Pronuncia di «inox» e altri forestierismi uscenti in «-x»

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Millermann
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Pronuncia di «inox» e altri forestierismi uscenti in «-x»

Intervento di Millermann »

Ho notato che, come altri, anche i forestierismi in -x si sentono sempre piú spesso pronunciare con l'accento ritratto sulla prima vocale. Io, invece, le (rare ;)) volte in cui li uso, cerco di situarlo il piú avanti possibile.
Propongo qui alcuni esempi, per i quali riporto l'indicazione del DiPI, che ammette o, in certi casi, preferisce l'accentazione ossitona:

Telefax:ˈtɛlefaks, teleˈfaks
Relax: reˈlaks; ↓ˈrɛ-
Bisex: biˈsɛks
Unisex: ˈunisɛks, -ˈsɛks
Teletex: ˈtɛleteks, teleˈtɛ-
Juke-box: ʤubˈbɔks
Inox: ˈinoks, -ɔks

Unica eccezione, come si può notare, è inox. :?
Il Treccani dice:

ìnox [abbrev. del fr. inoxydable «inossidabile»]. Sigla, di largo uso nel linguaggio commerciale, per indicare l’acciaio inossidabile […]

Bene, se questa è un'abbreviazione esistente anche in francese (e lo è), la pronuncia piú corretta (almeno dal punto di vista etimologico) non dovrebbe essere /iˈnɔks/? E, in effetti, mi sembra di ricordare che un tempo si dicesse cosí!

Mi viene perfino il dubbio che possa esserci un errore nel DiPI, e che in realtà volesse scrivere «ˈinoks, -ˈɔks» o addirittura (meglio ancora) «ˈinoks, -ɔks. ↑-ˈɔks».
Che ne pensate? Secondo voi posso continuare a dire inòx o devo uniformarmi anch'io alla pronuncia piú diffusa?
Inoltre mi piacerebbe sapere come pronunciate voi questi termini, in particolare inox.
E magari (perché no?) anche i nomi di Asterix e Obelix (che io pronuncio pure "alla francese"). ;)
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Ferdinand Bardamu
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Re: Pronuncia di «inox» e altri forestierismi uscenti in «-x

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Per quanto riguarda la posizione dell’accento nelle parole straniere che terminano con una consonante (o una sequenza consonantica), e la sua ritrazione nel corso del tempo per effetto di vari fattori, la rimando a un passo del saggio di Klajn riportato da Infarinato qui.
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Animo Grato
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Pronuncia di «inox» e altri forestierismi uscenti in «-x»

Intervento di Animo Grato »

Millermann ha scritto:Mi viene perfino il dubbio che possa esserci un errore nel DiPI, e che in realtà volesse scrivere «ˈinoks, -ˈɔks» o addirittura (meglio ancora) «ˈinoks, -ɔks. ↑-ˈɔks».
Che ne pensate? Secondo voi posso continuare a dire inòx o devo uniformarmi anch'io alla pronuncia piú diffusa?
Inoltre mi piacerebbe sapere come pronunciate voi questi termini, in particolare inox.
E magari (perché no?) anche i nomi di Asterix e Obelix (che io pronuncio pure "alla francese"). ;)
Riguardo a inox, ammetto candidamente di averlo sempre pronunciato (e sentito) con l'accento sulla i. Però concordo sulla possibile svista del DiPI: il fatto che, per la seconda pronuncia, indichi la o aperta, dovrebbe portare automaticamente con sé l'accento, visto che il parlante italiano pronuncia chiuse tutte le o non accentate.
I nomi dei personaggi di Goscinny e Uderzo li ho sempre pronunciati con l'accento finale: Asterìx, Obelìx (e Panoramìx, Matusalemìx, Assuran[ce]t[o]urìx ecceterìx).
Telefax e teletex non li ho mai sentiti né usati; in compenso, ricordo un telex, con accento iniziale.
Per il resto, io dico (se devo) bisèx, unisèx, relàx, giubòx.
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Intervento di marcocurreli »

Secondo me inox viene visto come abbreviazione di inossidabile e quindi viene spontaneo pronunciarlo con l'accento sulla i.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Grazie, come sempre, delle risposte. Sapete che io sono già prolisso di mio, ma questa volta, se me lo permettete, avendo compiuto due anni di "Cruscate" e visto che è il mio 500esimo intervento, :) vorrei indugiare piú del solito a commentare le vostre indicazioni:

1) Sempre interessante rileggere l'osservazione del Klajn: trovo le motivazioni citate molto convincenti. Nel caso di ínox la piú applicabile è la «reazione al ritmo francese» miglioriniana, giacché non esistono parole italiane simili a «*inoxo» da cui differenziarsi arretrando l'accento. Peraltro sono convinto che molti ritengano inglese il termine, ignorando (per una volta!) l'esistenza di stainless! ;)

2) Giusto, avevo trovato anch'io anomala l'indicazione di una «o» aperta e non accentata. Poi avevo pensato che, forse, essendo un forestierismo ci potesse anche stare. Riguardo ai simpatici «galli», vi rivelo un curioso aneddoto: la prima volta che, da ragazzo, li scoprii, per gioco li ribattezzai subito coi loro nomi italianizzati: «Astérige» e «Obélige», rifatti sul modello di Vercingetorige appena studiato a scuola! :lol:

3) Anche visto come abbreviazione di inossidabile mi viene da pronunciare inòx.
Questo perché (almeno pronunciando «acciaio inossidabile» a ritmo medio) mi capita di porre un accento secondario sulla o di «ino-», con sinalefe delle vocali «-o i-»: /aʧˈʧajoiˌnossiˈdabile/.
Dire invece /aʧˈʧajoˌinossiˈdabile/ mi suona piú forzato e artificioso.

In conclusione, adesso ho le idee un po' piú chiare: credo che continuerò a pronunciare «inòx», e se qualcuno me lo farà notare dirò che quella è la pronuncia originale francese. In fondo, non ho nulla contro il ritmo di questa lingua, che anzi è tra le mie preferite... dopo la nostra, naturalmente! ;)
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Intervento di valerio_vanni »

Millermann ha scritto:2) Giusto, avevo trovato anch'io anomala l'indicazione di una «o» aperta e non accentata. Poi avevo pensato che, forse, essendo un forestierismo ci potesse anche stare. Riguardo ai simpatici «galli», vi rivelo un curioso aneddoto: la prima volta che, da ragazzo, li scoprii, per gioco li ribattezzai subito coi loro nomi italianizzati: «Astérige» e «Obélige», rifatti sul modello di Vercingetorige appena studiato a scuola! :lol:
In controtendenza con la vocale incerta - aperta ;-)
Millermann ha scritto:3) Anche visto come abbreviazione di inossidabile mi viene da pronunciare inòx.
Questo perché (almeno pronunciando «acciaio inossidabile» a ritmo medio) mi capita di porre un accento secondario sulla o di «ino-», con sinalefe delle vocali «-o i-»: /aʧˈʧajoiˌnossiˈdabile/.
Dire invece /aʧˈʧajoˌinossiˈdabile/ mi suona piú forzato e artificioso.
Anche secondo me l'accento secondario ha più probabilità di stare sul «-nos-».
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Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto:«Astérige» e «Obélige», rifatti sul modello di Vercingetorige appena studiato a scuola!
Secondo il DOP Vercingetòrige e Vercingetorìge sono ugualmente accettabili, ma per gli altri antroponimi gallici è possibile solo la pronuncia piana: Ambiorìge, Boiorìge, Cingetorìge, Dumnorìge,
Orgetorige e quindi anche Asterìge e Obelìge. :)
Millermann ha scritto:In conclusione, adesso ho le idee un po' piú chiare: credo che continuerò a pronunciare «inòx», e se qualcuno me lo farà notare dirò che quella è la pronuncia originale francese. In fondo, non ho nulla contro il ritmo di questa lingua, che anzi è tra le mie preferite... dopo la nostra, naturalmente!
Non è un tratto tipicamente meridionale? Specie a Napoli ho sentito pronunce come Pàscal e Fïàt, opposte al modello toscano.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Carnby ha scritto:Ambiorìge, Boiorìge, Cingetorìge, Dumnorìge, Orgetorìge
Edvìge... <3
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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