«Laguna Seca»

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

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Ivan92
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«Laguna Seca»

Intervento di Ivan92 »

Qual è la pronuncia corretta d'uno degli storici circuiti del Motomondiale? Séca o sèca?
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Direi la prima, vista l'origine, come in italiano, dal latino sĭccus (e, inoltre, nello spagnolo non esistono le e aperte). ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Millermann ha scritto:… inoltre, nello spagnolo non esistono le e aperte…
In realtà esistono, ma non sono fonemi, bensì — se mal non mi appongo — tassofoni (si veda qui).
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Grazie! Dunque, la e spagnola è, in realtà, una vocale anteriore media [e̞], dotata (secondo alcuni studiosi) di due allofoni ([e], [ε]).
Perciò, in definitiva, la pronuncia davvero corretta dovrebbe essere [la'guna 'se̞ka] ;).

Oserei dire che suona in modo molto simile alla e delle mie parti (vocalismo a 5 vocali), che è (almeno secondo me) anch'essa relativamente media. :D
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
olaszinho
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Intervento di olaszinho »

Come hanno già sottolineato gli esperti, in spagnolo non esistono fonemi distinti per indicare il suono delle vocali e ed o aperte o chiuse, come nell'italiano standard, questo almeno secondo la maggioranza dei testi di fonetica spagnola. Sebbene le suddette vocali spagnole possano pronunciarsi leggermente più chiuse o aperte, a seconda dei casi, in nessuna varietà si arriverà a pronunciarle come nella parola italiana pésca (attività del pescare) o aperta come in pèsca (il frutto). La stessa cosa dicasi della vocale o, non si riscontra una differenza come in òtto (o aperta) o botte (o chiusa). Generalmente, l'apertura delle vocali spagnole è intermedia, come indicava Millermann. Per tanto la pronuncia della e di seca è una sorta di vocale intermedia fra é ed è, più simile alla pronuncia della nostra vocale aperta.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Millermann ha scritto:Grazie! Dunque, la e spagnola è, in realtà, una vocale anteriore media [e̞], dotata (secondo alcuni studiosi) di due allofoni ([e], [ε]).
A livello fonematico hanno una vocale sola, ma a livello fonetico ne hanno due [e], [ε].
La distinzione non supera il livello fonetico perché la distribuzione è prevedibile dal contesto fonetico. In alcuni contesti c'è la chiusa, in altri l'aperta. Non serve aprire un dizionario per capire se in una parola c'è [e] o [ε], basta sapere le regole.

In italiano non c'è regola che tenga: nella maggior parte dei contesti possono comparire sia l'aperta che la chiusa, e per sapere di quale si tratta bisogna consultare un dizionario.

C'è qualche restrizione sparsa, nel senso che in italiano c'è qualche contesto bloccante. Per esempio, mi pare che davanti a [rr] non compaia mai [e].

È diversa da quella dello spagnolo la situazione dell'italiano meridionale estremo, dove anche a livello fonetico c'è una sola vocale che oscilla casualmente in un intervallo d'apertura ampio.
A differenza dello spagnolo, non ci sono per il siciliano regole per capire dove va l'aperta e dove va la chiusa.
Millermann ha scritto:Perciò, in definitiva, la pronuncia davvero corretta dovrebbe essere [la'guna 'se̞ka] ;).
A livello fonematico può andare bene, se si decide di usare quel simbolo.
A livello fonetico bisogna guardare il contesto: è una sillaba chiusa non seguita da [r], quindi ci va [e].
olaszinho
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Intervento di olaszinho »

A voler essere precisi la corretta pronuncia dovrebbe essere [la'ɣuna] e non [la'guna]. :)
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

Ringrazio tutti gl'intervenuti. Mi fa veramente piacere che abbiate imbastito una discussione cosí interessante partendo da una richiesta di poco conto, ma a ma bastava sapere la pronuncia all'italiana. Dunque séca? :)
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ivan92 ha scritto:Dunque séca? :)
Sí, in conformità delle norme ortoepiche spagnole piú tradizionali e dell’etimo latino (che non vale [piú] per lo spagnolo, ma vale per l’italiano secco, chiaro esito dello stesso antecedente dello spagnolo seco).

È vero che la [e] spagnola è generalmente piú bassa della /e/ italiana, ma renderla con una /ɛ/ italiana (e magari rendere la [ɛ] di guerra, tierra con /e/ semplicemente perché piú alta della nostra /ɛ/) sarebbe una «contraddizione etimologica»… per l’italiano.

La «vera verità» sulla pronuncia spagnola, la trovate al §6.1.1.2 dello Handbook of Pronunciation del Canepàri, ma siamo ampiamente «fuori fòro».
Ivan92
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Intervento di Ivan92 »

La ringrazio, caro Infarinato. :)
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Dato che il posto si trova in un Paese anglofono, dobbiamo citare anche [lə'gu:nə 'seɪkə]. :)
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