«Yacht»

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Ferdinand Bardamu
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«Yacht»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Apro un filone su questo forestierismo soltanto per segnalarvi l’adattamento jachetto, registrato dal Battaglia. Il significato descritto non è del tutto congruente con quello di panfilo (che è un imbarcazione di grandi dimensioni), perciò non credo sia utilizzabile come traducente. Lo segnalo piú come curiosità; mi chiedo, al tempo stesso, se l’adattamento sia stato fatto sulla base della lettura italiana del forestierismo scritto o a partire da una pronuncia arcaica o dialettale dell’anglicismo… :?:
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Marco1971
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Re: «Yacht»

Intervento di Marco1971 »

Non ho certo una risposta sicura, ma visto che la parola si pronuncia pressappoco come iòt, non credo che sia un adattamento derivato dalla pronuncia. Mi sembra puramente grafico, con l’aggiunta del suffisso diminutivo; e l’iniziale j, desueta, fa rimontare il suo conio almeno ai primi del Novecento se non ancor prima. Personalmente, a istinto, avrei geminato: iacchetto. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Yacht»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie. :) La geminazione l’avresti fatta sulla base dell’analogia con giacchetto o, per cosí dire, per eufonia?
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Marco1971
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Re: «Yacht»

Intervento di Marco1971 »

Iachetto per me è quasi impronunciabile, nel senso che il mio apparato fonatorio mi spinge a iacchetto a prescindere da associazioni consapevoli con altre parole. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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G.B.
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Re: «Yacht»

Intervento di G.B. »

Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 06 ott 2020 22:07 ...perciò non credo sia utilizzabile come traducente.
Che illo tempore ancor non se ne producessero di grandi dimensioni? Definizioni datate a parte, adattamento di yacht rimane; che poi un ammodernamento semantico debba comportare un adattamento moderno (piú fonetico, come, p. es., iotte) è argomentabile.

Per dare un parere rispetto alla geminazione della c: io non ne sento l'esigenza (penso a pochetto, amichetto ecc.).
G.B.
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Millermann
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Re: «Yacht»

Intervento di Millermann »

Marco1971 ha scritto: mar, 06 ott 2020 23:20Mi sembra puramente grafico, con l’aggiunta del suffisso diminutivo; e l’iniziale j, desueta, fa rimontare il suo conio almeno ai primi del Novecento se non ancor prima. Personalmente, a istinto, avrei geminato: iacchetto. :)
È senz'altro piú antico, e non tanto per l'iniziale (che potrebbe addirittura essere un'innovazione successiva :?).

La prima attestazione che ho trovato è nel libro
«Voci italiane d'autori approvati dalla Crusca nel vocabolario d'essa non registrate», risalente al 1745, in cui si legge:
IACHETTO. Sorta di vascello Inglese, destinato per la sua velocità, e comodità a delizia, e diporto.
Ho trovato tale variante anche su questo dizionario italiano-inglese del 1832: «IACHETTO, s. m. (sea-term.) a yacht.»

E altre conferme arrivano dagli esempi d'uso trovati in questa Rivista marittima del 1878. Anche in questo caso, a quanto pare, con la i iniziale, benché si trovino anche esempi con la j. :)

Esiste anche una versione geminata, quasi altrettanto antica; appare nel Dizionario portatile delle lingue italiana ed inglese, del 1819: «YACHT, jacchetto, balandra, [...]». Cosí accontentiamo anche il nostro Marco! ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
valerio_vanni
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Re: «Yacht»

Intervento di valerio_vanni »

G.B. ha scritto: mer, 07 ott 2020 13:31 Per dare un parere rispetto alla geminazione della c: io non ne sento l'esigenza (penso a pochetto, amichetto ecc.).
A me anni fa è capitata una cosa simile a quella di Marco: mi ci è voluto un po' per convincermi che questo vino si chiamava «Brachetto».
domna charola
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Re: «Yacht»

Intervento di domna charola »

A questo punto sarebbe da capire quando è entrato nell'uso il termine inglese, soppiantando il traducente italiano; sicuramente non è un passaggio di questo secolo, come molti altri termini che oggi imperversano.
Io ricordo che da bambina, negli anni '60, in porto a Sanremo c'erano gli *iot; li si chiamava già così, e ci ho messo un po' a collegarlo con la corretta grafia in inglese.
Luke Atreides
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Re: «Yacht»

Intervento di Luke Atreides »

Io aggiungerei anche questo qui: naviglio di piacere nella rivista marittima del 1879 a pagina 438.
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