Dal Treccani:
La lista del fòro al momento ha:imprinting 〈ëmprìntiṅ〉 s. ingl. [propr. «impressione, stampa», der. di (to) imprint «stampare, imprimere»], usato in ital. al masch. – In etologia, particolare forma di apprendimento precoce, irreversibile o comunque durevole, di alcune specie animali, per il quale, per es., l’individuo, nelle primissime ore della vita, riconosce e segue i suoi genitori, oppure un loro surrogato, che può essere rappresentato da individui di altra specie o anche da oggetti inanimati, purché in movimento, che cadano per primi nel suo campo di osservazione (v. fig. a p. 812). Il termine è talvolta tradotto in ital. con impressione o, più raram., con conio.
Di primo acchito, non mi dispiace l'imprimo proposto da Millermann.imprinting: (etol.) impronta, impressione, conio; condizionamento irreversibile; (fig.) formazione, conio, educazione, insegnamento, traccia, influenza, impostazione; subire, avere un —: essere formati/plasmati/influenzati
Un'altra possibilità che mi piaceva —non ricordo se di mia ideazione o se letta da qualche parte— era il recupero dell'antico impressura[1] 'impressione, impronta' da risemantizzarsi, e analogamente impressare 'imprimere, fissare, stampare, scrivere' per imprintare.