«Wilderness»

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marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Marco1971 ha scritto:ambiente 1b [...] Con sign. più concr., la natura, come luogo più o meno circoscritto in cui si svolge la vita dell’uomo, degli animali, [...] considerata sia in sé stessa sia nelle trasformazioni operate dall’uomo e nei nuovi equilibrî che ne sono risultati, [/i]
Per completezza riporto anche la prima parte
In biologia, l’insieme delle condizioni fisico-chimiche (temperatura, illuminazione, presenza di sali nell’acqua e nel terreno, ecc.) e biologiche (presenza di altri organismi), in cui si può svolgere la vita degli esseri viventi

Il concetto di ambiente comprende sia l'ambente naturale, cioé non antropizzato, che quello antropizzato, con diverse forme intermedie, per cui si parla di ambiente naturale, seminaturale e antropizzato.

Il termine ambiente viene comunque usato con diverse accezioni, così come il termine wilderness. Proporre una traduzione, o meglio una corrispondenza, univoca del suddetto termine avulsa da qualsiasi contesto mi pare quantomeno velleitario.

Queste sono le possibili traduzioni proposte dallo IATE:
http://iate.europa.eu/iatediff/SearchBy ... lid=Search
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12xu
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Re: «Wilderness»

Intervento di 12xu »

Per me la chiave sta nella Bibbia di re Giacomo:
John 1, 23 ha scritto: He said, I am the voice of one crying in the wilderness
In greco
Ἐγὼ φωνὴ βοῶντος ἐν τῇ ἐρήμῳ
Quindi una traduzione di wilderness potrebbe essere eremia, importandolo dal greco; o si potrebbe formare un sostantivo a partire dall'italiano ermo col significato di "disabitato, deserto, solitario, lon­tano dalla comunità umana" come riportato dal GDLI, seconda colonna.
Un esempio potrebbe essere ermitudine.

Modifica: ho cercato di migliorare la leggibilità della risposta.

Ne approfitto per segnalare il latinismo tescum, tesca a significare wilderness, terra selvaggia; parallelo a pascuum: terra da pascolo.
Ultima modifica di 12xu in data mar, 19 mar 2024 13:10, modificato 1 volta in totale.
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12xu
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Re:

Intervento di 12xu »

Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 05 ott 2011 19:03 Purtroppo -ezza è un suffisso deaggettivale che forma sostantivi astratti; qui, invece, siamo di fronte a un referente concreto: la natura selvaggia, cioè l'insieme degli essere viventi non domesticati. Questo, natura selvaggia, mi pare il traducente migliore.

Quanto al significato piú specifico di «singolo territorio, spec. montano, disabitato, privo di strade di accesso e di qualsiasi altra alterazione dell’ambiente naturale prodotta dall’uomo», proporrei landa o regione selvaggia.

Mi sa che, per entrambi i significati, dovremo rassegnarci a un traducente di due parole.
Credo che il referente sia in principio astratto, come prova il suffisso «-ness», e che si concretizzi per metonimia, come gioventù che è un sostantivo astratto indicante in primo luogo la giovinezza e per metonimia i giovani. A me sembra che «wilderness» in italiano si usi sia nel senso di "area vergine", "area erma"; sia nel senso originale affine a "incontaminazione", "selvaticità" e "desolazione".
Per esempio, dalla sinossi di "Cuore di tenebra" edito da Einaudi:
Qui, viaggiando tra gli orrori del colonialismo, incontra Kurtz, enigmatico personaggio reso folle dalla solitudine e da una «volontà di potenza» nella quale la civiltà bianca rivela il suo vero volto: quel «cuore di tenebra» che non è tanto l’oscurità della wilderness africana, quanto l’identità – la colpa – dell’uomo europeo.
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