
«Dulce de leche»
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«Dulce de leche»
Definito nel Dizionario della Reale Accademia Spagnola (s.v. dulce) come «dolce fatto con latte zuccherato, solitamente aromatizzato alla vaniglia e sottoposto a cottura lenta e prolungata» (traduzione mia). Nell'America ispanofona ha anche altri nomi, mentre in francese si chiama confiture de lait. Per i dettagli (non sapendo più o meno nulla di cucina e non conoscendo fonti autorevoli
) vi rimando alla pagina della Vichipedìa in italiano. Come potrebbe tradursi?

- Millermann
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Re: «Dulce de leche»
Credo che la traduzione diretta, dolce di latte, in questo caso sia la scelta migliore. Nelle ricette è sempre tradotto cosí, non vedo perché cambiare! 

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Dulce de leche»
Se mi sa indicare dei libri (o siti autorevoli) dove dolce di latte è usato con quest'accezione specifica, aggiungerò la traduzione alla Vichipedia.Millermann ha scritto: gio, 12 dic 2019 23:52 Credo che la traduzione diretta, dolce di latte, in questo caso sia la scelta migliore. Nelle ricette è sempre tradotto cosí, non vedo perché cambiare!![]()

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Re: «Dulce de leche»
Mi pare che venga chiamato più spesso marmellata di latte (come in questo ricettario) o confettura di latte.
Ultima modifica di Daphnókomos in data mer, 25 mar 2020 12:13, modificato 2 volte in totale.
- Millermann
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Re: «Dulce de leche»
È normale che un prodotto alimentare non tradizionale possa avere piú nomi in una lingua che non è quella d'origine.
A quanto pare (da una ricerca per immagini), in italiano abbiamo:
1) Dolce di latte
2) Marmellata di latte
3) Confettura di latte
4) Crema di latte caramellato
5) Crema di latte mou
La prima è la traduzione letterale, che secondo me è preferibile, perché rimanda immediatamente all'originale (non abbiamo altri "dolci di latte" qui da noi
).
Seconda e terza sono due denominazioni abbastanza diffuse, che richiamano il termine francese, tuttavia presentano, a mio parere, delle controindicazioni: intanto, marmellata e confettura sono preparazioni a base di frutta, che qui non è presente; ci sono poi differenze tra i due termini a livello legislativo, come si può leggere qui.
Di conseguenza, credo che non potrebbero essere impiegati per prodotti commerciali, e sarebbero relegati a essere parole del lessico comune.
Noto, tra l'altro, dalla stessa pagina citata, che, secondo la direttiva europea, la confettura in portoghese è denominata «doce». Pertanto, il portoghese «doce de leite», oltre che come un dolce, può essere interpretato come una confettura, avvicinandosi cosí al francese «confiture de lait».
Passando alla quarta e alla quinta denominazione italiana, «crema di latte caramellato» mi piace, anche se è forse un po' vaga; l'altra, piú precisa, contiene ancora un forestierismo.
Riepilogando, a mio parere i traducenti piú validi sono dolce di latte, confettura di latte e crema di latte caramellato. E se si obbietta che, in fondo, da noi un «dolce» è cosa diversa da una crema, ci sarebbe anche crema dolce di latte, un po' piú verboso, in cui il termine è usato come aggettivo. Che ne dite?
A quanto pare (da una ricerca per immagini), in italiano abbiamo:
1) Dolce di latte
2) Marmellata di latte
3) Confettura di latte
4) Crema di latte caramellato
5) Crema di latte mou
La prima è la traduzione letterale, che secondo me è preferibile, perché rimanda immediatamente all'originale (non abbiamo altri "dolci di latte" qui da noi

Seconda e terza sono due denominazioni abbastanza diffuse, che richiamano il termine francese, tuttavia presentano, a mio parere, delle controindicazioni: intanto, marmellata e confettura sono preparazioni a base di frutta, che qui non è presente; ci sono poi differenze tra i due termini a livello legislativo, come si può leggere qui.
Di conseguenza, credo che non potrebbero essere impiegati per prodotti commerciali, e sarebbero relegati a essere parole del lessico comune.
Noto, tra l'altro, dalla stessa pagina citata, che, secondo la direttiva europea, la confettura in portoghese è denominata «doce». Pertanto, il portoghese «doce de leite», oltre che come un dolce, può essere interpretato come una confettura, avvicinandosi cosí al francese «confiture de lait».
Passando alla quarta e alla quinta denominazione italiana, «crema di latte caramellato» mi piace, anche se è forse un po' vaga; l'altra, piú precisa, contiene ancora un forestierismo.
Riepilogando, a mio parere i traducenti piú validi sono dolce di latte, confettura di latte e crema di latte caramellato. E se si obbietta che, in fondo, da noi un «dolce» è cosa diversa da una crema, ci sarebbe anche crema dolce di latte, un po' piú verboso, in cui il termine è usato come aggettivo. Che ne dite?

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Re: «Dulce de leche»
Senza entrare nel merito della questione e pur essendo lontanissimo da qualsiasi interesse e competenza di tipo culinario - sia pure solo lessicale (infatti, l'Italia è vasta e le modalità di confezionare e denominare il cibo "più che infinite" ...) - segnalo soltanto - scusandomi per l'intervento - la denominazione di "latte dolce" usuale nell'italiano della Liguria. Normalmente si omette "fritto", ma il "latte dolce" - si mangia, infatti, più frequentemente nel momento del pasto in cui vengono serviti i dolci (anche se può essere proposto, già in precedenza, come contorno di altre vivande, non dolci) - viene venduto nei negozi e consumato nei ristoranti fritto. Nella preparazione casalinga si può omettere la frittura, ma questa modalità di confezionamento, che ne implica il consumo come se si trattasse di una crema, usuale quando ancora non si acquistavano per i bambini le "merendine" negl'ipermercati, si sta un po' perdendo:Millermann ha scritto: sab, 14 dic 2019 10:55 È normale che un prodotto alimentare non tradizionale possa avere piú nomi in una lingua che non è quella d'origine.
A quanto pare (da una ricerca per immagini), in italiano abbiamo:
1) Dolce di latte
2) Marmellata di latte
3) Confettura di latte
4) Crema di latte caramellato
5) Crema di latte mou
La prima è la traduzione letterale, che secondo me è preferibile, perché rimanda immediatamente all'originale (non abbiamo altri "dolci di latte" qui da noi).
https://blog.giallozafferano.it/allacci ... -genovese/
http://www.discorsivo.it/rubrica/2018/0 ... -genovese/
P.S.: ovviamente, l'aggettivo "genovese" viene aggiunto da chi accede in rete per specificare e "caratterizzare" con un tocco di tipicità questo "prodotto" - ormai, in vendita, localmente, in quasi tutti i negozi di pasta fresca -. Non appartiene alla denominazione "storica" anche perché nessuno, anche soltanto non molti anni fa, avrebbe mai mostrato alcun interesse né a "indicare" né a "rivendicare" come esclusivamente "locale" un confezionamento così semplice di ingredienti banali, dando quasi per scontato che ricette simili - magari con denominazioni diverse - si potessero riscontrare anche al di fuori della regione.
- Millermann
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Re: «Dulce de leche»
Grazie dell'intervento, gentile Ligure: non v'è alcun motivo di scusarsi! 
Credo di aver capito il suo punto di vista, e mi spiego meglio: non intendevo dire che da noi non esistano dolci [a base] di latte, basti pensare, oltre che al suo, al famoso «biancomangiare» (che, pur essendo diverso, ricorda il nome peruviano del dolce di latte, «manjarblanco»).
Mi riferivo al nome letterale «dolce di latte», che, almeno a giudicare dai risultati ottenuti da [sommarie] ricerche in Rete, quando non è usato a scopo descrittivo (e a parte qualche ricetta inventata), mi sembra riferito sempre alla crema d'origine sudamericana.
Dovendo scegliere un traducente, e privilegiando l'univocità, è necessario rispettare la sequenza precisa di parole. Ad esempio «crema di latte» non basta, perché è un'altra cosa, e cosí pure «crema caramellata»; occorre dire necessariamente «crema di latte caramellato»... e anche cosí potrebbe non bastare!

Credo di aver capito il suo punto di vista, e mi spiego meglio: non intendevo dire che da noi non esistano dolci [a base] di latte, basti pensare, oltre che al suo, al famoso «biancomangiare» (che, pur essendo diverso, ricorda il nome peruviano del dolce di latte, «manjarblanco»).
Mi riferivo al nome letterale «dolce di latte», che, almeno a giudicare dai risultati ottenuti da [sommarie] ricerche in Rete, quando non è usato a scopo descrittivo (e a parte qualche ricetta inventata), mi sembra riferito sempre alla crema d'origine sudamericana.

Dovendo scegliere un traducente, e privilegiando l'univocità, è necessario rispettare la sequenza precisa di parole. Ad esempio «crema di latte» non basta, perché è un'altra cosa, e cosí pure «crema caramellata»; occorre dire necessariamente «crema di latte caramellato»... e anche cosí potrebbe non bastare!

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Re: «Dulce de leche»
Guardate un po' qui!
C'è un'azienda abruzzese che è diventata famosa per la produzione del dulce de leche, commercializzato col nome italiano dolce di latte.

Re: «Dulce de leche»
Premetto, gentile Millermann, che mi trovo assolutamente d'accordo con lei e anch'io - a meno di non desiderare di "ostentare" intenzionalmente "presunte" competenze linguistiche - direi e scriverei "dolce di latte". In realtà, mi stavo interrogando - non avendo competenze specifiche di spagnolo - su quanto "dulce de leche" possa essere - anche in spagnolo - la specializzazione di una denominazione originariamente più generica.Millermann ha scritto: sab, 14 dic 2019 14:40 Grazie dell'intervento, gentile Ligure: non v'è alcun motivo di scusarsi!
Credo di aver capito il suo punto di vista, e mi spiego meglio: non intendevo dire che da noi non esistano dolci [a base] di latte, basti pensare, oltre che al suo, al famoso «biancomangiare» (che, pur essendo diverso, ricorda il nome peruviano del dolce di latte, «manjarblanco»).
Mi riferivo al nome letterale «dolce di latte», che, almeno a giudicare dai risultati ottenuti da [sommarie] ricerche in Rete, quando non è usato a scopo descrittivo (e a parte qualche ricetta inventata), mi sembra riferito sempre alla crema d'origine sudamericana.
Dovendo scegliere un traducente, e privilegiando l'univocità, è necessario rispettare la sequenza precisa di parole. Ad esempio «crema di latte» non basta, perché è un'altra cosa, e cosí pure «crema caramellata»; occorre dire necessariamente «crema di latte caramellato»... e anche cosí potrebbe non bastare!![]()
Se, ad es., scrivo su un motore di rete "dolci di latte (italiani)" compaiono preparazioni che - globalmente - anch'io definirei "dolci di latte" come dizione più sintetica di "dolci a base di latte". Ho chiesto a un negoziante che vende il "latte dolce" alla genovese e ad amici e tutti gl'interpellati mi hanno confermato che pure loro usano abitualmente la denominazione di "dolce di latte" per indicare un dolce a base di latte e non un preparato specifico. Intendevo semplicemente segnalare ancora la possibilità e la vitalità dell'uso generico dell'espressione "dolce di latte" nella lingua italiana. E sarei curioso - ma mi manca l'esperienza diretta, pur avendo una competenza scolastica della lingua di Castiglia - di poter avere una conferma che, pure in castigliano, la fama del preparato non abbia impedito la continuazione del significato generalizzato della stessa espressione quando intesa non specificamente relativa alla preparazione di cui s'è scritto.
https://www.google.com/search?hl=it&sxs ... DbHb662Bds
https://www.google.it/search?hl=it&tbm= ... bsQ4dUDCAU
Si trattava soltanto dell'ineliminabile potenziale collisione tra accezione generale e specifica se si decide di mantenere - per entrambi i significati - la stessa identica voce. Tutto qui.

P.S.: Se in un negozio a Genova - o in provincia - un turista domanda che cosa sia il "latte dolce", ottiene risposte del tipo di "E' "un" dolce di latte che si fa con ...". Meno frequenti - nella comunicazione verbale - risposte quale, ad es., "E' "un" dolce a base di latte che si fa con ...".
Re: «Dulce de leche»
Grazie mille a tutti gli intervenuti (che, naturalmente, possono continuare a intervenire
). Ancora una volta si conferma che un gruppo di persone che amano la lingua possono fare e trovare molte più cose che una persona sola.
Venendo al tema, le argomentazioni di Millermann sono interessanti, e direi che, soprattutto, il prodotto scovato da Daphnókomos fa guadagnare molti punti alla traduzione letterale.

Venendo al tema, le argomentazioni di Millermann sono interessanti, e direi che, soprattutto, il prodotto scovato da Daphnókomos fa guadagnare molti punti alla traduzione letterale.

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Re: «Dulce de leche»
Dal Battaglia, accezione 9 di «Latte»:

Dolce di latte: crema di latte zuccherato, rappresa a fuoco lento.

Re: «Dulce de leche»
Ottimo!
Ancora una volta grazie mille.

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