C’è anche il verbo vampireggiare, ‘Assumere atteggiamenti da donna fatale’, registrato già dal Panzini.Il Battaglia ha scritto:Vampira 2. Per estens. Donna sensuale, dotata di un fascino conturbante e di una forte carica erotica.
Vampiréssa, sf. Donna vampiro. – Per estens.: donna dotata di una forte carica erotica o di grande spregiudicatezza, cinismo, aggressività.
«Vamp»
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«Vamp»
Oltre a donna fatale e maliarda, esistono anche i termini vampira e vampiressa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Vamp»
Segnalo anche, dal Treccani:
mangiauòmini s. m. e f. [comp. di mangiare2 e uomini, pl. di uomo]. – 1. s. f. Donna che è una gran seduttrice, una conquistatrice di uomini.
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Re: «Vamp»
Ci sarebbe anche mantide, con significato più specifico.
E sempre a proposito di vamp...Il Vocabolario Treccani ha scritto:[...] Con riferimento all’abitudine della mantide religiosa di sopprimere il maschio dopo l’accoppiamento sessuale, il nome di mantide è talora attribuito, in cronache giudiziarie, a donna imputata di avere ucciso il marito (o l’amante, o il convivente), non per gelosia o per altro impulso passionale o emotivo, ma con fredda e cinica determinazione, e senza provarne poi alcun rimorso o pentimento.
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