
Trapassato prossimo
Moderatore: Cruscanti
Mi son impallato. Oramai ho il timore che qualsiasi trapassato prossimo io usi sia sbagliato. Se alla domanda tizio non viene mai a lezione? rispondo con in verità, aveva iniziato a frequentare ma è da un po' che non si vede, faccio bene a scegliere il trapassato prossimo? Io non riuscirei a usare altro tempo verbale che non sia questo, eppure il momento di riferimento nel passato non è espresso né da un imperfetto né da un passato prossimo e neppure da un passato remoto.
Secondo me fa benissimo. Io penso che il momento rispetto al quale collocare nel passato l'azione espressa con «[Tizio] aveva iniziato» sia quello (sottinteso) in cui il soggetto smette di frequentare, e che coincide con quel «da un po'»:Ivan92 ha scritto:Se alla domanda tizio non viene mai a lezione? rispondo con in verità, aveva iniziato a frequentare ma è da un po' che non si vede, faccio bene a scegliere il trapassato prossimo?
«[Tizio] aveva iniziato a frequentare, ma [poi ha smesso, e ora] è da un po' che non si vede (ossia: da allora non si vede)».
Ultima modifica di Zabob in data gio, 20 nov 2014 23:55, modificato 2 volte in totale.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Vi ringrazio. Lei ha ragione, caro Scilens, ché questo mi risparmierebbe la fatica d'arrovellarmi —a volte inutilmente— e vivrei piú serenamente. Il fatto è che l'agire linguistico è tanto piú istintivo quanto piú ci si allontana da un italiano sintatticamente ineccepibile. Voglio dire, se devo esprimermi in un italiano regionale (il mio), ciò avverrà spontaneamente, mentre se devo parlare un italiano corretto (l'Italiano), ciò avverrà in un modo quasi coatto, giacché non siamo abituati a parlare Italiano ogni giorno. Capirà dunque che, se dovessi fare affidamento soltanto sulle mie intuizioni o percezioni linguistiche —io che non ho la fortuna d'abitare le sue zone—, ne verrebbe fuori una congerie di solecismi e di strafalcioni di chiaro stampo regionale. Se agissi istintivamente, direi senza problemi quella sera avevamo mangiato un piatto di pasta. 

E non è corretta questa frase?Ivan92 ha scritto:quella sera avevamo mangiato un piatto di pasta.

Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Ma certo che è corretta!
Potrebbe essere la risposta a "Avevate mangiato quella sera?"
Ogni frase priva di contesto può apparire più strana di quanto meriti e in fondo nessuno ha parlato di errori.
Però la Sua risposta mi fa suscitare il dubbio che con quella frase volesse dire qualcos'altro.
Potrebbe essere la risposta a "Avevate mangiato quella sera?"
Ogni frase priva di contesto può apparire più strana di quanto meriti e in fondo nessuno ha parlato di errori.
Però la Sua risposta mi fa suscitare il dubbio che con quella frase volesse dire qualcos'altro.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Ma una domanda come "Avevate mangiato quella sera?" non sorge dal nulla; fa necessariamente e implicitamente riferimento a un evento successivo, cui si era accennato nel corso della conversazione.Scilens ha scritto:Potrebbe essere la risposta a "Avevate mangiato quella sera?"
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
(da cancellare)
Ultima modifica di Scilens in data sab, 22 nov 2014 0:21, modificato 1 volta in totale.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Certo, manca tutta la situazione intorno, il come si arriva a quella frase, che però di per sé, non ha nulla fuori posto.Zabob ha scritto:Ma una domanda come "Avevate mangiato quella sera?" non sorge dal nulla;
A Ivan
Insomma non è diverso dal dire "L'altra sera 'avevamo passato' una bella serata"? In questo caso c'è da storcere il naso. Se è così, garantisco, non avevo capito nulla.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Da quando è stato aperto questo filone cerco di domandarmi, quando uso il trapassato prossimo, se lo adopero correttamente o se invece non lo impieghi in sostituzione di un altro tempo verbale.
Per es. stamattina ho avuto un dialogo di questo tipo:
«Quest'anno vado a Parigi a Capodanno.»
Mia risposta: «C'eri già stata l'anno scorso, se non sbaglio.»
Forse il passato prossimo o quello remoto sarebbero stati più indicati.
Per es. stamattina ho avuto un dialogo di questo tipo:
«Quest'anno vado a Parigi a Capodanno.»
Mia risposta: «C'eri già stata l'anno scorso, se non sbaglio.»
Forse il passato prossimo o quello remoto sarebbero stati più indicati.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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