Il termine è imparentato e semanticamente a volte sovrapposto col norreno jarl, che indica similmente un nobiluomo o un capo militare.earl Titolo nobiliare di origine scandinava, introdotto in Inghilterra ai tempi di re Canuto II (m. 1035). L’e. era un ufficiale regio preposto a una o più contee; dopo la conquista normanna (1066), l’ufficio divenne ereditario e limitato a una sola contea e dunque equivalente al conte. Fu il più alto titolo nobiliare inglese fino al 1337, quando Edoardo III introdusse il titolo di duca.
Qui leggo che (traduzione mia):
Il termine earl indicava in origine un uomo di rango nobile [...], e anche, specificamente, un nobiluomo ereditario del grado immediatamente superiore a quello di tano. Successivamente fu un equivalente di jarl, ovvero un capo danese o norreno, e, sotto Canuto e i suoi successori, fu usato per indicare i governatori di divisioni dell'Inghilterra [...]. Nel periodo anglosassone tardo, col cadere della corte sassone sotto l'influenza normanna, il termine fu usato per ogni nobiluomo che portasse il titolo continentale di conte.
Sto traducendo dall'inglese un'opera ambientata nell'Inghilterra della seconda metà del IX secolo, e il termine earl è usato parecchie volte, per indicare i capi dell'esercito degl'invasori danesi, e un paio di volte per i capi o nobiluomini britannici (di ascendenza non precisata). L'avevo dapprima tradotto con conte, come si fa spesso; ma poi, ritornandoci, mi sembrava avere un che di anacronistico, situandosi la vicenda ben prima dell'equivalenza «earl = conte». Al momento sono quindi orientato per farne un adattamento, iarlo. In Rete ne trovo solo qualche rara attestazione (1, 2). Nella Vicipædia trovo iarlus, ma col mio latino scolastico non sono in grado di giudicarne l'attendibilità senza tradurre con un po' di calma.
Pareri, commenti...?