Corsivo o tondo per le parole ibride

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Moderatore: Cruscanti

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G. M.
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Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Corsivo o tondo per le parole ibride

Intervento di G. M. »

Avevo accennato alla questione di passaggio in questo filone: come ci si regola con il corsivo per le parole composte di pezzi italiani e di pezzi stranieri? Naturalmente cercheremo di evitare queste forme ibride, ma se, per un motivo o per l'altro, una traduzione non fosse agevole?

La soluzione "logica" mi sembrava usare il corsivo per i pezzi stranieri e il tondo per quelli italiani: scrivere, per esempio, «sikhismo»; non l'avevo mai incontrata, però, e avevo anche l'impressione che fosse un po' sgradevole dal punto di vista estetico. Restava tuttavia il problema, perché sia il "tutto tondo" che il "tutto corsivo" non sembravano risolvere la questione in modo soddisfacente.

La sorpresa è arrivata oggi. Sfogliando l'Enciclopedia del Novecento della Treccani, ho visto che, nella lunga voce "Particelle elementari: struttura" firmata da Zichichi, è proprio quella "logica" la soluzione adottata: vi si trovano numerose volte grafie quali «isospin» e «antiquark» (con plurale «antiquarks»).

Devo confessare che, ora che l'ho vista usata in un testo scientifico di alto livello, la soluzione "mezzo corsivo - mezzo tondo" non mi dispiace più così tanto... :roll:
Bue
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Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Mah... non pochi nutrirebbero dubbi sulla quota del livello scientifico... :roll:
Francamente non mi sembra una gran trovata. Andrebbe applicata anche a gluone e squark? E che dire di leptoquark? Come al solito si considera straniera la metà anglosassone e non straniera quella greca?
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Intervento di G. M. »

Bue ha scritto:Mah... non pochi nutrirebbero dubbi sulla quota del livello scientifico... :roll:
Guardi, io sono un completo ignorante su questo argomento e quindi non posso giudicare, ma nel complesso, leggendo anche voci su altri argomenti su cui sono più preparato, mi sembra un'enciclopedia di alta qualità, scritta da specialisti come opera molto tecnica e rigorosa: non si tratta certo di un testo divulgativo per lettori dilettanti... Ma forse per questa voce specifica l'impressione è data dal fatto che vedendo novanta pagine scritte fitte su due colonne e strapiene di tabelle, formule e grafici (per me) complicatissimi, si tende a immaginare un alto livello scientifico solo perché (nel mio caso) non ci si capisce niente... :lol:
Bue ha scritto:Francamente non mi sembra una gran trovata. Andrebbe applicata anche a gluone e squark? E che dire di leptoquark? Come al solito si considera straniera la metà anglosassone e non straniera quella greca?
Per gluone non la userei, essendo il termine completamente adattato: per squark forse sì, anche se riconosco che non è molto gradevole. Ma, dopotutto, fra le tre soluzioni – tutto tondo, tutto corsivo, metà e metà – si tratta di scegliere il male minore.
Beh, direi che lepto- possiamo considerarlo italiano: trattandosi d'un elemento tecnico-scientifico di uso non comune, penso che -pt- anziché -tt- sia accettabile. Non così spin e quark. Ma non c'è nessuna antipatia a priori verso l'inglese: gluone è adattato e per me va benissimo (forse collone :D sarebbe stato meglio, ma vedo che più o meno tutte le lingue hanno adattato, quindi va bene così...).
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

In un contesto italiano si dovrebbero usare solo parole fonotatticamente e graficamente italiane (leptone va bene, quark no) e se proprio costretti a usare parole straniere o parzialmente straniere si usi il corsivo. Una parola come leptoquark va scritta tutta in corsivo.
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