Buona sera. C'è un'espressione che mi perplime:
«Si dichiarò innocente dalle accuse rivoltegli». Qualcuno mi suggerisce di usare «delle»...
Quel «dalle» è secondo voi corretto o sarebbe più opportuno "prendere le distanze" con un «riguardo alle accuse»?
Vi ringrazio molto.
«Innocente dall’accusa / dell’accusa»?
Moderatore: Cruscanti
Come recita il Treccani: Innocente (di una colpa, di un delitto, di un’accusa, di un’imputazione)
Innocente può anche costruirsi, nell’uso antico, con la preposizione da, ma allora assume il senso di ‘esente, immune’ (accezione 9 del Battaglia, marcata come Ant.). Di cui ecco un esempio (tratto dalla BIZ[a]) :
L’educazione del minuto popolo, a cui si concede un divertimento teatrale innocente dalle prudenti mire di chi presiede al governo, sta nella religione… (Gozzi, Ragionamento ingenuo)
Innocente può anche costruirsi, nell’uso antico, con la preposizione da, ma allora assume il senso di ‘esente, immune’ (accezione 9 del Battaglia, marcata come Ant.). Di cui ecco un esempio (tratto dalla BIZ[a]) :
L’educazione del minuto popolo, a cui si concede un divertimento teatrale innocente dalle prudenti mire di chi presiede al governo, sta nella religione… (Gozzi, Ragionamento ingenuo)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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