ottocenteschi, quindi il Gradit non ha fatto il suo lavoro come si deve. :D

L’esempio di Moravia – ho appena verificato – è tratto da Lettere dal Sahara.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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