«Il topo[lino]»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

fabbe
Interventi: 454
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

Io non sono d'accordo con lei (Bue) su questo punto, ma non importa. Tutti hanno le loro opinioni.
fabbe
Interventi: 454
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 20:57

Intervento di fabbe »

arianna ha scritto:Concordo con quanto appena detto da Uri Burton (sempre brillanti i suoi interventi!).

Io per mouse adopero topolino e il contesto non mi richiama mai al topo vero e proprio!
(Eh sì che i topi fanno parte delle mie fobie :wink: ).
Si funziona benissimo, anzi direi quasi che è accolto spesso con simpatia.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Bue ha scritto:Quanto alle metafore animali, avevo pensato anch'io al cane della pistola (ma si dice dog in inglese o chien in francese?)
In francese sí:
Le Petit Robert ha scritto:chien II 2. Pièce coudée de certaines armes à feu qui portait le silex et de nos jours guide le percuteur. Le chien d’un fusil de chasse.
In inglese è hammer o cock (e nessuno pensa al pisello ;)).
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Re: Barrel

Intervento di Federico »

Bue ha scritto:Ripeto per l'ennesima volta che dal mio punto di vista fa molta più violenza alla lingua introdurvi un'analogia estranea che una parola straniera usata come parola nuova per indicare un oggetto nuovo.
Parole sacrosante, anche se non bisogna esagerare rifiutando a priori lo strumento del calco, pratica che mi sembra perfettamente normale e naturalissima.
Ma soprattutto non bisogna sfociare in eccessive astrazioni. Ha senso fino a un certo punto parlare di violenza fatta a una lingua: piú logico parlare di violenza fatta al singolo parlante. Quello che voglio dire è che il singolo individuo può benissimo, ad esempio, chiamare topolino il mouse anche se questa potrebbe essere una forzatura: quello che non si può fare è imporlo (o vietarlo) a tutta la comunità dei parlanti. Ma nessuno qui pretende nulla di simile.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: Barrel

Intervento di Marco1971 »

Federico ha scritto:Parole sacrosante, anche se non bisogna esagerare rifiutando a priori lo strumento del calco, pratica che mi sembra perfettamente normale e naturalissima.
Sí, e nel caso in esame si crea un parallelismo con le altre lingue neolatine.
Raffaele Ruberto
Interventi: 32
Iscritto in data: ven, 20 gen 2006 21:55
Località: California
Info contatto:

Intervento di Raffaele Ruberto »

Topolino per mouse? Era ora, anche se e' solo l'inizio.
Vorrei far notare che in inglese "manager" deriva dal verbo "manage" che a sua volta deriva dall'italiano "maneggiare", allargandone il significato e quindi l'uso.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Per cui dovremmo chiamare i manager maneggiatori, o meglio ancora maneggioni! Ma sí, bando all'ipocrisia! Però non sono mica tutti cosí...

P.s.: è un po' che non la si vedeva, Raffaele: temevo che non sarebbe tornato piú.
Raffaele Ruberto
Interventi: 32
Iscritto in data: ven, 20 gen 2006 21:55
Località: California
Info contatto:

Intervento di Raffaele Ruberto »

Verissimo, maneggiatori ma non maneggioni. Ma direttori andrebbe benissimo. Mi viene da ridere quando vedo top manager usato per direttore generale in italiano. Chissa' che direbbe Gates se un italiano lo chamasse top manager

P.S: infatti, per varie ragioni, sono stato lontano dal sito (anche dal mio), ma spero di ritornarci piu' regolarmente.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Raffaele Ruberto ha scritto:Chissa' che direbbe Gates se un italiano lo chamasse top manager
Risponderebbe che va in pensione. :D

Comunque non credo che lo chiamerebbero top manager: "l'uomo piú ricco del mondo" è già abbastanza altisonante. :)
promessainfranta
Interventi: 94
Iscritto in data: lun, 07 apr 2008 23:30

Intervento di promessainfranta »

Non per rinfocolare l'annosa questione :D ; vorrei proporre alla vostra attenzione "mosino". Che cosa ne pensate?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Se è un tentativo d’adattamento di mouse, non può andar bene. Le uniche possibilità sarebbero mauso e mause (coi relativi diminutivi), e ben sappiamo la sorte riservata a questo tipo d’adattamento in campo informatico...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Propongo un’alternativa, solo cosí, per gioco, perché si sa bene che si parla ormai non piú di lingua italiana ma di un irrecuperabile profluvio indistinto e quasi indistinguibile. Si potrebbe chiamare muso (e il riferimento al topo sarebbe opacizzato per le signore musofobe non greciste). D’altra parte, si riallaccerebbe all’accezione 2 del Treccani, e agli esempi del GRADIT, il muso del treno, di un’auto, di un missile, oggetti che ricordano la forma dell’aggeggio ormai comune che non ci siamo presi la briga di tradurre.

Ma, come dicevo, è piú per gioco. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Chissà, forse si risolverà tutto da sé quando, fra vent'anni, non avremmo più quei buffi così sulle nostre scrivanie, e il mouse rimarrà soltanto come una cicatrice rimarginata nella memoria della lingua.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5246
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

PersOnLine ha scritto:Chissà, forse si risolverà tutto da sé quando, fra vent'anni, non avremmo più quei buffi così sulle nostre scrivanie, e il mouse rimarrà soltanto come una cicatrice rimarginata nella memoria della lingua.
Ci sarà il finger touchless screen o qualche altra cosa del genere.
Avatara utente
Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Marco1971 ha scritto:In francese, in portoghese, in spagnolo e in rumeno, mouse è stato tradotto letteralmente (come anche computer) e riveste carattere tecnico: non fa sorridere nessuno.
Mi spiace doverla contraddire ma, in rumeno, questo aggeggio non si chiama șoarece, ma maus*: cfr. anche la Wikipedia in rumeno.

* Peraltro (giustamente) con 's' sorda, non come pronunciamo noi con la sonora.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Lorenzo Federici e 9 ospiti