«Vomo»
Moderatore: Dialettanti
«Vomo»
In alcuni testi di linguistica divulgativa si sostiene come la parola uomo, nonostante i due suoni iniziali siano considerati tradizionalmente vocalici (e in effetti la forma dell'articolo che viene selezionata è quella precedente una vocale), avrebbe dato un esito dialettale consonantico, ovvero vomo. Ho cercato nell'AIS una forma del genere e, se non mi è sfuggito nulla, l'ho trovata solo per una località alpina (Ponte nelle Alpi?) [un bèl] vwòm. Un po' poco per sostenere la «consonantizzazione dialettale» di /w-/ iniziale.
- El Ciambòto
- Interventi: 6
- Iscritto in data: dom, 16 lug 2017 10:53
- Località: Ancona
Vomo
Buongiorno,
è il mio primo intervento in questo forum, scrivo da Ancona e da qualche anno mi interesso, da autodidatta lacunoso ma molto curioso, alle parlate della mia zona, in buona parte soppiantate dall'Italiano negli ultimi decenni.
Questa discussione ha attirato la mia attenzione, in quanto l'utilizzo di vòmo per uomo è attestato, seppure come forma rara (la più comune è òmo) e al giorno d'oggi in disuso, nel vernacolo anconitano, sia per quanto riguarda la parlata urbana che quelle delle frazioni del contado (che spesso differiscono anche di molto da quella cittadina).
Anzi, non so se ciò può essere utile alla discussione, esistevano esiti consonantici analoghi, specie nelle parlate del contado, anche per:
vògge (Anconitano urbano òge / ògi)-> Italiano oggi
vógne (Anconitano urbano ógne)-> Italiano ungere
vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
vòtt (Anconitano urbano òto)-> Italiano otto
Nei testi di linguistica cui lei fa riferimento viene ipotizzato il motivo di questa «consonantizzazione dialettale»?
è il mio primo intervento in questo forum, scrivo da Ancona e da qualche anno mi interesso, da autodidatta lacunoso ma molto curioso, alle parlate della mia zona, in buona parte soppiantate dall'Italiano negli ultimi decenni.
Questa discussione ha attirato la mia attenzione, in quanto l'utilizzo di vòmo per uomo è attestato, seppure come forma rara (la più comune è òmo) e al giorno d'oggi in disuso, nel vernacolo anconitano, sia per quanto riguarda la parlata urbana che quelle delle frazioni del contado (che spesso differiscono anche di molto da quella cittadina).
Anzi, non so se ciò può essere utile alla discussione, esistevano esiti consonantici analoghi, specie nelle parlate del contado, anche per:
vògge (Anconitano urbano òge / ògi)-> Italiano oggi
vógne (Anconitano urbano ógne)-> Italiano ungere
vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
vòtt (Anconitano urbano òto)-> Italiano otto
Nei testi di linguistica cui lei fa riferimento viene ipotizzato il motivo di questa «consonantizzazione dialettale»?
Re: Vomo
Qui prevale viè' oltro/a (vieni avanti, vieni qui), chi de oltro/a (qui nei dintorni), ma si sente anche voltro.El Ciambòto ha scritto:vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
P.S. Nel vernacolo più stretto esiste la parole vòltro, che significa volta. Es: era 'na vòltro che se stàa mèjjo. C'è anche nel dialetto anconitano?
Re: Vomo
Il rafforzamento di un precedente /w-/.El Ciambòto ha scritto:Nei testi di linguistica cui lei fa riferimento viene ipotizzato il motivo di questa «consonantizzazione dialettale»?
Il passaggio nel marchigiano rustico sarebbe quindi HOMŌ > uomo > vomo e HODIĒ > uogge > vogge.
- El Ciambòto
- Interventi: 6
- Iscritto in data: dom, 16 lug 2017 10:53
- Località: Ancona
Re: Vomo
Esattamente come avviene in Ancona.Ivan92 ha scritto:Qui prevale viè' oltro/a (vieni avanti, vieni qui), chi de oltro/a (qui nei dintorni), ma si sente anche voltro.El Ciambòto ha scritto:vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
In alcune parlate dei dintorni (credo Agugliano, Polverigi, quindi verso la zona jesina) ho trovato 'òlta, comunque assente ad Ancona, ma vòltro mai. L'ha sentito solo a Castelfidardo o anche in qualche zona limitrofa?Ivan92 ha scritto:P.S. Nel vernacolo più stretto esiste la parole vòltro, che significa volta. Es: era 'na vòltro che se stàa mèjjo. C'è anche nel dialetto anconitano?
Molte grazie!Carnby ha scritto:Il rafforzamento di un precedente /w-/.
Il passaggio nel marchigiano rustico sarebbe quindi HOMŌ > uomo > vomo e HODIĒ > uogge > vogge.
Re: Vomo
Sì, anche qui prevale di gran lunga 'òlta (a volte, semplicemente 'ò). Per quanto riguarda vòltro, credo si usi anche a Osimo, ma non vorrei dire fesserie.El Ciambòto ha scritto:In alcune parlate dei dintorni (credo Agugliano, Polverigi, quindi verso la zona jesina) ho trovato 'òlta, comunque assente ad Ancona, ma vòltro mai. L'ha sentito solo a Castelfidardo o anche in qualche zona limitrofa?
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