Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Moderatore: Cruscanti
Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Se le parole sdrucciole e bisillabe piane terminanti al singolare con "-go" al plurale terminano o possono terminare con "-ghi" (come catàlogo/cataloghi, arcipèlago/arcipelaghi, sarcòfago/sarcofagi-ghi, làgo/laghi, màgo/maghi, spàgo/spaghi), mi chiedo per quale motivo invece i nomi - anche questi parole sdrucciole - di chi tratta una disciplina terminano rigorosamente con "-gi" (archeòlogo/archeologi, musicòlogo/musicologi, psicòlogo/psicologi, ecc.). Esiste una chiara risposta in merito?
Re: Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Non ci sono regole precise in merito, e neanche la regola di chi tratta una disciplina è rigorosa, visto che esistono anche le forme psicologhi, teologhi, antropologhi, ecc. Il punto sulla situazione si può leggere nella grammatica di Luca Serianni, III.106-108.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Millermann
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Re: Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Aggiungo che, a questo proposito, può leggere due consulenze dell'Accademia della Crusca (qui e qui) che provano a fare chiarezza.
Come può vedere, i nomi che si riferiscono alle professioni non hanno «rigorosamente» il plurale in -gi; è ammesso anche quello in -ghi, anche se è meno comune.
In ogni caso, citando la Crusca, «non esiste una regola grammaticale, ma una regola pratica cui è consigliabile attenersi: i nomi che indicano persone tendono ad avere il plurale in -gi, mentre i nomi che indicano cose tendono ad avere il plurale in -ghi».
Come può vedere, i nomi che si riferiscono alle professioni non hanno «rigorosamente» il plurale in -gi; è ammesso anche quello in -ghi, anche se è meno comune.
In ogni caso, citando la Crusca, «non esiste una regola grammaticale, ma una regola pratica cui è consigliabile attenersi: i nomi che indicano persone tendono ad avere il plurale in -gi, mentre i nomi che indicano cose tendono ad avere il plurale in -ghi».

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Grazie per le indicazioni
Inoltre ho appena confrontato il vocabolario "Treccani" online con il mio dizionario interattivo "Garzanti", e mi sembra di capire che, per le persone che trattano una disciplina, il plurale con "-ghi" è considerato "popolare". Quindi psicologhi non è sbagliato, anche se la forma prediletta è il suo plurale con "-gi".

Re: Velo di mistero sui plurali «-gi/ghi»
Veramente qui i collaboratori alla Crusca si limitano a riportare quanto già scritto da altri.Millermann ha scritto: dom, 03 mag 2020 20:56 Aggiungo che, a questo proposito, può leggere due consulenze dell'Accademia della Crusca (qui e qui) che provano a fare chiarezza.

Fuori tema
Sarebbe auspicabile adottare in linea e dimenticare l’insensato online.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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