«Dribbling»

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Difesa Italiano
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«Dribbling»

Intervento di Difesa Italiano »

Il termine inglese dribbling è stato tradotto in dribblaggio, ma possiamo cercare un traducente migliore.

Nel dizionario del Corriere troviamo la voce scartare, perché non usare allora scartaggio? (fra l'altro già registrato nell'uso comune, pensiamo agli scartaggi e tiri in porta, e qua e là in Rete)
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Carnby
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Re: «Dribbling»

Intervento di Carnby »

Io sono per dribblata, a me basta che sia fonotatticamente italiano.
DMW
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Re: «Dribbling»

Intervento di DMW »

Carnby ha scritto: gio, 01 dic 2022 12:34 Io sono per dribblata, a me basta che sia fonotatticamente italiano.
Io pure. Anche perché abbiamo già dribblatore:
dribblatore /dribbla'tore/ (drib-bla-to-re) s.m. TS sport [1914; der. di dribblare con –tore] calciatore abile nel dribbling.
che richiama dribblata.
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G.B.
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Re: «Dribbling»

Intervento di G.B. »

Mi piace riportare le parole di Giacomo Devoto («LN», 1, 1939, p. 18) a proposito dell'uso di forestierismi nelle cronache del calcio degli anni Dieci e Venti del secolo scorso.
Se il fattore espressivo fosse stato l'unico a agire in questa terminologia gli anglismi avrebbero subìto magari adattamenti violenti ma non sarebbero scomparsi. La sostituzione dei termini forestieri è stata resa possibile dal tecnicismo, dalla burocratizzazione del giuoco, dalla massa di carta stampata che si accompagna alla colossale organizzazione del giuoco del calcio in Italia. Sono migliaia di relazioni, di reclami, di decisioni del Direttorio, redatte tutte in una terminologia precisa rispondente alla volontà italianizzatrice che irradia dal centro. Lette e rilette sui giornali, inavvertitamente cancellano dalla nostra memoria le forme straniere un giorno famigliari a tutti noi.
Mancata la «volontà italianizzatrice», si preferí (e si preferisce), in questo caso, adattare. Ma tentativi di tradurre vi furono: palleggio, scarto, scavalco, calceggio, serpentina, scambietto, destreggio, schivata, finta.
G.B.
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Rollo Tomasi
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Re: «Dribbling»

Intervento di Rollo Tomasi »

"Dribbling" è una di quelle parole talmente radicate,e da tempo, nel nostro linguaggio comune, che risulta particolarmente difficile diffondere un traducente o un adattamento, anche perché la stessa lingua italiana da tempo ne ha coniato i derivati, come appunto il verbo "dribblare".

Vale anche per altri termini propriamente calcistici, come "goal" e "corner" (anche se qui "calcio d'angolo" per fortuna sembra prevalere, nonostante sia più lungo).
Immagino sia per via dell'iniziale nascita e diffusione del gioco in Inghilterra.
Carnby ha scritto: gio, 01 dic 2022 12:34 Io sono per dribblata, a me basta che sia fonotatticamente italiano.
Io invece preferisco sempre un traducente vero e proprio, non solo una somiglianza fonotattica. Credo che per la difesa dell'italiana sia meglio agire in questo modo, e se serve, creare neologismi.

Fra quelli proposti direi che scartaggio è quello più sensato, anche perché "scartare" si usa già in ambito calcistico ed è la cosa che più si avvicina al signfiicato di "dribbling".
Ma anche schivamento, che già esite come parola, andrebbe bene.
Difesa Italiano
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Re: «Dribbling»

Intervento di Difesa Italiano »

Rollo Tomasi ha scritto: sab, 24 dic 2022 12:01 Fra quelli proposti direi che scartaggio è quello più sensato, anche perché "scartare" si usa già in ambito calcistico ed è la cosa che più si avvicina al signfiicato di "dribbling".
Esattamente, inoltre come ho già fatto notare si parla spesso di scartaggi e tiri in porta
Rollo Tomasi ha scritto: Ma anche schivamento, che già esite come parola, andrebbe bene.
Secondo me scartaggio ha più possibilità di diffondersi essendo già usato
Antujo
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Re: «Dribbling»

Intervento di Antujo »

Fuori tema
Mi ha fatto ricordare, caro Difesa Italiano, che da bambino io giocavo proprio a scartaggi e tiri in porta nel prato vicino alla canonica anziché andare a catechismo. :D
Difesa Italiano
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Re: «Dribbling»

Intervento di Difesa Italiano »

Fuori tema
:lol: Personalmente ho sempre preferito Olanda (gioco in cui ero incapace ahahah) perché lo ritenevo "più ignorante".
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Dribbling»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non mi è chiaro quali sarebbero i difetti di dribblaggio, che italianizzerebbe tutta la serie (dribblaggio, dribblare, dribblatore, dribblomane)
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Rollo Tomasi
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Re: «Dribbling»

Intervento di Rollo Tomasi »

Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 24 dic 2022 15:18 Non mi è chiaro quali sarebbero i difetti di dribblaggio, che italianizzerebbe tutta la serie (dribblaggio, dribblare, dribblatore, dribblomane)
Per come la vedo io, bisognerebbe trovare dei traducenti effettivi dove già esistenti e all'occorrenza, creare dei neologismi con una forma e un significato chiari e di facile utilizzo e comprensione.
Non mi piace molto l'idea di adattare i forestierismi, e gli anglicismi in particolare, semplicemente italianizzandoli con l'aggiunta di una vocale finale o una modifica della desinenza che però mantiene sostanzialmente inalterata la struttura del termine originario.

In questo caso con "dribblaggio" si crea proprio questa situazione. E oltretutto, visto che rimane la radice originale, e visto quanto è diffuso da tempo il termine inglese, quello italiano finisce per non essere troppo utilizzato : https://www.treccani.it/vocabolario/ric ... ibblaggio/

Secondo me, per la tutela della lingua italiana è meglio procedere in altro modo, in linea generale.

È una questione di preferenze, immagino, non è che ci sia un metodo più corretto di un altro.
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Infarinato
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Re: «Dribbling»

Intervento di Infarinato »

Rollo Tomasi ha scritto: sab, 24 dic 2022 16:02 Secondo me, per la tutela della lingua italiana è meglio procedere in altro modo, in linea generale.
Ne prendiamo atto. E poi, con tutto il rispetto, passiamo oltre, ché qui di forestierismi discutiamo da quasi vent’anni, e francamente di rimandarla alle migliaia di argomentazioni e controargomentazioni al riguardo (sostenute da fior di linguisti), che può facilmente reperire in queste stanze, non ne abbiamo punta voglia. :)
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G.B.
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Re: «Dribbling»

Intervento di G.B. »

Non per nulla c'è il «compendio». Però, vorrei dire che, desiderando fare i puristi, questo -aggio non è proprio uno dei suffissi piú italiani che abbiamo.

È noto, per esempio, che Gabriele D'Annunzio, nell'edizione dell'Oleandro del Sudore di Sangue (1931, p. 288) avesse usato atterrata per atterraggio (entrambe le parole comparvero, poi, a sostituzione di atterrissage nel Bollettino d'informazioni della R. Accademia d'Italia del 1941).
Arrivata invece, «vocabolo di timbro più puro e più illustre» (Enrico Falqui, Bibl. fasc. 1933, p. 322), sostituiva nel Forse che sí forse che no dell'Oleandro (non sempre, bisogna dire) ammaraggio. Si veda, su ciò, Parole nuove (ed. 1942, s.v. ARRIVATA).

Si può discutere della funzione dei vari suffissi e quindi distinguere e quindi intercambiare (come, probabilmente, fece D'Annunzio); però, non vedo proprio la necessità di aggiungere un traducente ai molti già tentati (li ho elencati nel mio intervento precedente).
G.B.
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Re: «Dribbling»

Intervento di Infarinato »

G.B. ha scritto: sab, 24 dic 2022 19:09 [N]on vedo proprio la necessità di aggiungere un traducente ai molti già tentati (li ho elencati nel mio intervento precedente).
Concordo. Infatti dribblaggio è attestato (cfr. Treccani e GDLI), anche se non compare nel suo elenco. ;) Gode inoltre dell’indubbio vantaggio menzionato da Ferdinand.

Evitiamo, inoltre, di confondere le idee ai nostri venticinque lettori (e ai nuovi arrivati) dando l’impressione di mettere sullo stesso piano le fisime dei puristi ottocenteschi (perdipiú intorno a un suffisso [ormai] italianissimo quale -aggio) e i princípi del purismo strutturale.
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G.B.
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Re: «Dribbling»

Intervento di G.B. »

Infarinato ha scritto: sab, 24 dic 2022 19:36 Gode inoltre dell’indubbio vantaggio menzionato da Ferdinand.
Anche scarto.
Infarinato ha scritto: sab, 24 dic 2022 19:36 Evitiamo, inoltre, di confondere le idee ai nostri venticinque lettori (e ai nuovi arrivati) dando l’impressione di mettere sullo stesso piano le fisime dei puristi ottocenteschi (perdipiú intorno a un suffisso [ormai] italianissimo quale -aggio) e i princípi del purismo strutturale.
A ognuno le sue fisime. Siano i nostri venticinque lettori a scegliersele. La varietà di opinioni non ha mai fatto male a nessuno. :roll:
G.B.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Dribbling»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

G.B. ha scritto: gio, 01 dic 2022 18:32[T]entativi di tradurre vi furono: palleggio, scarto, scavalco, calceggio, serpentina, scambietto, destreggio, schivata, finta.
Alcuni dei traducenti proposti, però, non sono del tutto adeguati, limitatamente all’àmbito calcistico. Per esempio, il palleggio si riferisce o all’«azione del giocatore che, in genere a scopo di allenamento, colpisce ripetutamente il pallone (con la testa, il ginocchio o i piedi) lanciandolo verso l’alto senza farlo ricadere a terra» (Treccani, s.v. «Palleggio») oppure, nella strategia di gioco, allo scambio della palla tra i giocatori:
  • Intorno al settantesimo gli olè dei tifosi argentini certificano che siamo ospiti della festa di qualcun altro, più tori che toreri. L’Argentina, in vantaggio 2-0, sta dominando come raramente si vede nelle partite tra Nazionali e si permette una lunga fase di palleggio chiusa da un fallo di frustrazione di Di Lorenzo su Messi. (Ultimouomo.com, 2 giugno 2022; si veda anche l’immagine animata, che spiega meglio delle parole).
Anche la finta non è una componente indispensabile dell’azione di cui discutiamo, sebbene sia molto spesso presente. Ad esempio, la cosiddetta croqueta consiste semplicemente nello spostamento del pallone da un piede all’altro il piú velocemente possibile, per superare l’avversario. Inoltre, un giocatore atleticamente dotato può schivare l’avversario sovrastandolo nell’allungo, in velocità, senza giochetti o cambi di direzione improvvisi. Eppoi si può pure fare una finta senza riuscire a scartare il giocatore dell’altra squadra.

E la serpentina è piuttosto il modo di descrivere l’azione di un calciatore talentoso capace di dribblare non uno ma molti avversari in successione (è ad esempio ciò che fece Maradona ai quarti di finale del mondiale contro l’Inghilterra nel 1986).

Il solo termine di quella lista che io abbia sentito, e adoperato, nella lingua comune e colloquiale per dribbling è scarto; o per meglio dire, il verbo scartare: se voglio dire «È bravo nel dribbling», riformulo in «È bravo a scartare». E quando ci si trovava al campetto in due, si giocava «a scartarsi»: in questo caso «dribblarsi» ci sarebbe sonato un po’ pretenzioso, come se appartenesse a un registro (lievemente) superiore. (In quanto al sostantivo, è ovvio, comunque, che la creazione del derivato scarto è facile, spontanea e immediata).

Tornando a dribblaggio (a cui, ribadisco, va la mia preferenza per i motivi suddetti), nell’archivio della Repubblica se ne trovano cinque esempi, tutti figurati, in quello del Corriere quarantasette (da quanto riesco a intuire —l’accesso è a pagamento— anche in questo caso tutti figurati), in quello della Stampa zero. Zero anche nei tre principali quotidiani sportivi, la Gazzetta dello Sport, il Corriere dello Sport e Tuttosport. Quest’insuccesso non ci sorprende, ovviamente. Qualche risultato, anche recente, si trova invece in Google Libri (non prendendo in considerazione le occorrenze in opere metalinguistiche).
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