«Waste to chemicals»

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Carnby
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Località: Empolese-Valdelsa

«Waste to chemicals»

Intervento di Carnby »

Nell’Empolese-Valdelsa si parla della creazione (contestatissima) di un impianto di smaltimento della parte residuale dei rifiuti che non ha un nome italiano: waste to chemicals. Qui lo chiamano (scorrettamente) inceneritore o (imprecisamente) gassificatore; le autorità hanno parlato di pirogassificatore, ma non mi convince neppure quello.
Utente cancellato 2208

Re: «Waste to chemicals»

Intervento di Utente cancellato 2208 »

Stando all'articolo per waste-to-chemicals si intende "il riciclo e/o recupero chimico dei rifiuti: una soluzione tecnologica che permette di ottenere dai rifiuti plastici e secchi non riciclabili meccanicamente (come Css e plasmix) molecole re-impiegabili come elementi di partenza per nuovi prodotti o carburanti sostenibili", ovvero, in parole povere, un valorizzatore di scarti chimici. Cosa corroborata anche dal fatto che quello che in Italiano è il Termovalorizzatore in Inglese risulta essere waste-to-energy plant; di conseguenza si potrebbe ipotizzare una traduzione del tipo radice+valorizzatore, tuttavia non riesco a trovare una radice con cui si possano identificare i rifiuti chimici. Avevo pensato a "chimicovalorizzatore" ma non penso sia la più eccelsa delle trovate.
Avatara utente
G. M.
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Re: «Waste to chemicals»

Intervento di G. M. »

Teodulfo ha scritto: sab, 03 dic 2022 13:26 [...] di conseguenza si potrebbe ipotizzare una traduzione del tipo radice+valorizzatore, tuttavia non riesco a trovare una radice con cui si possano identificare i rifiuti chimici. Avevo pensato a "chimicovalorizzatore" ma non penso sia la più eccelsa delle trovate.
Chemiovalorizzatore?
Fuori tema
(Ma poi, perché diciamo chemio- all'inglese e non chimio- come in ispagnolo, francese, portoghese?... Vabbè).
brg
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Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: «Waste to chemicals»

Intervento di brg »

Carnby ha scritto: sab, 03 dic 2022 12:33 [...] le autorità hanno parlato di pirogassificatore, ma non mi convince neppure quello.
Mi par di capire che sia un nome abbastanza adeguato: l'impianto è costruito per produrre gas di sintesi attraverso una combustione, sebbene povera di comburente.
Sottolineo infatti che la storia che il processo in questione non sia una combustione è una baggianata: fisicamente il processo è di combustione.
Fuori tema
Carnby ha scritto: sab, 03 dic 2022 12:33 [...]contestatissima[...]
Non sapevo di questo progetto, ma, di primo acchito, chiederei molti chiarimenti alle autorità e ad Alia. È chiaro che la riuscita del piano dipende da due fattori critici: la qualità dei rifiuti immessi nell'impianto, la capacità del gestore di tenere in perfetto esercizio l'impianto. Nessuno dei due è scontato.

Quando nell'articolo che ha citato si dice che i termovalorizzatori "presentano la generazione di ceneri pesanti, leggere, fanghi e fumi contenenti numerosi micro e macro inquinanti", ciò dipende dai rifiuti che vengono forniti al sistema. Se quegli stessi rifiuti verranno forniti a questo impianto, dubito che il risultato possa essere tanto diverso.
Utente cancellato 2208

Re: «Waste to chemicals»

Intervento di Utente cancellato 2208 »

G. M. ha scritto: sab, 03 dic 2022 13:35 Chemiovalorizzatore?
Sicuramente è migliore di quello che avevo partorito io, fosse per me andrebbe bene un banale valorizzatore di rifiuti/scarti chimici.
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