Insalata di... piovra?
Moderatore: Cruscanti
Insalata di... piovra?
Leggete qui.
Nell’ultimo paragrafo spiace notare, per l’ennesima volta, la mancanza della preposizione ‘a’ in ...nella legislazione inerente gli stessi settori... (ultimo paragrafo). Ho già avuto modo di segnalare tale errore (presente ben due volte in uno stesso articolo), che fu corretto; ma ormai lascio alla Crusca la propria coscienza. Sancisca e diffonda pure gli errori.
Nell’ultimo paragrafo spiace notare, per l’ennesima volta, la mancanza della preposizione ‘a’ in ...nella legislazione inerente gli stessi settori... (ultimo paragrafo). Ho già avuto modo di segnalare tale errore (presente ben due volte in uno stesso articolo), che fu corretto; ma ormai lascio alla Crusca la propria coscienza. Sancisca e diffonda pure gli errori.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Mi meraviglio della sua... meraviglia, gentile Marco. Sono anni che la Crusca ha abdicato al suo ruolo di "difensora" della lingua italiana!. Per non parlare dei barbarismi che si leggono in tutti gli interventi degli accademici (o chi per loro).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Quello che piú mi preoccupa, caro Fausto, non è neanche la rinunzia alla «difesa» della lingua in sé, ma la preparazione linguistica di certi collaboratori, che, oltre a scrivere poco bene, incorrono in simili strafalcioni (la ricorrenza di questo in particolare ci fa scartare l’ipotesi d’un refuso).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ho fatto notare lo strafalcione all'interessata, cortese Marco: ha prontamente provveduto a emendarlo.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
È comunque paradossale che siamo noi a dover far notare gli errori agli «addetti ai lavori»... In realtà mi aspettavo quasi una giustificazione del tipo «le attestazioni rinvenibili con Google ci permettono di legittimare il costrutto ‘inerente il’»...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: Insalata di... piovra?
L’articolo ha cambiato indirizzo: ora si trova a questo urlo.
Sul discorso di piovra, mi pare che sia accertato che si tratti di un polpo di dimensioni giganti, vero o immaginario. Scartando il povero Octopus vulgaris, cioè il polpo comune, restano i calamari di dimensioni spropositate (soprattutto Architeuthis dux e Mesonychoteuthis hamiltoni), Enteroctopus dofleini, e il mitologico kraken. Siccome tutti, a eccezione dell’ultimo, hanno un nome italiano, propongo di sostituire kraken con piovra. Che ne pensate?
Sul discorso di piovra, mi pare che sia accertato che si tratti di un polpo di dimensioni giganti, vero o immaginario. Scartando il povero Octopus vulgaris, cioè il polpo comune, restano i calamari di dimensioni spropositate (soprattutto Architeuthis dux e Mesonychoteuthis hamiltoni), Enteroctopus dofleini, e il mitologico kraken. Siccome tutti, a eccezione dell’ultimo, hanno un nome italiano, propongo di sostituire kraken con piovra. Che ne pensate?
Ultima modifica di Carnby in data sab, 03 dic 2022 17:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Insalata di... piovra?
Perplessa... si tratta di un animale mitologico, che ricorre soprattutto a livello letterario. Poi, nella realtà, come per tutte le leggende la scienza ha cercato di capire se ci fosse qualcosa di vero, e ha ipotizzato che il ritrovamento casuale di esemplari di Architeuthis spiaggiati possa aver dato origine a tutte le credenze di quel tipo. Ma il kraken in sé resta un animale di fantasia e di collocazione sistematica incerta. E il suo fascino in fondo è questo, nelle narrazioni in cui esso appare.Carnby ha scritto: ↑sab, 03 dic 2022 12:15 L’articolo ha cambiato indirizzo: ora si trova a questo urlo.
Sul discorso di piovra, mi pare che sia accertato che si tratti di un polpo di dimensioni giganti, vero o immaginario. Scartando il povero Octopus vulgaris, cioè il polpo comune, restano i calamari di dimensioni spropositate (soprattutto Architeuthis dux e Mesonychoteuthis hamiltoni), Enteroctopus dofleini, e il mitologico kraken. Siccome tutti, a eccezione dell’ultimo, hanno un nome italiano, propongo di sostituire kraken con piovra. Che ne pensate?
La piovra è in effetti un polpo, più polposo e cicciotto ma pur sempre un polpo, nel primo significato. Bestiola dell'Ordine degli Ottopodi, mentre calamari, totani e affini sono dell'Ordine dei Teutidi. Non è una differenza da poco, c'è la stessa distanza che separa un gatto o un cane (Ordine Carnivori) da un bue (Ordine Artiodattili). Ce ne accorgiamo di meno, solo perché in pentola non notiamo grandi differenze...
Poi esiste anche la piovra della narrativa, perché il termine più che la cucina richiama alla mente la cronaca relativa alla mafia, quindi anche dal punto di vista mitico mi sembra che sia già "occupato"...
Re: Insalata di... piovra?
Ovviamente, ed è meglio dell'adattamento inglese "kraken" ("il krake"). Detto ciò, trattandosi di una creatura propria e specifica del folklore norvegese, seppure di mostri marini ne esistano tanti, un termine che sia un evidente adattamento germanico mi pare ben appropriato.
Dalla descrizione del Negri, che forse è la più antica, sembra essere qualcos'altro. Viene da pensare ad un banco di alghe che vien su a galla.domna charola ha scritto: ↑lun, 05 dic 2022 18:22 [...] Poi, nella realtà, come per tutte le leggende la scienza ha cercato di capire se ci fosse qualcosa di vero, e ha ipotizzato che il ritrovamento casuale di esemplari di Architeuthis spiaggiati possa aver dato origine a tutte le credenze di quel tipo. [...]
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