«Quanto» con sostantivi numerabili

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Moderatore: Cruscanti

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MaxMax
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«Quanto» con sostantivi numerabili

Intervento di MaxMax »

Avrei delle perplessità sull'utilizzo dell'avverbio "quanto" in correlazione a sostantivi numerabili/quantificabili.
Mi spiego meglio:
Esistono sostantivi, come l'acqua, che sono appunto non numerabili/quantificabili e altri, come ad esempio la pizza, che invece lo sono.
Metterò qualche frase per rendere l'idea:
1) Quanta è l'acqua nel bicchiere? L'acqua nel bicchiere è tanta
2) Quanta acqua c'è nel bicchiere? C'è tanta acqua
3) Quanta (dell') acqua contenuta nella bottiglia hai potuto bere durante questo faticoso viaggio? Durante il mio viaggio ho potuto bere davvero poca (dell') acqua contenuta nella bottiglia.
4) Quanta (dell') acqua contenuta in questa bottiglia è imbevibile? Molta dall'acqua contenuta in questa bottiglia è imbevibile, anzi direi tutta, visto che è stata contaminata con una strana sostanza.


Ecco, queste frasi, avendo un sostantivo non numerabile sono grammaticalmente corrette, poi magari ci saranno espresdioni più idiomatiche, ma sulla correttezza avrei poco da dire.
L'avverbio appunto "quanto" si usa per chiedere riguardo la quantità.

Se invece sostituissimo un sostantivo inquantificabile con un uno quantificabile?
Prendiamo come esempio "crostata".
Ecco:
5) Quanta è la crostata sul piatto? La crostata nel piatto è tanta.
6) Quanta crostata c'è sul piatto? C'è mezza crostata sul piatto.
7) Quanta di questa crostata hai mangiata?
Ho mangiato molta di questa crostata, perché ne vado ghiotto.
8) Quanta di questa crostata è bruciata? Molta di questa crostata è bruciata, se ne salva solo una minima parte.


Ora, sono sicuro che la quinta frase sia sbagliata, visto che la quantità è già ben definita, infatti la crostata è una, no?
Sulle ultime 3 avrei dei dubbi, ma lascio chi ne sa più di me esprimersi sulla correttezza grammaticale.
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

L'aggettivo o pronome quanto si può usare, come nelle sue frasi, coi sostantivi non numerabili o nomi di massa per indicarne una certa quantità. Tenga però presente che esistono parecchi nomi (specie tra quelli che si riferiscono ad alimenti) che consentono sia un’interpretazione di massa sia un’interpretazione numerabile.
È il caso, ad esempio, di pizza e di crostata, o anche di aranciata.
Io posso dire «quante aranciate hai comprato» (numerabile) oppure «quanta aranciata c'è nella bottiglia» (non numerabile).
Perciò le sue frasi sono corrette dal punto di vista grammaticale, comprese quelle relative alla crostata. ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
MaxMax
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Intervento di MaxMax »

La ringrazio per l'immediata risposta.
Le chiedo una conferma per essere sicuro.
Le frasi da me scritte (8 in totale) sono tutte corrette?
La quinta mi suona male.
"Quanta è la crostata", "quanta è la torta" mi danno un non so che di agrammaticale, ma se lei, che di certo ne sa più di me, dice che son corrette, mi fido.
La torta è una, la crostata è una.
Non è una quantità già ben definita? È numerabile, quindi presuppone che sia già ben definita la quantità
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

Se lei chiede:
«Quante sono le crostate? Quante sono le torte?»
sta dando al nome un'interpretazione numerabile, tanto è vero che ne fa il plurale.
La risposta sarà:
«La torta è una, la crostata è una.»
Se lei chiede invece:
«Quanta è la crostata?» usa crostata come nome di massa, proprio come se stesse parlando di acqua o di farina. Spero che ora sia piú chiaro (le consiglio anche di leggere bene l'articolo della Treccani che le ho indicato). :)
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MaxMax
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Iscritto in data: mar, 23 gen 2018 16:10

Intervento di MaxMax »

Capisco.
Quindi tutte le mie frasi, dalla prima all'ultima, sono corrette e perfettamenre utilizzabili?
Lo chiedo per avere un'effettiva conferma da lei e avere una risposta definitiva.
Grazie mille per la gentilezza :D
Non sempre rispondono così in fretta e in maniera così diretta e senza troppi giri di parole
domna charola
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Intervento di domna charola »

Mi permetto di intervenire con un ragionamento terra terra. La crostata è una e numerabile, ma - si spera - gestibile come un'entità divisibile in maniera del tutto arbitraria. Ovvero, non vale l'equivalenza una crostata = una porzione (ripeto, si spera...).
Posso dividerla in quattro, nove, trentasette porzioni, o quel che voglio - eventualmente usando microscopio e microtomo - e non necessariamente tutte uguali fra loro. In pratica, ha la stessa divisibilità dell'acqua, entità non numerabile. In questo senso, per lo meno per gli oggetti alimentari, diviene valida la domanda "quanto/a?".
Diversamente ad esempio da un'automobile o da un mantello, che - San Martino a parte - sono a tutti gli effetti inutilizzabili se non interi. Alla fine, quello che entra in gioco è forse l'identità dell'oggetto, e la sua utilizzabilità come elemento unico indivisibile, oppure la sua effettiva divisibilità senza che perda caratteristiche e identità: una fetta o una briciola di crostata mantengono in sé riconoscibile l'identità della crostata di origine (a meno che non mi tenga la briciola con la marmellata su, e rifili al vicino quella di solo impasto... :) ).
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

...E non sempre hanno un po' di pazienza, né si (ri)leggono le risposte già date. ;)
Millermann ha scritto:Perciò le sue frasi sono corrette dal punto di vista grammaticale, comprese quelle relative alla crostata.
(Sa che a leggere le sue "considerazioni ad alta voce" m'era quasi passata la voglia di risponderle? :roll:) Comunque, la "risposta diretta" è (lo ribadisco) «secondo me, sí».

Certo che «Quanta è la crostata?», detto cosí, non ha molto senso: occorre inserirlo in un contesto.
«Quanta è la crostata che ti sei mangiato oggi?»
«Quanta è la crostata che ci serve se invitiamo quel mangione di tuo cugino?»

A proposito: a queste domande non può rispondere «una» o «cinque», e neppure «zero», perché in questo caso il nome non è numerabile.
Bisognerà rispondere con una quantità:
«una fetta/un chilo/quattro porzioni». È piú chiaro, adesso? :mrgreen:

P.S. grazie, Domna Charola!
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MaxMax
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Intervento di MaxMax »

Grazie mille.
Si, in alternativa si possono usare quantità non proprio definite:
"Servirà tanta/poca/troppa crostata".
Il tutto viene trattato come con un sostantivo non numerabile, no?

PS: La ringrazio ancora.
Mi scuso se posso averla offesa/disturbata, ma io purtroppo sono testardo, molto testardo.
Le auguro buon pranzo, sempre che non le già abbia dato l'idea di mangiarsi una crostata 😃.
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

MaxMax ha scritto:Mi scuso se posso averla offesa/disturbata, ma io purtroppo sono testardo, molto testardo.
Le auguro buon pranzo, sempre che non le già abbia dato l'idea di mangiarsi una crostata
Non si preoccupi: in realtà io, se posso, rispondo sempre volentieri! ;) E in effetti è vero: le crostate sono tra i miei dolci preferiti... :P

Vorrei però aggiungere una piccola correzione, nel caso possa risultarle utile: non può inserire «già» tra la particella pronominale «le» e il verbo a cui è anteposta.
Potrebbe invece dire, a scelta:
«sempre che già non le abbia dato/non le abbia già dato/non le abbia dato già». Per il resto, mi sembra che abbia capito bene. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
MaxMax
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Intervento di MaxMax »

Sì, una svista purtroppo.

Aggiungerei un'ultima cosa prima di porre fine alla discussione:

Domanda:"Quanta è la crostata che ti sei mangiato"
Risposta: " La crostata che mi sono mangiato era DAVVERO tanta"
Questa risposta, come lei mi ha suggerito, è corretta, ma non potrei mai rispondere IN QUESTO SENSO con:
" la crostata che ho mangiato era un chilo"

La frase in questione credo sarebbe scorretta anche se il sostantivo fosse innumerabile/di massa, tipo la carne.
Non saprei specificare il motivo, ma se si usa il verbo essere come copula seguito da un pronome/aggettivo, allora credo non sia corretto.


Credo invece che avrebbe senso se si usasse il verbo essere non come copula, ma con la funzione di sottintendere un peso:
"Quant'è questa cesta di frutta?"
"È un chilo e mezzo"


Funziona allo stesso per indicare un prezzo:
"Quant'è questa camicia?"

Concorda con me?

Ancora grazie oer la disponibilità
Avatara utente
Millermann
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Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

Secondo me, forse, qui si sta scendendo in dettagli poco importanti: non è possibile "analizzare" ogni singola frase che ci viene in mente...
In linea di massima concordo con lei, e aggiungo che, per poter rispondere «un chilo», sarebbe meglio chiedere: «Quanta crostata hai mangiato?».

Però, se ci pensa bene:
«Quant'è la farina contenuta in questo pacco?» «È un chilo.»
«Quant'è l'acqua contenuta in questo serbatoio?» «Sono 500 litri.»
Non credo che qui sia sufficiente rispondere «È tanta!», o no? ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
MaxMax
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Iscritto in data: mar, 23 gen 2018 16:10

Intervento di MaxMax »

Confrontandosi si trovano sempre soluzioni interessanti.
Ciò e che mi premeva fare era mettere in evidenza la differenza tra due frasi come queste:
1)La farina è tanta.

La risposta è grammaticalmente sensata e corretta, poiché si ha una connessione tra copula, il verbo essere, e predicato nominale, l'aggettivo "tanta".

2) la farina è un chilo.

A mio avviso andrebbe bene solo per dire:
"Ciao, ma quanto pesa la farina? Un chilo? Così tanto?"
Solo in questo senso e in nessun altro, credo.

Spero si di aver specificato meglio di prima il tutto.
domna charola
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Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Dipende dal registro, secondo me.
"La farina è un chilo" mi fa un po' rabbrividire, se lo penso scritto in un testo. O è farina, o è chilo; al massimo può essere un chilo di farina, ma il chilo in sé resta un'unità di peso astratta.
Chiaro che nel parlato lo si dica, e non ci si faccia caso, però se dovessi scriverlo, rigirerei la frase in qualche altro modo.
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