«Spazzaturòmi»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

A me non pare eccessivo. Sui computieri francesi compaiono le scritte Ko, Mo e Go invece di Kb, Mb e Gb. E non sembra strano a nessuno...
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Per carità, tutto si può fare. L'unificazione internazionale delle unità di misura è imprescindibile, ma che cambi il nome non è un dramma, per quanto personalmente mi sembri (abbastanza) inopportuno.
Comunque, come dicevo a Bue, anche pensandola a questo modo si può fare uso di ottetto e binunità, mentre bitto è solo un adattamento e non provoca problemi di alcun tipo (anche il metro si chiama diversamente nei vari Paesi).
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ormai è troppo tardi, ma si sarebbero potute adattare anche le unità di misura: mille erzi, àmperi o ampèri, vatti, volta (perché dovevamo storpiare anche il nome di Volta? :evil:), giuli, niútoni, culommi (:mrgreen:), faradèi, tòrri (da Torricelli! :(), erghi, ecc.

Si poteva fare. Non s’è fatto.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ah, però: volta è almeno registrato. Il Battaglia riporta il Panzini:
Ora piú spesso volta, per rispetto all’italianità del nome.
Ma poi dice che la variante volta (rispetto a volt) è di epoca fascista... :( Siccome la parola volta non è incompatibile con le altre lingue (europee), non capisco perché è stata «codificata dal Congresso internazionale degli elettricisti (Parigi, 1881)». I francesi potevano dire /vol'ta/, i tedeschi /'fOlta/, gl’inglesi /'vQlt@/, tacendo di spagnoli e portoghesi, visto che la parola è perfettamente conforme alla loro fonotassi. Intermezzo-tristezza. :(
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1895
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:Ormai è troppo tardi, ma si sarebbero potute adattare anche le unità di misura: mille erzi, àmperi o ampèri, vatti, volta (perché dovevamo storpiare anche il nome di Volta? :evil:), giuli, niútoni, culommi (:mrgreen:), faradèi, tòrri (da Torricelli! :(), erghi, ecc.

Si poteva fare. Non s’è fatto.
Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Freelancer ha scritto:Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?
Non tutti… E poi Volta non è stato forse «storpiato»? Cioè: va bene storpiare i «nostri», ma non i «loro»? :shock:
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Marco1971 ha scritto:…Siccome la parola volta non è incompatibile con le altre lingue (europee), non capisco perché è stata «codificata dal Congresso internazionale degli elettricisti (Parigi, 1881)». I francesi potevano dire /vol'ta/, i tedeschi /'fOlta/, gl’inglesi /'vQlt@/, tacendo di spagnoli e portoghesi, visto che la parola è perfettamente conforme alla loro fonotassi.
In ogni caso, in ispagnolo volt si dice voltio (…e joule julio! :D).
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Non per insistere sempre sulle stesse cose, ma del micron ho il sospetto che nessuno si scandalizzi perche', al solito, grecizzare va bene e anglicizzare no.
Per compensare vorrei far notare che il femtometro (fm) si chiama anche "fermi" in onore di Enrico Fermi, senza alcuna storpiatura, ed e` usato cosi` anche dagli anglofoni.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Io sono del parere che sarebbe consigliabile lasciare immutate le unità di misura derivanti da nomi propri (ma che per esteso non si devono scrivere cólla maiuscola!), per cui watt, herz, newton, coulomb, ampère, joule, hertz, pascal, epperò allora si notino le anomalie farad(ay) e volt(a); mentre, per le altre, sono favorevole all'adattamento (come per chilo, ad esempio).
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Federico ha scritto:è quello che succede del resto col quasi antiscientifico caloria contrapposto a joule...
Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule. La si continua a usare solo in ambito alimentare, per questioni di abitudini dure a morire, non tanto (almeno credo) per questioni linguistiche. Siamo abituati a misurare l'apporto calorico (appunto) dei cibi in calorie, e non ci schiodiamo da questo anche se la comunita` internazionale ha deciso che l'unita` di misura dell'energia e` il joule, esattamente come fino a qualche decennio fa si misurava la potenza delle lampadine in candele e quella delle automobili in cavalli (cosa che si continua a fare), e come gli anglosassoni faticano a misurare la propria altezza in metri e centimetri e continuano ad andare avanti a piedi e pollici. Non credo sia questione di lingua. Per lo stesso motivo continuiamo a parlare ad esempio di trasmissioni via etere, quando da oltre un secolo la fisica ha dimostrato che l'etere non esiste: di nuovo, non credo che siano questioni linguistiche, come ad esempio non penso sia linguistico il motivo per cui in dialetto mantovano le lire per quasi un secolo e mezzo, fino all'introduzione dell'euro, si sono chiamate franc (franchi) e, quando ancora c'erano, i centesimi fènac (pfennig).
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Incarcato ha scritto: mentre, per le altre, sono favorevole all'adattamento (come per chilo, ad esempio).
Ergo, ergo :mrgreen: invece di erg? E la pressione misurata in barre? o bari?
fabbe
Interventi: 454
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

Freelancer ha scritto:
Marco1971 ha scritto:Ormai è troppo tardi, ma si sarebbero potute adattare anche le unità di misura: mille erzi, àmperi o ampèri, vatti, volta (perché dovevamo storpiare anche il nome di Volta? :evil:), giuli, niútoni, culommi (:mrgreen:), faradèi, tòrri (da Torricelli! :(), erghi, ecc.

Si poteva fare. Non s’è fatto.
Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?
Nell'ipotesi di Marco non si tratterebbe più di nomi, ma di parole nuove derivanti da nomi; sarebbero cioè un omaggio a coloro che hanno contribuito all'invenzione / applicazione di quelle scoperte.

Quindi niente a che vedere con storpiature o cose del genere.

In generale è meglio analizzare caso per caso e non pensare per categorie.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Giusto, Fabbe. :)

E oltre al voltio menzionato da Infarinato, gli spagnoli hanno anche hercio, amperio, ergio, culombio… Quasi quasi cambio lingua ! :D
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Bue ha scritto:Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule.
C'era un "quasi". Quello che sapevo è che l'unità di misura "caloria" ha un peccato originale nella sua nascita in un periodo in cui si pensava al calore come fluido.
Bue ha scritto:La si continua a usare solo in ambito alimentare, per questioni di abitudini dure a morire, non tanto (almeno credo) per questioni linguistiche.
Vero. Quello che intendevo dire è che "caloria" è uscito dall'uso tecnico come unità di misura (lo stesso vale per etere), e qui è sottoposto a regole diverse. Si può sperare che noi impareremo a usare il joule, ma non che venga meno il significato comune di "caloria" per "energia" (nutrizionale): epsressioni come "diminuire le calorie", "un cibo con poche calorie", "ipocalorico", "iperacalorico" e compagnia bella non potranno mai essere spodestati.
Si può invocare l'uniformità internazionale e il rispetto del nome di origine (anche se quest'ultimo punto è un po' tirato per i capelli) per le unità di misura, ma non per i loro usi traslati.
In conclusione, può essere contario all'abolizione (o anche solo all'adattamento) di "byte", ma questo non comporta necessariamente che debba opporsi completamente a "ottetto".
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5212
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Federico ha scritto:
Bue ha scritto:Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule.
C'era un "quasi". Quello che sapevo è che l'unità di misura "caloria" ha un peccato originale nella sua nascita in un periodo in cui si pensava al calore come fluido.
C’è anche da dire che nella scienza dell’alimentazione, e quindi nella lingua di tutt’i giorni, per caloria s’intende generalmente la chilocaloria
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: G. M. e 11 ospiti