«Beige»

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G. M.
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«Beige»

Intervento di G. M. »

Per beige proporrei un adattamento, come vedo fanno già le lingue sorelle: in spagnolo beis, in portoghese bege, in catalano beix.
Che ne dite di bege? O forse meglio begio? :)
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

L’italiano bigio e beige hanno lo stesso etimo? Se sí, si potrebbe adattare il derivato di beige beigiolino in bigiolino. :?:
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Carnby
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Intervento di Carnby »

In Toscana non ci sono problemi perché beige si pronuncia ['bɛiʒe]. :)
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G. M.
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Intervento di G. M. »

Ferdinand Bardamu ha scritto:L’italiano bigio e beige hanno lo stesso etimo? Se sí, si potrebbe adattare il derivato di beige beigiolino in bigiolino. :?:
Sulla prima domanda non so risponderle: ho consultato alcuni dizionari (Treccani, Zingarelli, Devoto-Oli, Sabatini-Coletti) e per beige dicono tutti "etimo incerto". Sulla seconda, sinceramente non mi sembra una buona idea: sia perché beigiolino è pronunciato (almeno dalle mie parti) come /beʒoˈlino/, e quindi avrebbe più senso adattare come be- anziché come bi-, sia soprattutto perché bigio e beige indicano colori diversi. :?
Carnby ha scritto:In Toscana non ci sono problemi perché beige si pronuncia ['bɛiʒe]. :)
Sta proponendo di adattare in beige /'bɛiʤe/? :wink:
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Io penso che l'adattamento fonetico in /'bɛiʤe/ sarebbe almeno da prendere in considerazione.
Primo, perché perfettamente naturale in italiano (pensiamo a «che bei gelati!» ;)), e poi perché questa parola è sufficientemente diversa dagli altri francesismi in -ge (come garage, collage, dressage, entourage, bricolage, escamotage), che sono chiaramente riconoscibili come tali, e perciò sollecitano una pronuncia, diciamo cosí, "esotica". :D
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

G. M. ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:L’italiano bigio e beige hanno lo stesso etimo? Se sí, si potrebbe adattare il derivato di beige beigiolino in bigiolino. :?:
Sulla prima domanda non so risponderle: ho consultato alcuni dizionari (Treccani, Zingarelli, Devoto-Oli, Sabatini-Coletti) e per beige dicono tutti "etimo incerto". Sulla seconda, sinceramente non mi sembra una buona idea: sia perché beigiolino è pronunciato (almeno dalle mie parti) come /beʒoˈlino/, e quindi avrebbe più senso adattare come be- anziché come bi-, sia soprattutto perché bigio e beige indicano colori diversi. :?
È vero che bigio e beige sono colori diversi, ma non cosí diversi, visto che bigio entra già nella definizione di beige del Vocabolario Treccani: «Di colore bigio tendente al giallo, come quello della lana naturale».

Anche dalle mie parti beigiolino si pronuncia /beʒoˈlino/: proponevo infatti un adattamento che riconducesse beige a bigio, dato che forse si tratta della stessa parola. Pure in francese, tra l’altro, l’origine non è chiara.

Ad ogni modo, la mia proposta — non convincentissima, lo riconosco — era quella di distinguere bigio (evidentemente inutilizzabile come traduzione di beige, le do ragione) da bigiolino, che è un piccolo ritocco del già esistente beigiolino. L’alternativa è il semplice adattamento fonotattico, bege o begio (meglio che /ˈbɛiʤe/, ché mi par di ricordare che il dittongo ɛi con accento che cade sul primo elemento è presente, nel lessico di tradizione ininterrotta, soltanto in finale di parola e nei monosillabi*).

* Son pronto a ricevere le giuste bacchettate d’Infarinato se ho detto inesattezze. :D
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Ferdinand Bardamu ha scritto:L’alternativa è il semplice adattamento fonotattico, bege o begio (meglio che /ˈbɛiʤe/, ché mi par di ricordare che il dittongo ɛi con accento che cade sul primo elemento è presente, nel lessico di tradizione ininterrotta, soltanto in finale di parola e nei monosillabi).
È davvero importante, ai fini dell'accettabilità, che le parole in uso siano di tradizione ininterrotta?
Perché ci sono, comunque, alcuni termini scientifici abbastanza noti: aggettivi in -eico (oleico, ureico, rameico, proteico) e sostantivi in -eide (aldeide, proteide e loro composti), oltre che esempi di altri forestierismi adattati, come ghèiscia. :)
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Millermann ha scritto:È davvero importante, ai fini dell'accettabilità, che le parole in uso siano di tradizione ininterrotta?
No, ovviamente, ma mi premeva far notare che — se non prendo un abbaglio — il suddetto dittongo non fa parte dell’italiano piú genuino e perciò in un possibile adattamento sarebbe meglio semplificarlo lasciando cadere il secondo elemento. Ma che si scelga beige /ˈbɛiʤe/ o bege cambia poco se il nostro unico scopo è quello di trovare un sostituto italiano «pronto all’uso» del forestierismo.
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G. M.
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Intervento di G. M. »

Ferdinand Bardamu ha scritto:[...] mi premeva far notare che — se non prendo un abbaglio — il suddetto dittongo non fa parte dell’italiano piú genuino [...]
Forse però non gli è troppo estraneo, se, come diceva Carnby, è proprio ['bɛiʒe] l'adattamento popolare toscano. :)
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Forse no: ci vorrebbe l’intervento di un esperto per confermare o smentire ciò che ho detto sopra. Non vorrei aver fatto confusione… :?
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

A me quel dittongo in quella posizione suona male, io però sono un toscano di confine.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Spesso si riduce a ['bɛʒe] ma è possibile anche ['bɛiʒe]. Del resto nativamente qui si dice aimmeno per almeno...
G. M. ha scritto:Sta proponendo di adattare in beige /'bɛiʤe/?
Non è neppure un vero adattamento: dico semplicemente di pronunciare il francesismo all’italiana, come del resto si fa in Toscana con garage [ga'raʒe], che ha il plurale regolare garagi.
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Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto:[...] come del resto si fa in Toscana con garage [ga'raʒe], che ha il plurale regolare garagi.
Anche ['bɛʒe] o ['bɛiʒe] hanno il plurale o sono trattati come invariabili?
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Carnby
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Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto: Anche ['bɛʒe] o ['bɛiʒe] hanno il plurale o sono trattati come invariabili?
Certo che hanno il plurale: pastrani bègi o bèigi.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Carnby ha scritto:pastrani bègi o bèigi
Meglio:
Ho dei bei gilè bèigi!
O, un po' piú rustico (ci provo... :lol:):
I' cj ho de' be' gilè bègi!
(...e chiedo scusa per l'impertinenza: cimentarsi coi vernacoli altrui è sempre un azzardo!) :P
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