Ciao,
Vorrei sottoporvi un mio dubbio di carattere sintattico venutomi leggendo la favoletta pastorale Aminta del Tasso. I versi 258-260 così recitano:
Or su, quando i sospiri
udirò delle piante
io son contenta allor d'essere amante.
L'uso del tempo futuro seguito dal tempo presente è una licenza poetica o una costruzione simile è effettivamente adoperabile?
Grazie a chi voglia rispondermi .
Questioni ti tempo: presente e futuro.
Moderatore: Cruscanti
Propenderei per la licenza poetica (l’uso del presente qui sottolineerebbe un’intima certezza), ma bisognerebbe fare qualche ricerca per sapere se tale costrutto fosse comune nell’italiano antico, meno rigido nelle concordanze rispetto all’italiano d’oggi. Non credo di sbagliare dicendo che una temporale introdotta da quando non ammette, in italiano moderno, la combinazione futuro + presente.
Ultima modifica di Marco1971 in data ven, 07 lug 2006 16:45, modificato 1 volta in totale.
Sí, e infatti ho riletto quelle pagine, in cui sono descritti i diversi valori del presente; qui però siamo nel caso particolare d’una temporale esprimente contemporaneità, e il caso futuro-presente non è contemplato neanche nella GGIC. Per l’italiano dei secoli passati si potrebbe cercare nella Grammatica dell’italiano antico.
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