«Chiunque fosse» o «chiunque sia stato»?

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Moderatore: Cruscanti

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Ste. Gi.
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Iscritto in data: ven, 11 mag 2018 10:58

«Chiunque fosse» o «chiunque sia stato»?

Intervento di Ste. Gi. »

Ben trovati,
oggi, durante un notiziario, un cronista ha pronunciato la seguente frase

"Ieri mattina, in zona (...), è avvenuto il sinistro. Chiunque fosse presente è invitato a informare le autorità."


Non mi pare che la scelta del congiuntivo imperfetto sia felice; secondo il giudizio di chi parla, tale tempo verbale, nel suddetto contesto, esula dalla dimensione del passato in cui è inquadrata l'azione di riferimento (il sinistro).

Ben diverso sarebbe il caso di

"Nella mattinata di domani si terrà la manifestazione a favore di (...). Chiunque fosse interessato a partecipare potrebbe/potrà/può..."


Tornando al primo esempio, la scelta del congiuntivo passato sarebbe stata, per me, l'unica possibile; attendo comunque i vostri interventi.

Buona serata e grazie per l'attenzione.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: «Chiunque fosse» o «chiunque sia stato»?

Intervento di Marco1971 »

Chiunque fosse presente, nel contesto, equivale a chiunque era presente, e si riferisce all’essere in un dato luogo, nel passato, nel momento in cui qualcosa accade. Chiunque sia stato presente considera l’episodio restrospettivamente, con maggior distacco. È solo una questione di prospettiva.

Analoga differenza si può stabilire, ad esempio, tra Non so chi fosse/era presente a quella rappresentazione e Non so chi sia stato presente a quella rappresentazione.

E aggiungo un esempio di ciascuna delle tre possibilità legate alla frase proposta. :)

Chiunque era presente a questa discussione ha veduto dal modo stesso con cui fu sciolta quella tornata, che fu bene che si sciogliesse, perché così, tornata la calma negli spiriti e l’ordine nel dibattimento, noi vediamo che tutti siamo d’accordo sul principio... (Atti del parlamento subalpino, 1874)

Il significato è questo: accettava con entusiasmo la partita, di venire cioè alle mani con chiunque fosse presente, anche con quelli che potevano ritenersi invincibili. (Il Morgante [nota esplicativa di un verso], 1948)

...la denuncia può essere fatta da chiunque sia stato presente ad un fatto punibile o ne abbia avuta cognizione in altro modo, senza essere stato offeso, né danneggiato... (Codice di procedura penale del Regno d’Italia, 1871)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ste. Gi.
Interventi: 94
Iscritto in data: ven, 11 mag 2018 10:58

Re: «Chiunque fosse» o «chiunque sia stato»?

Intervento di Ste. Gi. »

L'imperfetto è oggettivamente uno dei tempi più versatili della nostra lingua, e ciò vale tanto per l'indicativo quanto per il congiuntivo, al centro del nostro filone.
Ma è proprio per tale versatilità che, alle volte, per disambiguare dati contesti, si potrebbe optare - siate indulgenti per la definizione che ho scelto di usare - dei tempi "più precisi". Se il cronista che, suo malgrado, è sul banco degli imputati, avesse selezionato il congiuntivo passato, a mio avviso, avrebbe evitato di ingenerare un momentaneo estraniamento nel sottoscritto (magari sono stato l'unico ascoltatore ad aver subìto questo stato d'animo), senza alterare, con sfumature semantiche di sorta, il messaggio generale del suo periodare.
Ringrazio comunque il signor Marco1971 per la sua solita precisione espositiva.

I miei migliori saluti
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Re: «Chiunque fosse» o «chiunque sia stato»?

Intervento di Marco1971 »

Quando esistono possibilità di scelta fra due o piú tempi, si producono immancabilmente sfumature, piú o meno importanti, e talvolta quasi impercettibili. Proprio per il fatto che siamo esseri umani, sia la scelta sia il suo effetto saranno sempre in funzione della sensibilità individuale, di là da ogni dato oggettivo. Ma è sempre possibile analizzare le scelte e giungere a un consenso sostenuto da una tendenza maggioritaria. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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