Buonasera e ben trovati,
a distanza di molte settimane torno a disturbarvi con un interrogativo legato alla consecutio.
Le tre costruzioni sotto indicate, seppur con implicazioni semantiche distinte e diverse, possono secondo voi essere giudicate corrette sotto il profilo sintattico?
[…] penserei che tu abbia sbagliato.
[…] penserei che tu possa aver sbagliato.
[…] penserei che (tu) potresti aver sbagliato.
Mi affido alla vostra professionalità.
Buona serata e grazie.
Anche per me le frasi sono corrette; quello che cambia è la sfumatura di significato, in particolare il grado di certezza che l'altro abbia effettivamente sbagliato. Trasformandole in discorso diretto, per me significano, rispettivamente:
[…] penserei: «hai sbagliato (almeno secondo me)».
[…] penserei: «puoi aver sbagliato (ma non ne sono sicuro)».
[…] penserei: «potresti aver sbagliato (ma non credo)».
[…] penserei: «avresti potuto sbagliare (e invece non l'hai fatto)».
Buonasera a tutti voi,
mi permetto di integrare il filone con una domanda che reputo attinente all'argomento.
Adottando, per così dire, i rapporti sintattici proposti da Ste.Gi., arricchiti e ragionati poi dagli interventi degli utenti, sarebbe possibile costruire anche un'interrogativa indiretta?
[…] mi domanderei se tu abbia (hai) sbagliato.
[…] mi domanderei se tu possa (puoi) aver sbagliato.
[…] mi domanderei se tu potresti aver sbagliato.
Sarebbero a mio avviso attuabili anche altre soluzioni (congiuntivo trapassato, condizionale composto, tanto per indicarne due); ma vi sarei grato se analizzaste quelle che ho esplicitato più sopra.
Per non disturbarvi con nuovi messaggi, ringrazio da subito chi avrà la buona volontà di prendere in esame il mio interrogativo.
Grazie e buon fine settimana.
Buongiorno,
mi sembrano tutte soluzioni corrette; personalmente, riserverei l'uso dell'indicativo nella seconda frase a un registro piú colloquiale.
Buon fine settimana anche a Lei.