«Imprinting»

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G. M.
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«Imprinting»

Intervento di G. M. »

Se ne è parlato in più filoni (1, 2, 3) ma ne mancava ancora uno dedicato.

Dal Treccani:
imprintingëmprìntiṅ〉 s. ingl. [propr. «impressione, stampa», der. di (to) imprint «stampare, imprimere»], usato in ital. al masch. – In etologia, particolare forma di apprendimento precoce, irreversibile o comunque durevole, di alcune specie animali, per il quale, per es., l’individuo, nelle primissime ore della vita, riconosce e segue i suoi genitori, oppure un loro surrogato, che può essere rappresentato da individui di altra specie o anche da oggetti inanimati, purché in movimento, che cadano per primi nel suo campo di osservazione (v. fig. a p. 812). Il termine è talvolta tradotto in ital. con impressione o, più raram., con conio.
La lista del fòro al momento ha:
imprinting: (etol.) impronta, impressione, conio; condizionamento irreversibile; (fig.) formazione, conio, educazione, insegnamento, traccia, influenza, impostazione; subire, avere un —: essere formati/plasmati/influenzati
Di primo acchito, non mi dispiace l'imprimo proposto da Millermann.

Un'altra possibilità che mi piaceva —non ricordo se di mia ideazione o se letta da qualche parte— era il recupero dell'antico impressura[1] 'impressione, impronta' da risemantizzarsi, e analogamente impressare 'imprimere, fissare, stampare, scrivere' per imprintare.
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Re: «Imprinting»

Intervento di Infarinato »

Direi che possiamo limitarci ai traducenti lemmatizzati, segnatamente a impressione;)
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Millermann
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Re: «Imprinting»

Intervento di Millermann »

G. M. ha scritto: mer, 08 feb 2023 14:28 Di primo acchito, non mi dispiace l'imprimo proposto da Millermann.
La ringrazio per il gentile apprezzamento, caro Giulio. Vorrei comunque aggiungere qualche spiegazione per questa mia trovata, che non ho mai considerato una vera proposta di traducente. :)
L'idea mi è venuta un giorno, mentre guardavo uno dei soliti documentari di etologia (scommetto che lei ne sa qualcosa ;)), in cui veniva piú volte ribadita l'importanza dell'imprinting per alcune specie animali. Ho cercato allora una parola che riunisse l'«imprimere» un concetto nella mente e il fatto che ciò avvenisse al «primo» contatto visivo con esso. Cosí ho pensato a imprimo, un semplice deverbale a suffisso zero che, però, suona come «in primo», cioè «all'inizio».
Naturalmente, esistendo già alternative piú accreditate, mi limito a farne un uso personale e informale. ;)
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G. M.
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Re: «Imprinting»

Intervento di G. M. »

Infarinato ha scritto: mer, 08 feb 2023 15:19 Direi che possiamo limitarci ai traducenti lemmatizzati, segnatamente a impressione;)
Perché proprio quello? :?: Io al contrario avrei detto che impressione (benché ineccepibile —e, per quanto mi riguarda, anche bello— etimologicamente) è quello che si presta meno, per il fatto d'avere già un significato ben noto e comunemente usato nell'àmbito della mente: se per la lingua la polisemia non è un problema quando le diverse accezioni d'una parola appartengono a campi diversi, può essere invece fonte di confusione se si verifica all'interno dello stesso campo: mi pare che la tendenza alla distinzione lessicale, in circostanze simili, emerga spontaneamente, in particolare nel linguaggio scientifico, dove la precisione anche terminologica è molto apprezzata.
Millermann ha scritto: mer, 08 feb 2023 15:41 La ringrazio per il gentile apprezzamento, caro Giulio. [...] Cosí ho pensato a imprimo, un semplice deverbale a suffisso zero che, però, suona come «in primo», cioè «all'inizio». [...]
Nulla di cui ringraziare: esprimevo solo una... impressione spontanea. :mrgreen:
Mi piace anche il gioco di parole. Appena avrò occasione, proverò a chiedere un parere a quelli che nella mia famiglia si sono occupati o si occupano più specificamente di quest'àmbito. :wink:
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Re: «Imprinting»

Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto: mer, 08 feb 2023 15:52
Infarinato ha scritto: mer, 08 feb 2023 15:19 Direi che possiamo limitarci ai traducenti lemmatizzati, segnatamente a impressione;)
Perché proprio quello?
Perché, fra i traducenti lemmatizzati, è quello che (fonicamente ed etimologicamente) piú si avvicina all’originale…
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Re: «Imprinting»

Intervento di brg »

La parola "impressione" in italiano è spesso associata a sensazioni fugaci e magari superficiali, che ho l'impressione che non siano ciò che si vuole indicare con l'inglese "imprinting".
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Re: «Imprinting»

Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto: mer, 08 feb 2023 14:28 Se ne è parlato in più filoni (1, 2, 3)…
Ecco, appunto: invito tutti a rileggerseli, sennò rischiamo di ripeterci (e di fare battutine che lasciano il tempo che trovano [e che sono state comunque già fatte anni or sono]). Faccio inoltre presente che, di lemmatizzato, c’è anche impronta, e poi c’è condizionamento irreversibile, che, pur essendo una definizione piú che un traducente, è precisissimo ed è (o almeno era) in uso tra gli addetti ai lavori… ;)
Utente cancellato 676

Re: «Imprinting»

Intervento di Utente cancellato 676 »

Vedo che ci si sta soffermando sul solo significato etologico, dove al più si potrebbe scalzare «conio» con un terzo e ultimo traducente, non certo i primi due, per la regola del «non oltre tre traducenti», ignorando invece il fatto che ne sono stati elencati la bellezza di sette figurati.

Per la regola dell’ordine dei traducenti (lemmatizzato, citato in un vocabolario, già in uso, proposta d’autore, proposta Cruscate) forse «impressione» dovrebbe andare prima di «impronta», stando agli interventi del primo dei filoni citati da @G. M.. «Impronta» per ora è lemmatizzato in Spagna, non da noi, dove invece «impressione» c’è già, per quanto possa non piacere per le ambiguità che genera.

Mi sfugge poi perché la «definizione» dell’accezione etologica sia stata messa dopo punto e virgola :roll::
imprinting: (etol.) impronta, impressione, conio; condizionamento irreversibile
Assolutamente auspicabile, ribadisco, lo sfoltimento dei sette figurati:
(fig.) formazione, conio, educazione, insegnamento, traccia, influenza, impostazione;

Infine la polirematica cosa aggiunge di già non intuibile con i figurati?
subire, avere un —: essere formati/plasmati/influenzati
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Re: «Imprinting»

Intervento di Infarinato »

Canape lasco ctonio ha scritto: mer, 08 feb 2023 18:32 «Impronta» per ora è lemmatizzato in Spagna, non da noi, dove invece «impressione» c’è già, per quanto possa non piacere per le ambiguità che genera.
Impronta è lemmatizzato da alcuni dizionari d’italiano (fra cui il GRADIT), come del resto era già stato fatto presente nel primo dei filoni citati. ;)
Utente cancellato 676

Re: «Imprinting»

Intervento di Utente cancellato 676 »

Limitandosi al De Mauro a cui rimanda apertamente: in impressione non mette «non com.», che invece riserva a impronta. Ma sfogliando il filone storico si vede come anche nel Devoto Oli riporta «non com.». Quali sarebbero le ragioni per riportarlo per primo?
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Re: «Imprinting»

Intervento di Infarinato »

Non cambiamo le carte in tavola: stavamo parlando di lemmatizzazione, non di frequenza d’uso (che, comunque, è minima anche per impressione). La decisione di riportarlo per primo fu probabilmente dovuta al fatto che impronta è «meno polisemico» d’impressione
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