«Food»

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Ferdinand Bardamu
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«Food»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Mancava un filone su quest’ennesimo anglismo parassita, che dal bislacco itanglese commerciale ha sconfinato anche nella lingua dei giornali (tanto per cambiare). Un esempio fresco fresco dal quotidiano L’Arena:
  • La divisione food [scritto cosí, senza corsivo] della multinazionale mostra i segni di difficoltà più evidenti. Il settore dei dadi tradizionali, in cui opera anche lo stabilimento scaligero, ha registrato a livello europeo la flessione dei ricavi più marcata, pari a circa il 10% circa.
Qui, ovviamente, bastava scrivere «La divisione alimentare».
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Carnby
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Re: «Food»

Intervento di Carnby »

C’è anche il non food (extra-alimentare) e il pet food (mangimi).
valerio_vanni
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Re: «Food»

Intervento di valerio_vanni »

Carnby ha scritto: ven, 31 mag 2019 11:43 C’è anche il non food (extra-alimentare) e il pet food (mangimi).
Per gli animali da compagnia, mangime mi convince poco.
Per i pesci dell'acquario ok, ma per i gatti e i cani non mi pare di sentirlo mai.
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Carnby
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Re: «Food»

Intervento di Carnby »

valerio_vanni ha scritto: sab, 01 giu 2019 15:26 Per gli animali da compagnia, mangime mi convince poco.
[...] per i gatti e i cani non mi pare di sentirlo mai.
Qui si usa mangime per cani e gatti, mentre per gli uccelli si usa becchime.
valerio_vanni
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Re: «Food»

Intervento di valerio_vanni »

Becchime anche qui.
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G. M.
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«Food»

Intervento di G. M. »

Treccani:
food s. m. inv. Il settore industriale e commerciale dell’alimentazione. ♦ [...] Il mercato di riferimento, quello dell'e-commerce a livello mondiale, dovrebbe valere nel 2022 più di 4mila miliardi di dollari (rispetto ai 2.800 miliardi del 2018) e coinvolgere 3,2 miliardi di persone. “Se parliamo di venduto online – dice ancora Giglio – il food non è ancora ai livelli di altri settori ma presenta un trend di crescita del 40%. È un settore che si sta trasformando in modo sostanziale e avverto che è prossimo un cambio epocale delle abitudini di acquisto anche in questo comparto”. (Gianni Rusconi, Sole 24 Ore.com, 24 settembre 2019, Art) • Calato il sipario sulla gran fiera di San Donnino, è il momento di fare bilanci. Tutto sommato la manifestazione durata ben tredici giorni, con centinaia di appuntamenti, ha soddisfatto molti: rappresentanti di associazioni, commercianti, fidentini. Anche se qualcuno ha lamentato che la fiera, da alcuni anni, è stata incentrata troppo sul food, perdendo la sua identità e per certi versi «snaturandosi». (s.l., Gazzetta di Parma.it, 19 ottobre 2019, Fidenza).

Dall’ingl. food (propriamente ‘cibo’).

Già attestato nel nome dell’Associazione food and beverage nel «Corriere della sera», 6 marzo 1975, p. 9.
Io, pur vivendo in Italia e non in Inghilterra, abito mio malgrado nella Food Valley. :(

Oggi —credo per la prima volta— mi è capitato di leggere un articolo dove il termine mi sembra significare, più che 'il settore industriale e commerciale dell’alimentazione', proprio il 'cibo', in tal caso secondo il fenomeno della «riestensione semantica» già osservato:

Ora è passato al food, ragazzi miei quanto costa, qui si calpesta il diritto di mangiare fighetto a Milano. Fa sapere, l’indignato, che per “due focacce al radicchio, quattro fiori di zucca, due involtini alla parmigiana. Poi due mozzarelle in carrozza e un sofficino” gli hanno preso 43 euro. (Fonte)

Se il food «costa», significa che sta per 'cibo', no?
domna charola
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Re: «Food»

Intervento di domna charola »

Mi sa che è talmente ovvio che si tratti di un forestierismo del tutto inutile, di cui non occorre nemmeno arrovellarsi alla ricerca di traducenti - ma più proficuamente abbattere sistematicamente chi lo usa, prima che arrivi a finire la parola :twisted: - che già una volta ci si è arresi sull'argomento:

viewtopic.php?t=6293

Solo cinque interventi, poi si è passati ad analizzare ogni singola ricorrenza del termine (pet-food, finger-food etc.).

Il problema è che sì, ormai viene usato anche nel linguaggio comune per indicare il comune cibo. E sta iniziando anche a figliare: tempo fa ho sentito colleghi che andavano a "fuddarsi"... :shock:
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2304
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: «Food»

Intervento di G. M. »

Chiedo scusa per il duplicato. Avevo fatto una ricerca prima ma evidentemente mi è sfuggito.
Avatara utente
Millermann
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Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
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Re: «Food»

Intervento di Millermann »

In attesa di (eventualmente) unificare i due filoni, dico la mia. :)
G. M. ha scritto: mer, 10 mag 2023 22:05Se il food «costa», significa che sta per 'cibo', no?
Sí... o meglio, per il buono, il meglio, la parte migliore del cibo. ;)
È un po' che sto maturando quest'idea: usare un anglicismo al posto di una parola italiana serve a nobilitare il designato, estraendo dalla globalità «neutra» del concetto ciò che ne costituisce la parte scelta, migliore.

Se ci pensiamo bene, ciò vale quasi sempre: ‹termine inglese› = il meglio di ‹termine italiano corrispondente›. Qualche esempio? Non saprei da dove cominciare... Che so: una T-shirt non è una maglietta e basta, è una maglietta ganza, alla moda... «scelta», insomma. Se uso il termine inglese, escludo automaticamente ciò che non va, che può rivelarsi scadente o negativo. È per questo che la parola italiana viene evitata specialmente dalle persone che parlano di moda, di turismo, di acquisti, insomma da chi vuole limitarsi alla parte migliore e piú attrattiva delle cose.

Non per nulla il food è caro: non è mica del cibo qualunque, un semplice panino con salame; è la parte migliore del cibo: è, come il suo articolo spiega, il mangiare fighetto. :mrgreen:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
domna charola
Interventi: 1631
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Food»

Intervento di domna charola »

Millermann ha scritto: gio, 11 mag 2023 11:12 Non per nulla il food è caro: non è mica del cibo qualunque, un semplice panino con salame; è la parte migliore del cibo: è, come il suo articolo spiega, il mangiare fighetto. :mrgreen:
Fuori tema
Non per dire, però anche il semplice panino vuoto in certe città va ormai a 6 euro al chilo!…
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