Ausiliare di squillare
Moderatore: Cruscanti
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Ausiliare di squillare
Ho controllato che tanto essere quanto avere vanno bene come ausiliari di squillare. Quale sarebbe però "più corretto"? Dico Il telefono ha squillato. Qualcuno mi convincerà che l'altro ausiliare è migliore?
Grazie tante.
Brazilian dude
Grazie tante.
Brazilian dude
Tradizionalmente squillare prende l’ausiliare avere, come nei seguenti esempi letterari (grassetto mio):
CARO, A. Traduzione dell’Eneide, Libro 5:
Avea la tromba
squillato appena, che in un tempo i remi
si tuffâr tutti, e tutti i legni insieme
si spiccâr da le mosse.
PIRANDELLO, L., Candelora:
Tanto rumore s’è fatto per quel corridojo, tanta gente è passata, camerieri, cameriere, facchini; tutti o quasi tutti i forestieri sono usciti dalle loro stanze; tanti vi sono rientrati; tutti i campanelli hanno squillato, seguitano di tratto in tratto a squillare, e non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore, su e giù, da questo a quel piano, al pianterreno; chi va, chi viene; e quel signore non si sveglia ancora.
È quindi preferibile attenersi a quest’uso, benché oggi sia accettato anche essere.
CARO, A. Traduzione dell’Eneide, Libro 5:
Avea la tromba
squillato appena, che in un tempo i remi
si tuffâr tutti, e tutti i legni insieme
si spiccâr da le mosse.
PIRANDELLO, L., Candelora:
Tanto rumore s’è fatto per quel corridojo, tanta gente è passata, camerieri, cameriere, facchini; tutti o quasi tutti i forestieri sono usciti dalle loro stanze; tanti vi sono rientrati; tutti i campanelli hanno squillato, seguitano di tratto in tratto a squillare, e non cessa un momento il sordo ronzio dell'ascensore, su e giù, da questo a quel piano, al pianterreno; chi va, chi viene; e quel signore non si sveglia ancora.
È quindi preferibile attenersi a quest’uso, benché oggi sia accettato anche essere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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La campanella ha suonato è sicuramente giusto, ed esprime il mero fatto che la campanella ha emesso un suono. Però, come dice il Treccani alla voce corrispondente (2.c), quando il suono è usato per segnalare qualcosa, "è com. anche l’intr. (aus. essere), cui fa da soggetto ciò che viene segnalato o annunciato". In alcuni casi può quindi esserci qualche ambiguità: ad esempio la sveglia (l'oggetto concreto, con le lancette e tutto il resto, normalmente posato sul comodino) ha squillato, ma è squillata la sveglia ("sveglia" come "ora di svegliarsi").
Quindi, se con campanella intendiamo metaforicamente l'orario di inizio (o fine) delle lezioni, credo ammissibile l'uso dell'ausiliare essere.
Di passaggio, osservo che adoperare essere significa trattare suonare come verbo intransitivo inaccusativo, e che una caratteristica di questi verbi (controversa ma statisticamente rilevante) è di prediligere l'ordine col "soggetto dopo il verbo in costruzioni non marcate": perciò in quei casi in cui le viene spontaneo posporre la campanella con un tempo semplice, dovrebbe ragionevolmente poter usare essere in un tempo composto.
Quindi, se con campanella intendiamo metaforicamente l'orario di inizio (o fine) delle lezioni, credo ammissibile l'uso dell'ausiliare essere.
Di passaggio, osservo che adoperare essere significa trattare suonare come verbo intransitivo inaccusativo, e che una caratteristica di questi verbi (controversa ma statisticamente rilevante) è di prediligere l'ordine col "soggetto dopo il verbo in costruzioni non marcate": perciò in quei casi in cui le viene spontaneo posporre la campanella con un tempo semplice, dovrebbe ragionevolmente poter usare essere in un tempo composto.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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