«Runner» (ristorazione e sport)

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DMW
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«Runner» (ristorazione e sport)

Intervento di DMW »

Salve a tutti,

Visto che la parola e il contesto sono gli stessi apro un solo filone.

Il dizionario Devoto-Oli scrive:
Runner
In un ristorante, addetto allo smistamento dei piatti tra la cucina e la sala.
In queste due pagine:
https://it.answers.yahoo.com/question/i ... 859AAkRAYh
http://www.salabar.it/node/125
potete trovare ulteriori informazioni. Mentre le leggete, cercate di non buttare lo schermo dalla finestra. :evil:

Poi c'è la tovaglia runner che è quella striscia colorata che si mette sopra la tovaglia.

Qualche idea per la traduzione?
Avatara utente
Millermann
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Intervento di Millermann »

Be', per quanto riguarda il tipo di tovaglia, un traducente italiano esiste, anzi, direi piú d'uno: si chiama infatti guida da tavolo/a, oppure striscia da tavolo/a.
Gugolando questi termini si può osservare come siano abbastanza diffusi (pur se non quanto l'anglicismo), e facciano riferimento piú o meno allo stesso oggetto. :)

Invece, per la professione nel campo della ristorazione, mi sembra un ruolo simile a quello dell'aiuto cameriere, o commis de rang (però forse meno specializzato). :?
Infatti qui ho trovato:
«E’ un ulteriore aiuto del cameriere che si occupa solo dei servizi tra la cucina e la sala. Non è necessaria né esperienza, né la conoscenza dell’inglese.»

Il sito che lei ha indicato dice:
Dove le mansioni sono distinte, possiamo trovare food runner (si occupa solo dei cibi) e drink runner (si occupa solo delle bevande); tradotti in italiano diventano porta-piatti e porta-bevande: i termini inglesi “suonano” decisamente meglio.


(Sarà! A me, che non sono del mestiere, basandomi sul significato del verbo, runner fa venire in mente "galoppino"... :P)

Anche qui dice che «È la versione moderna del "cameriere portapiatti" e del "cameriere porta-bevande".»
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
DMW
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Iscritto in data: mar, 29 lug 2014 22:09

Intervento di DMW »

Molte grazie per l'intervento.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Millermann ha scritto:(Sarà! A me, che non sono del mestiere, basandomi sul significato del verbo, runner fa venire in mente "galoppino"... :P)
L'ho pensato anch'io!... è la traduzione quasi letterale: colui che corre (run) / galoppa fra i tavoli...
Forse porta-piatti suona meglio.
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Le lingue sorelle che dicono?
Don Antonio
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Intervento di Don Antonio »

Credo che porta-piatti vada benissimo, ma anche:
portantino,
sbarazza-tavoli,
aiuto di sala o aiuto-sala,
comì) (dal commis francese)...

Porta-piatti (portapiatti), qualora si voglia devinire il food-runner e porta-bevande (portabevande), qualora si voglia definire l'orribile drinkrunner

E' in pratica, leggo nello stesso articoletto di "salabar" che questo ruolo non è altro che quello del vecchio commis (o addetto allo sbarazzo dei tavoli). Stanno ridefinendo dei forestierismi con altri forestierismi, ma dove vorranno arrivare, qual'è il loro vero intento?
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Ferdinand Bardamu
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«Runner» (ristorazione e sport)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Carnby ha scritto: mer, 10 mag 2017 11:53 Le lingue sorelle che dicono?
La IATE alla voce kitchen runner, definito come (traduco dal francese) «intermediario tra i camerieri e i cuochi. Prende le ordinazioni dalle mani dei camerieri e le scrive sul ‹teleautografo› per i cuochi», si registrano le traduzioni francesi réceptionnaire des comandes (= destinatario delle ordinazioni) e opérateur d’électro-scripteur (= «operatore del teleautografo»). Nessuna delle due mi convince; la seconda credo sia addirittura improponibile oggi, nell’epoca in cui le ordinazioni si prendono col palmare, che le trasmette direttamente alla cucina…

Ne approfitto per proporre un’altra accezione dell’anglicismo, accezione che qualche anno fa sarebbe stata impensabile, ossia runner in quanto ‹podista, corridore›. Questo prestito sterminatore sembra ormai l’unico termine per riferirsi a chi corre per diletto o per mantenersi in forma.
valerio_vanni
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Re: «Runner» (ristorazione e sport)

Intervento di valerio_vanni »

Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 04 mag 2020 13:26 Ne approfitto per proporre un’altra accezione dell’anglicismo, accezione che qualche anno fa sarebbe stata impensabile, ossia runner in quanto ‹podista, corridore›. Questo prestito sterminatore sembra ormai l’unico termine per riferirsi a chi corre per diletto o per mantenersi in forma.
Non è così nuovo runner. Però mi pare che prima della pandemia fosse più specifico per chi fa sport in senso stretto (allenamenti, gare etc).

Il suo acerrimo nemico e principale predatore durante la fase uno, invece, è stato più fortunato perché il prestito è ben adattato: il drone, i droni.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Runner» (ristorazione e sport)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

valerio_vanni ha scritto: lun, 04 mag 2020 14:23Non è così nuovo runner. Però mi pare che prima della pandemia fosse più specifico per chi fa sport in senso stretto (allenamenti, gare etc).
Ha ragione, e non è una novità nemmeno l’anglicismo correlato, running: basta cercare «scarpe da running» su un motore di ricerca per rendersene conto. Ad ogni modo, in questo periodo mi pare sia emerso in maniera incontrovertibile il suo uso sistematico, che ha emarginato podista e corridore (ormai quasi al livello di dialettalismi).
valerio_vanni ha scritto: lun, 04 mag 2020 14:23Il suo acerrimo nemico e principale predatore durante la fase uno, invece, è stato più fortunato perché il prestito è ben adattato: il drone, i droni.
:mrgreen: Sí, in questo caso si è potuto adattare. Credo che l’adattamento sia stato favorito dal fatto che, altrimenti, drone nella pronuncia inglese avrebbe suonato in italiano come una parola dialettale (si vedano al riguardo le parole del Klajn).
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